MAROCCO, agricoltura. L’industria della trasformazione alimentare

Nel complesso dell'economia marocchina il settore della trasformazione alimentare svolge un ruolo importante, poiché rappresenta il 6% del prodotto interno lordo. Esso conta su eccellenti infrastrutture, impianti di produzione di livello avanzato e, inoltre, dispone di un comodo accesso ai vicini mercati africani

Nel complesso dell’economia marocchina il settore della trasformazione alimentare svolge un ruolo importante, poiché rappresenta il 6% del prodotto interno lordo (Pil) del Paese. Esso conta su eccellenti infrastrutture, impianti di produzione di livello avanzato e, inoltre, dispone di un comodo accesso ai vicini mercati africani.

Le impese del settore ufficialmente registrate sono 2. 050 e impiegano una manodopera pari a circa 160.000 unità.

L’85% delle imprese del settore risultano essere di ridotte dimensioni e impiegano meno di venti dipendenti. Riguardo alle cifre in termini commerciali della trasformazione alimentare in Marocco, va rilevata una maggiore incidenza dell’assorbimento da parte del mercato interno, che nel 2020 ha generato quasi 6 miliardi di dollari di ricavi, mentre nello stesso periodo il Marocco ha importato generi alimentari per 3.3 miliardi.

Attualmente l’Unione europea è il principale partner commerciale in campo agricolo di Rabat. Al pari di quanto verificatosi in numerosi altri paesi nel mondo, anche in Marocco l’industria alimentare ha notevolmente subito gli effetti negativi della pandemia di coronavirus, che ha provocato una diminuzione delle entrate del 50% per cento rispetto all’anno precedente.

I principali comparti della trasformazione alimentare del Paese nordafricano sono quelli dei latticini, dei prodotti da forno, dello zucchero, del cioccolato e dei dolciumi in genere, dell’olio vegetale, della lavorazione ortofrutticola, della carne rossa e del pollame, delle bevande analcoliche.

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