ECONOMIA, crediti unlikely-to-pay. Nuovo accordo di servicing Utp per circa mezzo miliardo di euro

I crediti verranno detenuti da un veicolo di investimento alternativo di tipo chiuso, Efesto Credit Fund, costituito da Finint SGR, attivo nella gestione di fondi alternativi e specializzato su illiquid assets, che spaziano dalle special situations del real estate alla gestione di non performing loans

DoValue S.p.A. annuncia che la controllata Italfondiario ha raggiunto un accordo per la gestione esclusiva in qualità di servicer di un portafoglio di crediti unlikely-to-pay (Utp) con un gross book value di circa 450 milioni di euro.

Secondo la società con sede a Verona, «con questo accordo si conclude con successo il processo di creazione di una struttura innovativa da parte di Italfondiario, in partnership con Finint Investments SGR, che prevede il trasferimento delle esposizioni Utp da parte di più banche a un fondo di investimento specializzato, gestito da Finint SGR, consentendo il deconsolidamento degli asset e al contempo ottimizzando le potenzialità di ristrutturazione e di turnaround per le piccole e medie imprese (Pmi). Si tratta della prima operazione sul mercato che coinvolge esposizioni corporate da vari settori di attività, posizionando doValue e Italfondiario come first-mover in questo segmento».

I crediti Utp saranno detenuti da un veicolo di investimento alternativo di tipo chiuso dal nome Efesto Credit Fund, costituito da Finint SGR, leader nella gestione di fondi alternativi, specializzato su illiquid assets che vanno dalle special situations del real estate alla gestione di non performing loans (Npl).

Questi crediti, che appartengono a circa cinquanta Pmi, sono stati originati da cinque primarie istituzioni finanziarie italiane. In particolare tali imprese sono attive in diversi settori, tra i quali il real estate, costruzioni, prodotti industriali diversificati, packaging, food & beverage, arredo, energia e utilities. Inoltre, sono in corso delle due diligence per un’ulteriore espansione del perimetro dell’attuale portafoglio che potrà essere esteso ad altre istituzioni finanziarie.

Sulla base dell’accordo, doValue, attraverso la sua controllata focalizzata sugli UTP, sulla base dell’articolo 106 del Testo Unico Bancario, svolgerà tutte le attività strategiche di servicing, al fine di negoziare ed eseguire ristrutturazioni e turnaround di successo delle Pmi, in linea con i piani industriali di queste ultime.

Mentre l’attività di servicing degli Npl è focalizzata sugli incassi e liquidazioni delle garanzie reali, nel segmento degli Utp l’attività di servicing, svolta dal team specializzato di Italfondiario, ha l’obiettivo di ristabilire la capacità delle imprese in portafoglio di generare cash-flow, per fare in modo che i loro prestiti ritornino «performing».

Il servicing Utp è particolarmente efficiente quando il portafoglio – come in questo caso – include Pmi con esposizioni verso più banche, che possono usufruire della delega del processo di ristrutturazione a un unico servicer.

Il mandato di servicing di Italfondiario, con una durata di dieci anni e possibilità di proroga di 2 anni, ha una struttura composta da una fee di set-up una tantum, una fee di gestione ricorrente basata sul NAV del fondo e una success fee basata sull’esito della ristrutturazione. Tale struttura commissionale implica una redditività strutturale in linea con la media della Società.

Grazie a questo accordo, doValue implementa ulteriormente il proprio piano industriale, che si pone l’obiettivo di aumentare e diversificare la posizione di leadership della società nell’Europa meridionale e in asset class, tra cui Npl, Utp, crediti early arrears e real estate.

Il GBV di doValue è pari a 162 miliardi di euro a fine giugno 2020 e l’attività di servicing Utp rappresenta circa il 4% del totale, con un focus su Italia e Grecia. Si prevede che questa percentuale possa crescere alla luce dell’attuale scenario macro economico negativo, che potrebbe comportare una maggiore generazione di crediti Utp, e un numero sempre più importante di istituzioni finanziarie che potrebbero decidere di esternalizzare la gestione di questa asset class.

Il volume totale dei nuovi mandati di servicing di doValue in Europa meridionale nel 2020, a seguito di questo accordo, raggiunge quasi otto miliardi e mezzo di euro, avvicinandosi all’obiettivo pre-Covid di fine anno, pari a circa dieci miliardi, confermando l’outlook positivo del mercato della gestione dei crediti e dei servizi immobiliari.

Condividi: