Riguardo all’epidemia di SARS Covid-19 in atto nel Paese, l’economista Mario Badassarri (presidente del Centro studi economia reale) ha affermato che sono sicuramente necessarie decisioni drastiche e la responsabilità in ordine a esse ricade sul Governo e gli Enti locali territoriali interessati, a partire dalle Regioni.
Tuttavia, nella sua consueta conversazione con il giornalista Claudio Landi trasmessa da Radio Radicale lunedì scorso, egli ha sottolineato il grosso problema di natura economica generato dalla evidente frenata dell’economia nel quarto trimestre del 2020, che «cambia tutte le carte in tavola».
Questo poiché – sostiene l’economista – la legge di bilancio prevista per il 2021, che si basava sui dati della NaDef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza) andrà completamente riscritta.
Rivedere la legge di bilancio. «Il Governo aveva predisposto una legge di bilancio – ha al riguardo affermato Baldassarri -, che per altro deve ancora approdare in Parlamento, sull’ipotesi che nell’anno in corso il prodotto interno lordo scendesse del 9% e l’anno prossimo rimbalzasse del +6%, una cifra, quest’ultima, ricavata da un +5,5% di dato tendenziale spontaneo unitamente a una “piccola spinta” fornita dalla legge di bilancio. Ora, purtroppo, le condizioni oggettive ci dicono che quest’anno arriveremo probabilmente a un -11% del Pil. Ma non è questo il dato più importante, perché un tale scostamento non cambierebbe molto sul 2020, che ormai è praticamente concluso, cambia però l’effetto trascinamento, l’eredità lasciata al 2021».
Con i dati in possesso oggi – ha egli argomentato – la crescita economica si attesterà attorno all’1,5%, quindi non al 6%, quindi o il Governo si adatterà alla situazione creata da una crescita molto più bassa di quella programmata, rivedendo così tutti i dati di finanza pubblica, «oppure, per ottenere una ripresa piuttosto forte nel 2021 occorrerà una manovra da cento miliardi e non da quaranta e, soprattutto, concentrata sugli investimenti pubblici allo scopo di far partire i cantieri in gennaio, però tutti sono in grado di comprendere che si tratta di ipotesi un po’ fantasmagoriche».
Gli effetti della seconda ondata di contagi. All’osservazione del giornalista di Radio Radicale Claudio Landi sul prolungamento della pandemia (il Paese sta affrontando la seconda ondata di Covid-19 in attesa di un eventuale vaccino e di una cura) a causa di una terza e forse quarta ondata di contagi dal coronavirus, con i conseguenti interventi strutturali sui settori delicati quali quelli dei servizi alla persona, cioè commercio, ristorazione, turismo e spettacolo, che saranno costretti a sopravvivere in un regime di limitazioni alle attività, Baldassarri ha evidenziato come, fino alla fine della prossima primavera almeno limitazioni e disagi saranno destinati a protrarsi.
Tali servizi producono una componente di Pil non indifferente all’economia complessiva del Paese e necessitano dunque di una riorganizzazione.
A parere di Baldassarri prima di pensare a una loro riorganizzazione si rende necessario e urgente farli sopravvivere, poiché rischiano di non arrivare alla prossima primavera.
«È evidente che occorre un indennizzo, a maggior ragione se si stabilisce un nuovo lockdown, ma tale indennizzo deve essere una cosa seria e sostenibile per queste aziende, non come è stato fatto in precedenza, quando l’indennizzo è stato misurato soltanto sulla perdita di fatturato nel mese di aprile, che ha portato all’erogazione di somme irrisorie che non hanno assolutamente risolto il problema di quegli operatori».
Sostegni a fondo perduto. Ha affermato Baldassari che «se sono stati spesi cento miliardi di deficit pubblico in più mediante i decreti emanati dal Governo da marzo a ottobre e ci apprestiamo a un’ulteriore aumento del deficit di venticinque miliardi, dove sono andati questi soldi? Vanno sostenuti i lavoratori dipendenti con la cassa integrazione, che in gran parte devono ancora ricevere, e vanno sostenute le piccole imprese attraverso un indennizzo dell’intera perdita di fatturato dei mesi del blocco delle attività ricorrendo a un fondo perduto».
Nel corso della trasmissione radiofonica Baldassarri ha affrontato anche gli argomenti relativi ai prestiti alle imprese da parte delle banche dietro garanzia dello Stato e all’annoso problema dei mancati pagamenti delle amministrazioni pubbliche alle imprese per prestazioni e forniture pregresse.
Di seguito è possibile ascoltare l’audio integrale della trasmissione Capire per Conoscere andata in onda lunedì 2 novembre 2020 (A274).
A274 – ECONOMIA, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON MARIO BALDASSARRI: seconda ondata di contagi da coronavirus e azione del Governo Conte 2 in funzione di sostegno dell’economia italiana.
Il grosso problema di natura economica generato dalla frenata dell’economia italiana nel quarto trimestre dell’anno in corso muta radicalmente le prospettive imponendo una riscrittura della legge di bilancio precedentemente prevista per il 2021, che era stata elaborata sulla base dei dati ricavati dalla NaDef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza).
Il prolungamento della pandemia in attesa di un eventuale vaccino e di una cura, a causa di una terza e forse quarta ondata di contagi, comporterà degli interventi strutturali su settori delicati quali quelli dei servizi alla persona, cioè commercio, ristorazione, turismo e spettacolo, che saranno costretti a sopravvivere in un regime di limitazioni alle attività, che producono una componente di Pil non indifferente all’economia complessiva del Paese. Una necessaria riorganizzazione dunque, ma prima si dovrà sostenerli per farli sopravvivere fino alla prossima primavera.
Nel corso della trasmissione “Capire per conoscere” andata in onda su Radio Radicale il 2 novembre 2020, sono stati affrontati anche gli argomenti relativi ai prestiti alle imprese da parte delle banche dietro garanzia dello Stato e all’annoso problema dei mancati pagamenti delle amministrazioni pubbliche alle imprese per prestazioni e forniture pregresse.