AFRICA ORIENTALE, logistica. Infrastrutture: Etiopia e Kenya

Etiopia, Modjo: nuovo centro logistico collegato a Gibuti; Kenya: Operativo il nuovo porto di Lamu

È stata resa operativa presso l’interporto di Modjo, sito a settanta chilometri da Addis Abeba, la nuova struttura logistica per container a carico parziale inaugurata dalla società francese Ceva Logistics e dal suo partner locale MACCFA Freight Logistics.

A renderlo noto sono è stata la stampa specializzata del settore, dalla quale si è inoltre appreso che il nuovo centro logistico è collegato alla rete ferroviaria che pone in relazione la capitale etiopica con la città portuale di Gibuti.

La struttura si estende su una superficie di mille metri quadrati e dispone di tre banchine di carico, è dunque in grado di fornire nuovi servizi logistici a vantaggio sia del mercato etiopico che di quelli della regione.

Sulla base delle informazioni disponibili, l’infrastruttura gestisce attualmente quasi l’80% del totale delle importazioni dell’Etiopia, rappresentando dunque un nodo essenziale tra la rete stradale nazionale e la ferrovia per Gibuti.

Con l’attracco delle prime due navi, il nuovo porto keniota di Lamu ha iniziato domenica le proprie operazioni. Le unità mercantili sono la MV Cap Carmel e la MV Seago Bremerhaven, entrambe di Maersk, giunte rispettivamente da Mombasa e Dar-es-Salaam.

Il loro ormeggio al nuovo porto, che è stato realizzato dalla China Communications Construction Company, segnano un’importante inizio nel quadro del progetto regionale Lamu Port-South Sudan-Ethiopia Transport Corridor (LAPSSET), sviluppato a partire dal 2012 e, nei progetti di Nairobi, destinato a divenire il principale hub commerciale dell’Africa orientale.

Il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, che ha presieduto alla cerimonia di inaugurazione, ha al riguardo dichiarato che il nuovo scalo posizionerà l’economia del Paese africano nel continente e nel mondo, aiutando la ripresa nella fase post-Covid.

«Con uno dei porti in acque profonde sulla costa orientale dell’Africa, il porto di Lamu ha il potenziale per diventare un importante hub di trasbordo per tutte le merci destinate al continente – ha egli affermato –, inoltre, Lamu si unisce ora al porto di Mombasa quale punto di entrata e di uscita chiave di cargo, in profondità dentro e fuori dall’entroterra africano».

Lo scalo marittimo è in grado di gestire navi di grandi dimensioni con una capacità di carico che va da 12.000 a 18.000 unità equivalenti a venti piedi (TEU). Una volta completato, grazia alla messa a frutto di un investimento previsto di 2,86 miliardi di dollari, avrà trentadue ormeggi, ventinove dei quali finanziati dal settore privato, e costituirà il maggiore porto dell’Africa subsahariana.

Se tutti gli ormeggi proposti saranno completati, il progetto regionale includerà strade, condotte petrolifere e linee in fibra ottica, una ferrovia lunga 1.500 chilometri, un aeroporto e una raffineria e richiederà un investimento complessivo di ventitré miliardi di dollari.

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