CORONAVIRUS, contrasto. Veneto, cantieri navali: siglato il protocollo per nuova capillare azione

Firmatari la Ulss 3 Serenissima, Fincantieri Marghera e Confindustria Venezia; il nuovo esteso intervento nel campo dei test anti-Covid interesserà il personale impiegato in tutti gli ambiti produttivi del settore

Ulss 3 Serenissima, Fincantieri di Marghera e Confindustria Venezia attueranno insieme un nuovo esteso intervento nel campo dei test anti-Covid da effettuare sul personale impiegato in tutti gli ambiti produttivi dell’attività cantieristica.

L’azione di contrasto alla diffusione del coronavirus, che segue quelle in atto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, prende avvio a seguito della firma di un protocollo congiunto nelle scorse ore presso la sede dello Spisal dell’Azienda sanitaria veneziana.

Il nuovo intervento si inserisce nel quadro del sistematico monitoraggio svolto fino a oggi e integra le attività predisposte e in fase di espletamento.

Le parti sottoscrittrici hanno infatti convenuto di «implementare un’attività sinergica tra Ulss 3 Serenissima e Fincantieri per lo stabilimento di Marghera, al fine di individuare precocemente attraverso l’esecuzione di test situazioni di rischio che, considerato l’elevato numero di soggetti positivi al virus asintomatici, potrebbero, se non diagnosticati per tempo, alimentare focolai».

Il protocollo prevede l’effettuazione di tamponi rapidi da parte di addetti incaricati da Fincantieri, in una sede indicata dallo stesso gruppo industriale della cantieristica, coinvolgendo a rotazione con cadenza settimanale il personale proveniente «da diverse aree di lavoro, in modo tale da abbracciare l’intero complesso produttivo».
«Mediante questo protocollo, nel quale l’Ulss 3 ha svolto il ruolo di sollecitazione e di stimolo – ha sottolineato al riguardo il direttore generale Giuseppe Dal Ben -, l’Ulss 3 Serenissima conferma il proprio impegno nel contrasto alla pandemia anche nell’ambito complesso della cantieristica navale. Con l’azione di informazione, prevenzione, controllo e verifica svolta, fin dal mese di marzo, attraverso il nostro Spisal e il Servizio di igiene e salute pubblica, operiamo in un settore in cui le tematiche di tipo sanitario si intrecciano con quelle di carattere economico, sociale, abitativo, logistico e anche culturale, per la presenza importante di cittadini di origine straniera. In questo quadro, che richiede l’impegno di tutti i soggetti che hanno ruolo nel territorio, il protocollo ora siglato aggiunge una nuova progressiva azione di screening a quella svolta fin qui, che ha già portato a migliaia di persone del settore della cantieristica sottoposte a tampone, nel quadro delle azioni di contact tracing sempre puntualmente messe in campo d’intesa con le aziende».
Carlo Cremona, direttore Risorse umane e Relazioni industriali di Fincantieri, ha a sua volta dichiarato che «con questo protocollo viene ribadito il ruolo assolutamente centrale che per la nostra società assume la sicurezza sul lavoro, infatti le risorse umane costituiscono il nostro più importante patrimonio. Siamo orgogliosi di essere promotori di un progetto pilota di screening avanzato. Di fronte alla recrudescenza del fenomeno pandemico Fincantieri non si è trovata impreparata, ha ricercato nuove forme di collaborazione con le istituzioni e le autorità sanitarie dei diversi territori in cui è presente, ponendo in essere da subito, accanto a quelle adottate da mesi, ulteriori misure aggiuntive che hanno consentito di identificare gran parte dei casi di contagio nel personale che era stato comunque cautelativamente già allontanato dagli stabilimenti. Stiamo lavorando intensamente per estendere questa iniziativa su tutto il territorio nazionale ritenendolo lo strumento più efficace per affrontare l’attuale congiuntura».

«In questa fase in cui c’è il pericolo di una seconda ondata del Coronavirus è importante individuare presunti focolai e segnalarli alle autorità mediche, per tutelare i lavoratori e consentire loro di operare in piena sicurezza – ha infine dichiarato Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo –. Fincantieri attua a Marghera un progetto pilota che consentirà di limitare al minimo i contagi identificando gli eventuali casi positivi, nel minor tempo possibile. L’iniziativa si coordina con il servizio di Guardia Medica privata che abbiamo avviato, a favore degli associati, nelle nostre sedi di Marghera, Stra e Rovigo. Si tratta di punti di prelievo nei quali è possibile effettuare tamponi rapidi e molecolari. Salvaguardia della salute e del lavoro devono andare a braccetto, per questo abbiamo aderito al progetto con grande entusiasmo. Questa collaborazione deve rappresentare un modello per attivare iniziative simili non solo nel nostro territorio ma anche in tutta Italia».

Tra le misure che insieme i sottoscrittori intendono porre in atto si rinviene anche quella della sensibilizzazione dei lavoratori non residenti ma domiciliati nel territorio veneziano, affinché tutti si dotino di un’adeguata assistenza sanitaria.

In proposito, i partner firmatari hanno evidenziato una situazione di diffusa copertura, mentre l’azienda sanitaria ha garantito fin qui ed è pronta a garantire in tempi brevi l’assegnazione di un medico di famiglia a tutti coloro che ne hanno diritto.

Il protocollo prevede comunque un’azione e un sollecito, poiché chi si dovesse trovare in una situazione deficitaria verrà invitato a rivolgersi all’Ulss 3 Serenissima per l’iscrizione al Servizio sanitario e, contestualmente, verrà garantito a chi ancora non avesse attivato tale procedura l’immediato riferimento ai medici inquadrati nel progetto di “Guardia Medica” di Confindustria Venezia.

Il protocollo troverà applicazione fino al 31 gennaio 2021 e sarà oggetto di verifica dopo un mese dall’avvio della sua operatività.

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