USA, giura il nuovo Presidente. Biden alla Casa Bianca

«Difenderò la costituzione, la democrazia e l'America»; la vicepresidente Harris: «Qui, grazie alle donne che mi hanno preceduto». Assieme a loro gli ex presidenti (tranne Trump, che era in Florida) e le rock star che li hanno sostenuti nel corso della campagna elettorale: dapprima Lady Gaga, che ha cantato l'inno nazionale, quindi Jennifer Lopez che ha tra l’altro esclamato «Justicia y libertad para todos!»

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Washington era blindata, ma serena. Alle ore dodici ha avuto luogo la solenne cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, il 46º nella storia del Paese, Joseph Robinette Biden Jr., noto a tutti come «Joe» Biden.

Dal palco di una Casa Bianca illuminata dal sole ha parlato agli americani e al mondo: «Difenderò la costituzione, la democrazia e l’America», ha detto.

Dopo di lui Kamala Harris, la vicepresidente: «Qui, grazie alle donne che mi hanno preceduto». Ella è prima donna nella storia di questo Paese a rivestire tale carica

Tutt’intorno gente stretta nei loro cappotti per via della rigida temperatura invernale, anche gli ex presidenti Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama.

Poi le rock star che hanno sostenuto questo presidente anche nel corso della sua non facile campagna elettorale. Dapprima Lady Gaga, che ha cantato l’inno nazionale, quindi Jennifer Lopez.

L’affascinante artista si è presentata avvolta in un paletot candido accompagnata da un militare in forza alla banda musicale del Corpo dei Marines. Ella ha intonato la canzone “This land is your Land”, intramezzando il lied con una esclamazione in castigliano, il suo idioma originario: «Justicia y libertad para todos!», giustizia e libertà per tutti.

È un grande auspicio.

Donald e Melania sono ormai lontani da qui, se ne sono andati in Florida uscendo dalla porta sul retro e, adesso che Biden e la Harris hanno prestato giuramento, per loro inizia il lavoro duro.

Nel suo discorso inaugurale il Presidente ha posto l’enfasi sulla difesa della democrazia e dell’unità del popolo americano, punti di forza sui quali era tornato più volte prima della sua elezione.

Senza mai citare direttamente il suo predecessore, ha invitato gli americani a superare le divisioni, affermando che «senza unione non c’è pace». Quindi, subito un cambio di passo rispetto al passato, attraverso l’emanazione di diciassette ordini esecutivi presidenziali, tra i quali figurano il rientro degli Usa nell’accordo sul clima e nell’Organizzazione mondiale per la Sanità e l’obbligo di indossare la mascherina anti-covid per i prossimi cento giorni.

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