EUROPA, Parlamento europeo. «Fratello, dammi un soldino…»: sospeso il registro firme ai fini della tutela della salute, ma gli eurodeputati insorgono contro il presidente Sassoli per la diaria di 323 euro

In precedenza lo stesso Sassoli aveva presenziato al XI Discorso sullo stato dell’Europa, evento che aveva avuto luogo nel quadro dell’iniziativa “Noi siamo Europa!”, organizzato dalla Konrad-Adenauer-Stiftung

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Lo “Stato dell’Europa” è un evento annuale sul futuro dell’Unione europea che ne coinvolge i più alti rappresentanti. Esso ha luogo a Berlino, la città ideale del destino del continente che vede l’Europa grande e non più divisa.

Tornado all’episodio della contestazione, va rilevato che le proteste sono state espresse in maniera veemente soprattutto dall’europarlamentare Markus Ferber, contrario alla decisione di chiudere l’ufficio registri del Parlamento e privare così gli eurodeputati della possibilità di firmare la presenza, un modo per ottenere la diaria giornaliera da 323 euro.

Dal canto suo Sassoli ha spiegato che «era stata presa una decisione per non affollare il Parlamento». Da marzo, infatti, a causa della pandemia da coronavirus la maggior parte dei lavori dell’Assemblea si svolgono da remoto.

Nonostante questo, nell’ultima sessione plenaria di ottobre 350 europrlametari si sono comunque registrati, seppure in seguito soltanto in 70 si siano effettivamente iscritti a parlare.

«La misura assunta – ha sottolineato Sassoli – è importante per tutelare la salute di tutti e per l’efficienza del Parlamento. Nelle ultime settimane sono state centinaia tra parlamentari, collaboratori e staff le persone contagiate e soltanto nel penultimo fine settimana abbiamo avuto 171 casi di positività”.

Egli ha quindi aggiunto che si è tratta di «una misura temporanea che vale per evitare che vi sia in questo momento la possibilità di chiudere il Parlamento».

Die Europa-Rede ist eine jährlich wiederkehrende Veranstaltung unter Mitwirkung der höchsten Repräsentanten der Europäischen Union zur Zukunft Europas. Sie wird an einem Ort europäischen Schicksals gehalten, in Berlin, wo am 9. November 1989 mit dem Fall der Mauer das große, nun nicht mehr geteilte Europa möglich geworden ist.

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