RUSSIA, trattati internazionali. Putin si ritira da «Open Skies»

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che dispone il ritiro ufficiale della Federazione russa dal Trattato sui cieli aperti, concepito allo scopo di promuovere la trasparenza nel campo delle attività militari condotte dai paesi aderenti attraverso l'osservazione aerea reciproca, evitando così eventuali escalation di tensioni causate da informazioni incomplete oppure da possibili fraintendimenti

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che dispone il ritiro ufficiale della Federazione russa dal Trattato sui cieli aperti, cosiddetto «Open Skies». Il documento è stato pubblicato sul portale ufficiale di informazioni legali. Il 19 maggio, la Camera bassa del Parlamento russo aveva adottato all’unanimità la legge, la Camera alta si è poi allineata alla decisione e il 2 giugno ha approvato all’unanimità la misura.

È attualmente in discussione la possibilità di tenere una conferenza stampa congiunta dei presidenti di Russia e Usa, Vladimir Putin e Joe Biden, al termine del vertice previsto il 16 giugno a Ginevra, «ma per ora è un punto del programma non confermato», ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax. «Al momento questo tema è in discussione, cioè la conferenza stampa congiunta dei due presidenti, ma per ora è un punto del programma non confermato», ha egli aggiunto.

«Naturalmente – ha proseguito il portavoce – ripeto che questa deve essere una soluzione condivisa. E dopo che avremo concordato l’una o l’altra opzione vi faremo sapere. In ogni caso, Putin parlerà col pool presidenziale al termine del programma di Ginevra».

«Ho trasmesso un messaggio di unità europea nella mia telefonata con il presidente Putin”. Lo ha annunciato su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che ha aggiunto: «Il deterioramento delle relazioni Ue-Russia può cambiare solo se Mosca interrompe i suoi comportamenti destabilizzanti”, aggiunge Michel precisando che nella telefonata si è discusso anche di “mettere a disposizione di tutti i vaccini efficaci per combattere la pandemia».

Con il ritiro della Russia, che segue l’analoga decisione presa dagli Stati Uniti durante l’amministrazione Trump, escono dal trattato due dei membri più importanti. L’Europa si era fatta carico dell’impegno di evitare la doppia defezione e la diplomazia aveva a lungo cercato di convincere Mosca a non abbandonare il trattato.

Open Skies era stato firmato a Helsinki nel 1992, ed era entrato poi in vigore nel 2002 allo scopo di promuovere la trasparenza nel campo delle attività militari dei paesi aderenti attraverso l’osservazione aerea reciproca, evitando così eventuali escalation di tensioni causate da informazioni incomplete o fraintendimenti, dunque un trattato fondamentale in materia di disarmo.

Tuttavia, il presidente americano Donald Trump aveva annunciato nel 2020 l’uscita del suo paese a causa delle presunte «ripetute violazioni» della Russia; in seguito il tentativo del nuovo presidente Joe Biden di recuperare sul piano internazionale era però caduto nel vuoto, poiché preceduto dalla decisione di Mosca di fare un passo indietro.

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