Recensione del generale dell’Esercito italiano in ausiliaria Giuseppe Morabito, attualmente membro del direttorio della NATO Defence College Foudation – Tra le competenze del futuro, di cui, a detta dei più quotati centri studi e istituti di ricerca, ci dovrebbe essere sempre maggiore necessità – oltre ai professionisti del digitale, della sanità, del «green» e della cibernetica – di qualificati e preparati operatori in grado di condurre in modo efficace e rapido tutte la attività legate al mondo dell’intelligence.
Tali attività risultano centrali non soltanto nell’ambito delle agenzie governative, ma anche in altre realtà, economiche e non, che necessitano di informazioni e analisi tempestive, aggiornate e complete, al fine di operare scelte il più possibile puntuali ed efficaci. In particolare, entrano in tale circuito le grandi multinazionali, le organizzazioni non governative (ONG), le associazioni di categoria, i meganetwork informativi, le case editrici e gli istituti di ricerca.
Intelligence
Il temine «intelligence» può facilmente riportare alla mente, qualora ci si lasci sopraffare da un eccessivo esercizio di superficialità, figure del cinema come 007 o i suoi vari emuli letterari, protagonisti sui piccoli e grandi schermi. Eppure, l’operatore di intelligence è un professionista che usa molto più il pensiero logico e analisi strategica che la prestanza fisica.
Si tratta di un soggetto colto ed equilibrato, in grado di cogliere i dettagli dei fenomeni, dei documenti, delle situazioni, dei fatti sottoposti ad analisi, con ampia attitudine a correlare le sintesi parziali per individuare lo scenario più plausibile in relazione alla mission dell’istituzione di riferimento. Per questo è fondamentale che approcci ai propri impegni libero da ogni pregiudizio, lontano da ogni tabù, depurato di ogni faziosità, sviluppando le proprie attività in ambiti squisitamente razionali ma senza rinunciare ad una giusta dose di sana fantasia e opportuna creatività.
Nel libro, a firma di Renato Caputo e Vittorfranco Pisano, “i come intelligence, l’operatore di intelligence”, quello in fieri o anche quello che ha già un certo bagaglio di esperienze, ma pure il professionista, avvocato o giornalista che sia, troveranno una serie di informazioni utili a comprendere questo “mondo”, dai più considerato lontano.
Invece, per il “principiante” questo libro rappresenta un vero e proprio manuale per individuare e comprendere, con approccio sistemico, le varie sfaccettature del mondo delle informazioni e della sicurezza, per l’operatore già un po’ rodato, il testo contribuisce a sistematizzare una serie di conoscenze, acquisite magari in modo frammentario, organizzandole con logica consequenziale.
Rischi tradizionali e nuove minacce ibride
L’inedita attuale e pericolosa combinazione di rischi “tradizionali” e di nuove “minacce ibride” impone all’operatore di intelligence contemporaneo un surplus di cultura ed un approccio sempre più collaborativo, ed in tale ottica il volume aiuta a ricercare gli strumenti più idonei per inserire la propria attività in un contesto multidisciplinare. Non è un caso se oggi il Sistema di Sicurezza della Repubblica ha attive 23 collaborazioni con atenei nazionali; le difficili e complesse sfide professionali tipiche del comparto intelligence necessitano di un approccio “scientifico” in cui convergano vari “saperi” da integrare in modo coerente e chiaramente finalizzati agli obiettivi da perseguire.
Il volume quindi consente di penetrare questa multiforme realtà, i cui successi non sono il frutto di una estemporanea improvvisazione ma di rigorosa pianificazione e scrupolosa metodologia, fornendo al lettore sia gli schemi più consolidati e sperimentati nel settore, sia offrendo un bagaglio conoscitivo per individuare una propria metodica analitica attagliata alle proprie attitudini.
Un libro tratto da esperienze «vere»
“i come intelligence”, in definitiva, è un testo dal taglio tecnico-scientifico ma elaborato sulla base delle solide esperienze degli autori che hanno saputo amalgamare (e presentare al lettore) gli aspetti accademici con le realtà “vive” “del campo”.
Alla fine della lettura ne sapremo molto di più su di un aspetto importante di una realtà non solo dei nostri giorni ma anche del recente passato. Il mondo dell’intelligence è parte del nostro futuro e il futuro è la cosa che non dobbiamo mai perdere di vista perché è nel futuro che dovremo trascorrere i nostri anni a venire, che saranno i più importanti per tutti i lettori di questo libro.