Oggi alla Farnesina il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio ha presentato il programma “Dante 700 nel mondo”, citando la Società Dante Alighieri come importante contributore nello sviluppo di azioni per la promozione della lingua e della cultura italiane: «Dante è un’icona di genio, simbolo del patrimonio culturale, dell’eclettismo e del talento creativo dell’Italia. Simboleggia l’Italia nel suo complesso e in particolare la nostra cultura, che è una risorsa. Dante, infine, alimenta il nostro immaginario ed è un messaggio di speranza».
Subito dopo l’intervento del ministro Di Maio, la parola al presidente della Società Dante Alighieri Andrea Riccardi che tra i progetti della Società ha messo in evidenza, quelli per il rilancio della cultura e della lingua italiane: «Dante 700 nel mondo si situa in un momento difficile, tra pandemia e crisi, con viaggi e turismo ridotti. Questo non ci deve indurre ad assecondare la storica tendenza all’introversione, ma quella estroversa che in particolare gli italiani più giovani manifestano quando si impegnano per trovare un futuro anche all’estero».
Noi crediamo in questa estroversione italiana, nella capacità di portare l’Italia nel mondo anche tramite il lavoro e con tutto quello che l’Italia ha da offrire in termini di promozione culturale e linguistica. La Dante Alighieri celebra dunque l’anno di Dante partendo proprio da questo punto di vista. Erigeremo un ‘monumento a Dante’ con una piattaforma digitale che esprime la nostra fiducia nella lingua e nella cultura italiane.
Avrà tre stanze. una per l’apprendimento della lingua, una per la formazione dei docenti (serio problema in molte parti del mondo), e una terza in forma di agorà di divulgazione della cultura. Ci sarà anche un rinnovato metodo didattico a connettere le ricche e disparate iniziative didattiche e culturali nel mondo, con l’idea di creare anche nuove opportunità di occupazione.
Sorprende peraltro l’impressione che tra le linee fondamentali del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si sia tenuta poco in conto la possibilità di traino offerta dalla lingua e dalla cultura in termini di sviluppo, perché promuovendo la lingua, tra l’altro, si sostengono il turismo e il marchio italiano.
L’occasione che vediamo nell’anno di Dante è dunque quella di portare la solidità della Dante Alighieri, con alle spalle oltre un secolo di storia e cultura, nel rilancio del nostro Paese. Perché la lingua è la principale arte, citando un poeta arabo dell’XI secolo, ed è stata per molti, tra cui la deportata ungherese Edith Bruck, persino la lingua della libertà.
Le iniziative di “Dante 700 nel mondo” si svolgeranno tra il Dante dì (25 marzo) e la XXI Settimana della Lingua Italiana nel mondo (18-24 ottobre), dedicata al Poeta con il titolo “Dante, l’italiano”. La Società Dante Alighieri proporrà la rassegna “A riveder le stelle”, visibile su ladante.it dal 25 marzo, con il calendario degli eventi delle sedi Dante in 80 paesi.
La nuova piattaforma ospiterà anche il progetto che prende spunto dal libro L’Italia di Dante di Giulio Ferroni (La nave di Teseo), con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del VII centenario della morte di Dante, guidato da Carlo Ossola, per sviluppare un’idea di promozione turistica e culturale dei luoghi italiani legati al Poeta.
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