AEROSPAZIO, sicurezza. Velivoli senza pilota e traffico aereo: l’Europa si affida al consorzio EUDAAS

La svedese Saab coordinerà lo sviluppo del sistema europeo di rilevamento e sicurezza nei confronti dei sistemi a pilotaggio remoto (SAPR), sia militari che civili. Previsto un investimento complessivo di trenta milioni di euro

La Commissione europea ha selezionato il consorzio EUDAAS (European Detect and Avoid System), aggregazione di imprese ed enti che vede Saab quale partner leader, per lo sviluppo di un sistema europeo di rilevamento e sicurezza nei confronti dei velivoli militari senza pilota (SAPR, sistemi a pilotaggio remoto o anche UAV, Unmanned air vehicle), nel quadro del Programma industriale comune nel settore Difesa.

Il valore dell’investimento ammonta complessivamente a trenta milioni di euro, un impegno che dovrà condurre alla realizzazione (e alla successiva sua convalidazione) di un sistema totalmente europeo in grado di porre nelle condizioni di rilevare e, quindi, permettere di evitare (appunto Detect and Avoid, DAA) ostacoli ai controllori da remoto dei velivoli senza pilota negli spazi aerei continentali caratterizzati per l’elevato volume di traffico aereo.

Infatti, una delle funzioni richieste al sistema in fase di sviluppo e realizzazione sarà quella di evitare le collisioni in volo grazie a un apparato completamente automatizzato che, in caso di pericolo, trasmetterà all’aeromobile i comandi adeguati a porre in essere le manovre necessarie al disimpegno.

Una volta realizzato e collaudato, l’EUDAAS troverà integrazione nel sistema di controllo e gestione del traffico aereo.  Una tecnologia al momento focalizzata sui SAPR di impiego militare, che tuttavia sarà applicabile anche in campo civile, interessando i droni che trovano impiego nella consegna di materiali oppure in agricoltura  e nella silvicoltura, oltreché nelle attività finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente, alla sorveglianza delle frontiere e alla mobilità aerea urbana (UAM).

È previsto che il programma abbia una durata triennale e che coinvolga nello sforzo di cooperazione imprese industriali del settore dell’aerospazio e della Difesa, enti civili e agenzie europee, come i soggetti impegnati nel Programma SESAR2020 della Commissione europea, EUROCAE e Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA).

Una volta realizzato, il sistema verrà testato su diverse piattaforme a pilotaggio remoto, anche di media altitudine e a lunga durata, quali l’EuroMALE e il Tactical Unmanned Aerial Vehicles (TUAV).

Questo sforzo sinergico verrà reso possibile dai finanziamenti stanziati dalla Commissione europea, dall’industria e dai ministeri della Difesa degli Stati membri dell’Unione europea partecipanti al programma, cioè Francia, Germania, Italia, Spagna e Svezia.

Il consorzio è composto da Saab AB (Svezia, paese coordinatore del progetto), Centro Italiano Aerospaziali CIRA SCPA (Italia), Diehl Defence GMBH & Co. KG (Germania), Deutches Zentrum für Luft-und Raumfahrt (Germania), Hensoldt Sensors GmbH (Germania), Indra Sistemas (Spagna), Leonardo S.p.A. (Italia), Safran Elettronica e Difesa (Francia), Thales Six GTS France SAS (Francia), Onera (Francia) ed Eurocontrol (Belgio), inoltre parteciperanno allo sviluppo dell’EUDAAS anche Thales AVS SAS (Francia) e Airbus Defence and Space GmbH (Germania).

Condividi: