AEROSPAZIO, salute. Medicina aerospaziale: iniziato il master di II livello organizzato dall’Aeronautica militare italiana e dall’Università Federico II di Napoli

Esso, per la prima volta offre ai medici italiani un percorso di formazione completamente nazionale che consentirà loro di accedere alla qualifica di Aeromedical Examiner (AME), necessaria per il rilascio di certificazioni medico-legali per licenze e attestati di carattere aeronautico

 

Ha preso il via oggi in modalità didattica da remoto il master di II livello in Medicina aerospaziale, organizzato dall’Università Federico II di Napoli e dall’Aeronautica militare italiana (Ami) in virtù di uno specifico accordo tra le due Istituzioni.

Si tratta del primo master in campo nazionale in questa specifica materia, un percorso di formazione  nel quale l’Aeronautica militare partecipa con ufficiali medici altamente specializzati nel settore aerospaziale, assieme a docenti universitari ed esperti provenienti da organizzazioni di settore quali l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV) e l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV).

Al termine del primo giorno di lezioni si è svolto presso l’Accademia aeronautica di Pozzuoli un evento inaugurale, al quale hanno preso parte (anch’essi in collegamento da remoto)  illustri rappresentanti delle Istituzioni interessate dall’attività.

Tra questi, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, il Professor Luigi Califano e la Professoressa  Stefania Montagnani, la Dottoressa  Sabrina Ricci dell’ASI, il Professor Bruno Franchi, Presidente dell’ANSV, il Dottor Alessio Quaranta di ENAC e il Dottor  Gaetano Longo di ENAV.

In collegamento da Washington, dal quartier generale della NASA, il Dottor JR Allen (che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Moon to Mars: NASA exploration plans”) e il Dottor. JD Polk, con la lectio “The tipping point: space medicine”.

«Il master che prende il via oggi è un importante esempio di capacità di fare squadra tra Istituzioni al servizio del Paese in un settore, come quello della medicina aero-spaziale, che rappresenta un’eccellenza nazionale – ha nell’occasione dichiarato il  generale Rosso -, ogni volta che affrontiamo nuove sfide e si concretizzano nuove opportunità, la condivisione di conoscenze, capacità e risorse ci permette di raggiungere l’obiettivo più velocemente ed in modo più efficace. Questo nuovo percorso di studi ci permette, come Aeronautica militare, di proiettarci con ancora maggiore efficacia verso un futuro molto vicino, coerentemente con la strada ormai tracciata di una Forza armata che al dominio aereo sta affiancando quello aerospaziale e quello specificatamente spaziale. La capacità di formare esaminatori medici in campo aeronautico con questo livello di competenze ed in linea con gli standard europei costituisce senza dubbio un importante fattore abilitante per le applicazioni presenti e future in termini di volo sub-orbitale e volo umano spaziale».

Il master nasce dall’esperienza della prima e unica Scuola di specializzazione di medicina aerospaziale in Italia, fondata nel 1964 da alcuni ufficiali medici in servizio nell’Aeronautica militare in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Esso, per la prima volta offre ai medici italiani un percorso di formazione completamente nazionale che consentirà loro di accedere alla qualifica di Aeromedical Examiner (AME), necessaria per il rilascio di certificazioni medico-legali per licenze e attestati di carattere aeronautico.

Avente la durata di un anno accademico, il master è rivolto agli ufficiali medici del Corpo sanitario dell’Accademia aeronautica e delle altre Forze armate, ai medici competenti di imprese del settore aerospaziale, nonché ad AME già certificati, ispettori medici (Medical Assessor) delle Autorità EASA (European Aviation Safety Agency), oltreché ai cultori della materia eventualmente interessati ad acquisire la qualifica AME.

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