Il Dipartimento della Difesa statunitense (Department of Defense, DoD) starebbe rischiando di non riuscire a conseguire il dominio sullo spettro elettromagnetico, capacità necessaria all’efficace controllo e alla gestione del campo di battaglia.
È quanto riporta Mark Pomerleau in un suo articolo pubblicato l’11 dicembre scorso su “C4ISRNet Watchdog”, nel quale si aggiunge che, in assenza di modifiche della specifica politica americana nello strategico settore, potrebbero vedersi ridotte le capacità dello strumento militare di raggiungere una superiorità totale nello spettro, inibendolo al contempo agli avversari.
Quanto emerge da tale allarmante denuncia è la riprova dell’importanza della cosiddetta Electronic Warfare negli scenari bellici del XXI secolo. Infatti, negli ultimi anni la competizione per la superiorità in questo campo (nel caso degli Usa per il primato assoluto) e, di converso, per la negazione di essa da parte dell’avversario, è andata rivestendo sempre maggiore importanza.
Guerra nello spettro elettromagnetico.
Russia e Cina hanno compiuto grandi progressi nel bloccare e disturbare le comunicazioni in Rete o via etere, dimostrando sempre maggiori capacità a danno degli Usa, che secondo Pomerlau, a partire dalla fine della Guerra fredda avrebbero invece gradualmente perduto terreno.
Allo scopo, il Pentagono nello scorso mese di ottobre ha iniziato a perseguire una propria strategia nel settore, tesa a consolidare e in parte sostituire alcuni orientamenti precedenti in materia.
Tuttavia, l’autore dell’articolo pubblicato da “C4ISRNet Watchdog” lamenta riguardo al fatto che il Dipartimento della Difesa non avrebbe intrapreso «azioni chiave» quali l’identificazione dei processi e delle procedure finalizzati all’integrazione delle operazioni EMS (attraverso l’Electromagnetic Spectrum Operations, EMSO), la riforma delle strutture di governance (che porterebbero a una chiara assegnazione della leadership sul processo di implementazione della strategia medesima) e lo sviluppo di processi di supervisione tesi a garantire la responsabilità nel perseguimento degli obiettivi strategici.
Egli conclude affermando che queste omissioni sono in grado addirittura di vanificare l’intero programma.
Interconnessione dei vari domini
Infatti, in un teatro operativo tutte le funzioni e tutti i domini (terra, mare, aria, spazio, cyberspazio) sono tra loro connessi e si basano su capacità che sfruttano lo spettro elettromagnetico. Conseguentemente, risulta oltremodo necessario il raggiungimento di una posizione di superiorità nello spettro elettromagnetico.
Il Dipartimento della Difesa sta attualmente lavorando a un piano di implementazione che dovrebbe essere completato nella primavera del 2021.
«Cinque teams sono applicati agli obiettivi definiti nella strategia, essi operano attingendo alle competenze dell’Agenzia per identificare le eventuali lacune e intervenire su di esse», ha al riguardo recentemente dichiarato il brigadier generale Darrin Leleux, vicedirettore della branca interfunzionale EMSO.
«Stiamo cercando di collegare diverse attività in atto nell’intero Dipartimento – ha egli aggiunto -, uno dei grandi valori alla base di questo sforzo è quello dell’identificazione delle lacune, oltreché l’impiego di tutte quelle capacità che possono contribuire alla superiorità in campo EMS».
Cinque raccomandazioni
Allo specifico riguardo sono state emesse cinque raccomandazioni:
il vice presidente del Joint Chiefs of Staff (il Comitato congiunto dei capi di Stato Maggiore statunitense), in qualità di alto funzionario designato del team interfunzionale DELL’EMSO, identifica le procedure e i processi per fornire una strategia integrata a livello di difesa, la pianificazione e il bilancio per l’EMSO congiunto;
il vice presidente del Joint Chiefs of Staff propone al Segretario alla Difesa la governance in materia di spettro elettromagnetico, oltreché la gestione, le riforme organizzative e quelle operative;
il Segretario alla Difesa assegna una chiara responsabilità a un alto funzionario delegandogli l’autorità e le risorse adeguate all’attuazione sul lungo termine della strategia elaborata dal Pentagono nel 2020;
a questo punto, egli emette un piano di attuazione nel termine di 180 giorni dal momento della elaborazione della strategia da parte del Pentagono;
sempre il medesimo funzionario definisce anche i processi di supervisione finalizzati all’implementazione della strategia del DoD.
Responsabilità e competenze
Pur concordando con lo spirito e gli obiettivi perseguiti attraverso tali raccomandazioni, il Dipartimento della Difesa ha però reso noto di non poter fornire specifiche sull’implementazione della strategia in oggetto fino a quando il Segretario alla Difesa non abbia esaminato gli effetti di esse sulla riforma organizzativa in esame.
Inoltre, il DoD non ha stabilito i tempi nei quali le riforme organizzative andrebbero attuate.