ECONOMIA, turismo. La ripresa dei viaggi di affari

I manager tornano a viaggiare, lo confermano anche i giorni di anticipo tra prenotazione e partenza. Da un’analisi della multipiattaforma digitale di BizAway, che funziona come un’agenzia di viaggi online per le aziende, l’anticipo con cui si prenota una trasferta sta tornando a livelli pre-Covid

L’originale punto di vista sulla ripresa del mercato del business travel della multipiattaforma digitale BizAway, che funziona una un’agenzia di viaggi online per le aziende.

Lo scenario. Il volume generale delle prenotazioni di viaggi d’affari da maggio a oggiAggiungi un appuntamento per oggi è arrivato al 52% del volume pre-covid.

Un parziale ritorno alla normalità, che è confermato anche da un dato emerso dalla ricerca effettuata da BizAway sull’andamento del numero di giorni che intercorrono tra la prenotazione di un viaggio e la partenza, un dato che nei mesi scorsi ha riflettuto gli effetti della pandemia.

Se infatti a marzo, quando gli stati iniziavano a chiudere le frontiere, i giorni di anticipo erano solo due (si viaggiava, insomma, solo per estrema necessità prenotando all’ultimo minuto), ad aprile e maggio c’è stata un’impennata fino a venticinque giorni, a dimostrazione del fatto che si prenotava a grande distanza per non correre rischi. Con la fine del lockdown, si è tornati a sette giorni di anticipo (giugno) e poi a cinque (luglio-agosto), molto più vicini ai consueti dieci giorni dei periodo pre-covid.

«Prima che scoppiasse la pandemia, i nostri viaggiatori prenotavano con una media di otto giorni di anticipo rispetto alla data di partenza. Nei mesi da marzo a maggio abbiamo rilevato delle anomalie nel loro comportamento: una circostanza comprensibile se si pensa alla grande incertezza che ha riguardato tutti i settori e in particolare alcuni come il turismo, bombardati da continue informazioni sullo stato di emergenza. Oggi, a quattro mesi dalla fine del lockdown, il dato sta tornando ai livelli pre-Covid, con cinque giorni di anticipo sulla partenza. Il ritorno alla normalità non può che essere graduale ma, da quello che vedo, siamo sulla strada giusta, sempre che non ci siano nuove ondate».

Il mutamento. Sono le considerazioni svolte da Luca Carlucci, uno dei due fondatori e CEO di BizAway, piattaforma digitale che consente di pianificare l’intero processo di un viaggio d’affari, dalla prenotazione agli aspetti amministrativi, dando accesso a voli, treni, auto a noleggio e a 1,2 milioni di hotel in tutto il mondo.

Dall’analisi effettuata da BizAway sulle prenotazioni di oltre 550 clienti, emerge che a marzo, ossia quando la confusione era massima ed era appena iniziato il lockdown, l’anticipo della prenotazione era solo di due giorni: «Questo dato dimostra che, nel momento in cui le frontiere mano a mano chiudevano e le possibilità di viaggiare diminuivano, le trasferte avevano carattere di urgenza e la prenotazione avveniva solo all’ultimo minuto e solo se indispensabile – prosegue Carlucci -, la situazione è cambiata drasticamente nei mesi di aprile e maggio dove abbiamo registrato una media di rispettivamente venticinque e venti giorni di anticipo: questo aumento vertiginoso è stato dettato dal fatto che in piena quarantena, ormai rassegnati all’impossibilità di viaggiare, si prenotava a lungo termine, nell’attesa che le misure restrittive si allentassero».

E ora? Dopo che a giugno i giorni tra la prenotazione e la partenza sono scesi a sette, a luglio e ad agosto (mesi che non sono di alta stagione per i viaggi d’affari) si sono assestati a cinque.

Il ritorno alla normalità nel business travel è dimostrato anche da un altro dato, quello del volume generale delle prenotazioni dei viaggi di affari che ad oggi è arrivato al 52% del volume pre-covid, «Certo le aziende fanno viaggiare ancora poco i propri dipendenti, ma il mercato è in ripresa. Salvo ondate di ritorno, ritengo che con il 2021 quasi la totalità delle aziende torneranno a viaggiare come erano solite fare».

Le nuove abitudini dei viaggiatori. Il Covid ha lasciato il segno nelle abitudini di viaggiare per lavoro, non solo nei giorni di anticipo con cui si prenota un viaggio.

Se infatti prima la durata media era di 3,6 giorni e il mezzo di trasporto più utilizzato era l’aereo, da maggio 2020 in poi la durata si è abbassata a 2,4 giorni e viene preferito il treno:

«Questo atteggiamento, frutto di un’analisi delle prenotazioni effettuate sulla nostra piattaforma, è comprensibile: la pandemia non è del tutto debellata e si mantiene un atteggiamento prudenziale, trattenendosi il meno possibile nella destinazione del viaggio. Altro dato significativo è la preferenza per il treno, un mezzo che da sempre richiede meno prassi burocratiche (moltiplicatesi in tempo di Covid) e oltretutto è anche più eco-friendly» conclude sempre Carlucci.

Al momento le destinazioni domestiche e internazionali per i viaggi di affari prenotati su BizAway si equivalgono, con un leggero vantaggio per le prime (52%) sulle seconde (48%): all’estero si viaggia per la grande maggioranza in Europa (82%) rispetto alle destinazioni intercontinentali (18%).

About BizAway. BizAway è nata a gennaio 2015 dall’idea di Luca Carlucci e Flavio Del Bianco, due giovani che scoprono una nuova opportunità di business: in un mondo globalizzato in cui si viaggia sempre di più per lavoro non ci sono servizi completi per gestire l’organizzazione dei viaggi di lavoro in modo agile e flessibile.

Attraverso uno strumento informatico proprietario, Luca e Flavio uniscono la loro passione per i viaggi e la tecnologia per apportare un valore reale alle aziende che sempre più utilizzano il digitale per l’organizzazione delle trasferte dei propri dipendenti. BizAway ha sede in Italia a Spilimbergo (PN) e in Spagna a Barcellona.

Dalla sua creazione sono state effettuate più di 35.000 prenotazioni attraverso la piattaforma e sono stati ottenuti più di un milione di euro di risparmio per le oltre 400 aziende con cui lavora, tra le quali BDO, Casavo, Credimi, Freeda, Penta, Cimolai, Rizzani de Eccher, Satispay.

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