BALCANI, Cossovo. Pristina apre una sua ambasciata a Gerusalemme

Il passo viene compiuto a seguito del riconoscimento della sua indipendenza da parte di Israele. Si tratta del primo territorio popolato da una maggioranza di musulmani che riconosce la Città santa quale capitale dello Stato ebraico

Il Cossovo (Kosovo o Kosovo i Metohija) ha ufficialmente aperto la sua ambasciata a Gerusalemme, un passo compiuto a seguito del riconoscimento della sua indipendenza da parte di Israele, che fa dunque della ex provincia autonoma serba il primo territorio popolato da una maggioranza di musulmani a riconoscere la Città santa quale capitale dello Stato ebraico.

La sede diplomatica è stata inaugurata con una breve cerimonia, durante la quale la bandiera cossovara è stata innalzata di fronte all’edificio a Gerusalemme.

La Serbia ha sempre rifiutato di riconoscere l’indipendenza della sua ex provincia, avvenuta sostanzialmente a seguito dell’attacco militare della NATO contro l’allora  Jugoslavia di Milošević nel 1999, così, mentre l’entità statuale con capitale Pristina è ora ufficialmente riconosciuta da gran parte dei paesi dell’Occidente, l’allineamento sulle posizioni mantenute da Belgrado da parte dei principali alleati di quest’ultima, cioè Russia e Cina, ha bloccato il processo di adesione di Pristina alle Nazioni Unite.

Tornando a Gerusalemme, va ricordato che dell’accordo tra Israele e Cossovo se ne era discusso a Washington ai tempi dell’amministrazione Trump, nel corso dei colloqui economici con serbi e cossovari avvenuti nel mese di settembre. La decisione assunta da Pristina è stata comunque criticata da non pochi paesi a maggioranza musulmana (come la Turchia) e anche in Europa.

Lo status di Gerusalemme permane infatti una delle questioni aperte nel quadro delle non facili relazioni tra Israele e Palestinesi, frequentemente caratterizzate da episodi conflittuali. I palestinesi rivendicano Gerusalemme Est quale capitale del loro futuro Stato, mentre la maggior parte dei paesi hanno mantenuto le loro sedi diplomatiche nella città di Tel Aviv.

In parallelo, in Europa una delle controversie di più difficile composizione è proprio quella che ha a oggetto l’indipendenza del Cossovo, mai accettata dalla Serbia. Tuttavia, sia Belgrado che Pristina si trovano a fare fronte a sempre crescenti pressioni esercitate su di loro dall’occidente, desideroso di chiudere una questione che si pone come cruciale ai fini dell’adesione di entrambe le parti all’Unione europea.

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