USA, elezioni presidenziali. Il Covid-19 ferma la campagna di Trump, anche se il partito repubblicano migliora negli Stati in bilico

Evocato da molti come un simbolo dell’incapacità di Trump a contrastarlo, il Covid 19 irrompe in maniera sorprendente nell’ultimo mese delle elezioni per la Casa Bianca, costringendo presidente e first lady alla quarantena.

IL COVID-19 ALLA CASA BIANCA

Il presidente ha spesso affermato che gli Stati Uniti tengono la pandemia “sotto controllo”, ma la sua positività al test solleva pesanti interrogativi. Se il virus riesce ad entrare alla Casa Bianca, nessuna struttura può essere considerata al sicuro.

IL CONTAGIO DA UN ASSISTENTE

A contagiare il presidente Trump sarebbe stata una sua assistente, Hope Hicks, fino al 2018 a capo della comunicazione della Casa Bianca, che ha accompagnato Trump a un incontro elettorale in Minnesota, mercoledì scorso. Il giorno dopo, Trump ha confermato che la Hicks era risultata positiva al virus.

TRUMP INTERROMPE LA CAMPAGNA

Trump dovrà dunque interrompere i tour programmati – il primo prevedeva la Florida – rendendo quasi impossibile la sua rincorsa ad un secondo mandato. Il contrario di quanto invece farà il “prudente” Biden che ha in programma di visitare gli Stati in bilico.

BIDEN VISITERA’ GLI STATI IN BILICO

I tour di Biden si concentreranno soprattutto in quei Stati che Trump vinse nel 2016 con meno di 5 punti percentuali e nei quali è comunque in vantaggio nei sondaggi elettorali. La strategia dem, infatti, non intende sottovalutare nessun segnale che provenga dagli swing-State.

I REP. AUMENTANO GLI ELETTORI ISCRITTI

In quattro di questi Stati – Pennsylvania, Florida, Arizona e North Carolina – il partito repubblicano, infatti, ha registrato nelle proprie liste, un numero di elettori superiore a quelli che vantava nel 2016.

L’attenzione degli strateghi del partito repubblicano è stata volta soprattutto a migliorare le proprie posizioni in quei collegi fortemente democratici e ridurre così lo scarto dei voti complessivamente attesi nello Stato.

IL CASO DELLA CONTEA DI MIAMI-DADE

Nella contea di Miami-Dade in Florida, dove nel 2016 Hillary Clinton ha battuto Trump di 29 punti, i repubblicani hanno aggiunto 22.986 registrazioni di elettori in più tra marzo e la fine di agosto, rispetto alle 11.142 dei democratici.

Ma le statistiche sulle registrazioni degli elettori ad un partito può indurre in errore. Infatti, la registrazione ad uno dei partiti non è vincolante ed un elettore registrato da uno dei due potrà sempre votare per l’altro. O non andare a votare per timore del Covid-19

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