Le Nazioni Unite hanno fatto appello ai donatori affinché vengano stanziati al più presto 76 milioni di dollari allo scopo di sostenere più di un milione di persone che nel Madagascar versano attualmente in uno stato di carenza di cibo, malnutrizione, stress idrico e in condizioni igienico-sanitarie precarie, quindi potenzialmente pericolose per la loro vita.
Sono le regioni meridionali del Paese a essere interessate dalla peggiore carestia mai registrata negli ultimi dieci anni, che ha visto la siccità colpire duramente l’agricoltura.
Una situazione peggiorata poi dalla diffusione del Covid-19, che ha conseguentemente imposto un blocco delle attività per evitare la diffusione dei contagi.
Attualmente, una persona su tre nel sud del paese risulta gravemente afflitta dalla piaga dell’insicurezza alimentare, tra queste figurano gli oltre 135.000 bambini di età inferiore ai cinque anni colpiti dagli effetti dell’acuta malnutrizione, piaga che secondo le previsioni dell’ONU è destinata a ingigantirsi nei prossimi mesi.
Il finanziamento urgente di attività umanitarie integrerebbe il piano di risposta nazionale in atto, migliorando il livello di sicurezza alimentare per più di un milione di persone e fornendo l’accesso all’acqua per altre 420.000, uomini e donne delle fasce sociali maggiormente vulnerabili; inoltre permetterebbe il sostegno sul piano nutrizionale a 300.000 bambini sotto i cinque anni e, infine, garantirebbe i servizi sanitari essenziali a 230.000 persone.