CULTURA, eventi. Domani sarà la Giornata nazionale delle riviste di cultura; Spini: «La pandemia non ci ferma»

Martedì 15 dicembre dalle ore 10:00 alle 13:30 la diretta su Zoom; è organizzata dal CRIC (Coordinamento delle riviste italiane di cultura) in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del MIBACT, il CEPELL (Centro per il libro e la lettura) e la Biblioteca nazionale centrale di Roma

Il 17% delle riviste culturali italiane ha visto un certo aumento di lettori durante i mesi della pandemia. Una su tre ha dedicato al Covid un numero speciale o degli approfondimenti, ciascuna dalla propria prospettiva: sociale, di storia economica, pedagogica.

L’attività delle pubblicazioni di cultura non si è fermata con il Covid-19 che hanno, anzi, scoperto nuove forme per coinvolgere il proprio pubblico: quasi otto su dieci hanno organizzato (e continueranno a farlo) eventi online, forma sconosciuta al 70% delle riviste prima dell’emergenza sanitaria.

Riviste culturali italiane e pandemia.

Sono alcuni dati emersi da un’indagine su come le riviste culturali italiane abbiano affrontato la pandemia svolta dal Cric, il Coordinamento delle riviste italiane di cultura, associazione che dal 2003 riunisce più di cento tra le più storiche e importanti riviste del Paese, alcune delle quali legate a istituti e fondazioni culturali.

Lo stesso Cric – in collaborazione con la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact, con il Cepell, Centro per il libro e la lettura dello stesso ministero, e con la Biblioteca nazionale centrale di Roma – ha organizzato per domani, martedì 15 dicembre 2020, la “Giornata nazionale delle riviste”, con un evento online.

Titolo dell’incontro: “Le riviste italiane di cultura. Le innovazioni e le sfide”. Si comincia alle ore 10:00 con i saluti istituzionali di Dario Franceschini, ministro per i Beni, le Attività culturali e il Turismo; Valdo Spini, presidente del CRIC; Andrea Martella, sottosegretario all’Editoria e all’informazione; Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e istituti culturali al Mibact; Andrea De Pasquale, direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma; e di Alessandra Trotta, moderatrice della Tavola valdese.

L’evento viene realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Mibact e dei fondi otto per mille devoluti alla Chiesa valdese. Esso potrà essere seguito in diretta su Zoom (https://us02web.zoom.us/j/327598981) e sulla pagina Facebook CRICRivisteCultura (https://www.facebook.com/CRICRivisteCultura) dalle ore 10:00 alle 13:30.

La grande dinamicità di un mondo parcellizzato

«Questi dati ci mostrano la grande dinamicità di un mondo che per sua natura è parcellizzato e sovente scarsamente attrezzato per questo tipo di salti tecnologici – ha affermato al riguardo Valdo Spini, che del CRIC è il presidente -, eppure, come mostrano le percentuali delle risposte, si tratta di un mondo che è riuscito nonostante tutto a rinnovarsi, a compiere un salto nell’uso della tecnologia che, in poche settimane, ha fatto recuperare talvolta il ritardo di anni».

Egli ha poi aggiunto che: «Naturalmente il futuro delle riviste è legato alla loro condizione economica. La presenza e la distribuzione nelle librerie sono oggi fortemente limitate se non assenti; la pubblicità in drastico calo, gli abbonamenti non certo in sviluppo, la conoscenza tra i giovani piuttosto scarsa, sono tutti elementi che nel tempo hanno messo in difficoltà quelle riviste che non abbiano alle spalle una Fondazione o una struttura associativa forte. In questo senso si richiede il contributo pubblico, certo finanziario, ma anche di sostegno a quelle attività di esposizione e di fiere che consentano di avvicinare quel pubblico che la mancata presenza nelle librerie non assicura più».

Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e Istituti culturali al Mibact ha quindi sottolineato che: «Le piattaforme digitali possono rappresentare una pietra angolare per la promozione e la diffusione delle riviste culturali in quanto idonee a realizzare una rete di saperi aggregata con tutti gli operatori della filiera della conoscenza e dare vita a nuovi progetti culturali che possono raggiungere sempre più ampie fasce di pubblico».

Legge nr.15/2020 « sulla lettura»

«La recente legge sulla lettura, la 15/2020 – ha inoltre sottolineato Angelo Piero Cappello, direttore del CEPELL – individua la più attuale strategia di sostegno alle pratiche di lettura e di consumo del prodotto editoriale senza più limiti e steccati, anzi in forme ibride e integrate: “Il Centro per il libro e la lettura è oggi chiamato – dice il testo di legge – a promuovere un approccio alla lettura in riferimento alla valorizzazione delle competenze richieste dall’ecosistema digitale, connesse alla lettura ipertestuale, alla lettura condivisa, all’ascolto di testi registrati e alla postproduzione di contenuti, come integrazione alla lettura su supporti cartacei”. Non vedo distinzione, dunque, nell’ottica di promuovere la lettura all’interno dell’ecosistema digitale tra lo strumento di lettura libro e lo strumento rivista di cultura».

Programma dell’evento

Fino alle ore 12:00 avranno luogo gli interventi di Paolo Ambrosini (presidente della Associazione librai italiani), Vittorio Bo (commissario dell’istituzione Sistema delle biblioteche centri culturali di Roma), Angelo Piero Cappello (direttore del CEPELL), Paolo Grossi (dirigente dell’area Promozione culturale al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale), Ricardo Franco Levi (presidente dell’Associazione italiana editori) e Giorgio Zanchini (giornalista della Rai).

L’incontro verrà moderato da Claudio Paravati (segretario del CRIC), mentre le conclusioni saranno di Valdo Spini.

In seguito, dalle ore 12:00 alle 13,30 si svolgerà l’assemblea del Coordinamento delle riviste italiane di cultura, nel corso della quale sono previsti gli interventi di Giacomo Bottos (Pandora), Antonello Ciervo (Parolechiave), Guido Melis (Le Carte e la Storia), Simona Maggiorelli (Left), Gloria Manghetti (Antologia Vieusseux), Claudio Marazzini (presidente dell’Accademia della Crusca), Maria Panetta (Diacritica), Severino Saccardi (Testimonianze), Pietro Antonio Valentino (Economia della cultura).

info: segreteria@cric-rivisteculturali.it, segreteria@cric-rivisteculturali.it,

CRIC. Il Coordinamento delle riviste italiane di cultura è l’espressione di riviste culturali che animano il dibattito delle idee, in ogni campo del pensiero e della creatività. Le cento riviste aderenti si caratterizzano perché operano nel mercato al di fuori di ogni dipendenza accademica, per il taglio interdisciplinare dei contenuti e per la dimensione nazionale, europea e internazionale del loro apporto alla promozione della cultura. L’Associazione, fondata nel 2003, si propone di valorizzarne il ruolo e di realizzare iniziative che favoriscano la loro diffusione. È presieduto da Valdo Spini, il segretario è Claudio Paravati.

DGDBA. La Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact è attribuita delle funzioni e dei compiti relativi alle biblioteche pubbliche statali, ai servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, alla promozione del libro e della lettura e alla proprietà intellettuale e al diritto d’autore. Ha altresì competenze in ordine alla tutela dei beni librari, anche avvalendosi delle Soprintendenze archivistiche e bibliografiche.

CEPELL. Costituito nel 2010, il CEPELL è oggi presieduto da Diego Marani e diretto da Angelo Piero Cappello, il Centro per il libro e la lettura del Mibact (www.cepell.it) ha la missione di promuovere la lettura, soprattutto fra i giovani e nelle scuole, far conoscere la rete delle biblioteche pubbliche, valorizzare le opere di autori contemporanei, realizzare campagne informative per la promozione della lettura attraverso i media e sostenere la diffusione all’estero del libro, della cultura e degli autori italiani. Un impegno per il quale collabora assiduamente con amministrazioni pubbliche, istituzioni territoriali e soggetti privati attivi nella filiera del libro.

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Inaugurata nel 1876, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (dal 1975 nella sede del Castro Pretorio) ha il compito di raccogliere e conservare la produzione editoriale italiana, documentare la principale produzione estera ed in particolare quella dedicata al nostro Paese, produrre servizi bibliografici nazionali, diffondere e rendere disponibile il proprio patrimonio. Essa riceve dagli editori o dai responsabili delle pubblicazioni una copia di tutto quello che viene pubblicato su tutto il territorio nazionale. L’incremento delle raccolte della BNC, assicurato anche dai doni e dagli acquisti, ha privilegiato nel tempo l’indirizzo storico umanistico, senza tuttavia trascurare l’evoluzione degli studi scientifici.

Coordinamento delle riviste italiane di cultura (CRIC), Via della Dogana Vecchia nº 5 (00186) Roma

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