«Questo libro – racconta l’autrice – è nato perché mia figlia Linda, che mi ha visto scrivere più di centoventi fiabe nelle quali ho parlato della bellezza, dei valori positivi e di molto altro, mi ha fatto riflettere sull’opposto della bellezza. Nella società di oggi, mi ha fatto notare, se una persona non è bella rischia di non essere nemmeno considerata. Allora ho cominciato a riflettere sulla bruttezza e ho pensato di scrivere di qualcuno talmente brutto che ha dovuto subire questa discriminazione, e da lì è nata la storia. Così ho cominciato a immaginarmi il piccolo Sanpietrino tra le bellissime Dolomiti e la storia ha iniziato a fluire. Poi ho immaginato la Pitimilla, che nel libro è una strega, ma nella realtà è una misura meccanica. Il suo nome è così interessante da essere stato trasformato in una strega».
Sanpietrino
Sampietrino è nato da genitori amorevoli e cresciuto in una baita di montagna, a contatto con una natura incontaminata. Ma è un bambino veramente bruttino e, solo quando inizia ad andare a scuola, vive sulla sua pelle, nei rapporti con i compagni, le conseguenze del suo essere così sgraziato e diverso dagli altri.
La sua storia si sviluppa via via a cavallo tra due mondi paralleli: lo scenario decisamente fantasy della Valle oscura, luogo segnato dai malefici della strega Pitimilla e dal suo oppositore Asgard, e la realtà contemporanea delle metropoli e dei grandi spazi americani.
In un mondo caratterizzato dall’eterno scontro tra il Bene e il Male, Sanpietrino si confronta con i sentimenti e le relazioni di amicizia e amore che contraddistinguono la vita degli adolescenti e ne formano il carattere preparandoli all’età adulta.
L’autrice
Luisella Traversi Guerra è un’imprenditrice sui generis, poiché affianca all’impegno professionale la vocazione artistica. È pittrice e scrittrice.
L’amore per la pittura nasce come semplice passione, ma l’artista si rende conto sempre più che il suo cammino di conoscenza e crescita si intrinseca profondamente con l’esperienza artistica.
Per questo la sua pittura diventa mezzo per esternare una profonda ricerca interiore, attraverso immagini simboliche e la sperimentazione di diverse tecniche. Se la sua pittura è mezzo per esprimere il processo che anima la vita interiore dell’artista, la scrittura ne completa l’espressione, ampliandone la gamma di valori e sentimenti espressi.
Negli anni le viene data la possibilità di esporre più volte negli USA, in Cina, in Giappone e in Europa. Dal 2004 l’artista inizia a proporre il suo lavoro anche in Italia.
Dalla decennale esperienza nelle risorse umane è nato in anni recenti il desiderio di confrontarsi con la narrativa per ragazzi. Ha già pubblicato con Mondadori “La memorabile impresa di Tapurino” (2014).
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