Undici, tra unità a vela e motore, sono le imbarcazioni individuate dai militari della
Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Alghero al termine di un’operazione di fiscalità internazionale.
Esse battevano tutte bandiera di Paesi esteri, ma risultavano nella disponibilità di cittadini italiani che avevano omesso di dichiararne la proprietà e che, pertanto, saranno tenuti al pagamento di sanzioni per un valore complessivo superiore a un milione e mezzo di euro.
L’operazione, condotta dalle Fiamme gialle dall’inizio dell’anno, ha avuto come obiettivo la verifica dei comportamenti di quei contribuenti che intenzionalmente hanno sottratto le proprie attività patrimoniali e finanziarie agli obblighi fiscali nazionali trasferendo, in modo fittizio, la propria residenza all’estero oppure attraverso il mancato adempimento al cosiddetto «monitoraggio fiscale», che obbliga i cittadini, fiscalmente residenti in Italia, ad indicare nella dichiarazione annuale dei redditi tutti i patrimoni detenuti all’estero (e tra questi rientrano le unità navali da diporto), anche perché al ricorrere di determinati presupposti, è previsto il versamento delle relative imposte patrimoniali.
L’analisi dei dati presenti nelle banche dati in uso al Corpo, confrontati con le risultanze dei controlli eseguiti in mare e sul territorio, soprattutto con l’impiego dei
moderni mezzi navali, ha consentito ai militari della Guardia di Finanza di stilare mediante criteri filtro delle liste selettive di alcune posizioni dei contribuenti maggiormente a rischio, ovvero quelli che verosimilmente potevano aver eluso gli obblighi tributari legati al possesso di imbarcazioni non note ai registri nazionali.
Tale attività risponde all’esigenza dell’Amministrazione finanziaria di acquisire il maggior numero possibile di informazioni, sia per poter svolgere l’attività di accertamento, relativamente ai patrimoni detenuti all’estero, sia perché spesso tali
movimenti di denaro mascherano molte operazioni illecite o addirittura delle truffe.