La responsabilità del premier, così ha ribadito il precario inquilino di Palazzo Chigi: «Sulla delega sui servizi non vorrei ci fossero equivoci: il Presidente del Consiglio non si è appropriato di questi poteri, glieli attribuisce la legge e io non posso sottrarmi a questa responsabilità». Queste al riguardo le parole pronunciate da Giuseppe Conte nel corso della trasmissione televisiva “Porta a Porta”.
Nella medesima occasione egli ha poi sottolineato che: «Anche in passato l’autorità delegata è sempre stata del partito del presidente: se volgiamo costituire per la prima volta una struttura bicefala con una forza politica che ne rivendica l’autorità sarebbe una grave compromissione sull’operatività dell’intero comparto. Detto questo io sono disposto a discutere di tutto ma per l’interesse generale e non di singole parti delle forze di maggioranza».
Quindi, dopo settimane di polemiche e trattative, ci siamo: a Pietro Benassi, suo consigliere diplomatico, il capo del Governo ha conferito la delega ai servizi segreti, così come prevede la normativa vigente in materia, la Legge 124 del 2007.
Il ministro plenipotenziario divenuto sottosegretario vanta una lunga e prestigiosa carriera presso il Ministero degli Affari esteri, dove ha ricoperto incarichi delicati, a partire da quello di ambasciatore in Tunisia.
La nomina è stata ufficializzata nel corso della riunione del Consiglio dei ministri di ieri sera e a essa sono seguite quelle degli elementi di vertice degli organi di intelligence della Repubblica italiana, i due vicedirettori all’AISE (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) e quello dell’AISI (Agenzia informazioni e sicurezza interna).
Al primo sono stati designati il generale della Guardia di Finanza Luigi Della Volpe e l’ammiraglio Carlo Massagli, all’AISI invece il generale dei Carabinieri Carlo De Donno, si tratta di nomine al vertice che erano attese da alcune settimane.
Massagli, che fino a ieri ha ricoperto l’incarico di consigliere militare del Presidente del Consiglio, nell’estate 2019 era in odore di nomina a Capo di Stato Maggiore della Marina, incarico assegnato però in seguito all’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone.
Il generale Della Volpe ha lavorato a lungo all’interno dell’Agenzia e la sua nomina avrebbe incontrato la convergenza del favore espresso da gran parte delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, nonché il benestare dei principali alleati internazionali dell’Italia.
De Donno, che prenderà il posto di Valerio Blengini, collocato a riposo dal mese di dicembre, è stato assegnato ai Servizi fin da prima della riforma dell’Intelligence, cioè da quando lavorava al SISDE, proveniente dal Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri (ROS). All’AISI affiancherà l’altro vicedirettore, il dirigente generale della Polizia di Stato Vittorio Pisani.
Per quanto concerne invece il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), attualmente diretto dal prefetto Gennaro Vecchione, la nomina dovrebbe arrivare prossimamente, quando si libererà uno dei posti di vicedirettore a causa della destinazione ad altro incarico del ricoprente.