Una formazione insolita, una compagine internazionale e due capolavori che non si ascoltano spesso. Saranno questi gli ingredienti del secondo concerto della rassegna Incontri Asolani, in programma per il 3 Settembre 2020 alle ore 20:45 nell’antica Chiesa di San Gottardo, intitolato Souvenir de Florence.
3 settembre 2020. Protagonista sarà il sestetto d’archi composto da Klaidi Sahatçi ed Elisa Spremulli ai violini, Vladimir Mendelssohn e Daniel Formentelli alle viole, Enrico Dindo e Luigi Puxeddu ai violoncelli. Una compagine varia per età e provenienza che davvero promette di realizzare quell’«incontro» che è la vera vocazione del festival asolano.
Il primo brano in programma, il Sestetto di Richard Strauss, ha un’origine curiosa. È infatti musica scritta per la scena, e in particolare per l’opera Capriccio del 1941: l’ultimo lavoro teatrale dell’anziano compositore e anche il più personale e meditabondo, centrato com’è sull’opposizione tra musica e poesia e sull’impossibilità di scegliere tra le due.
Ambientato a Parigi al tempo della riforma di Gluck, il melodramma si apre nel castello della Contessa Madeleine nel momento in cui si sta eseguendo un sestetto per archi dedicato alla nobildonna dal compositore Flamand. Ed è proprio durante questo preludio scorrevole e vagabondo che inizia a delinearsi il nucleo centrale della storia: la rivalità amorosa tra il compositore e il poeta, e l’indecisione della Contessa che si sente attratta da entrambi.
Di cinquant’anni precedente, ma vicino al lavoro di Strauss almeno per il riferimento alla cantabilità italiana, è il fantasioso sestetto Souvenir de Florence di Čajkovskij che ascolteremo nella seconda parte della serata.
Omaggio del compositore russo alla città di Firenze, in cui aveva trascorso molto tempo e concepito diversi capolavori, il sestetto ebbe una genesi abbastanza lunga e fu oggetto di diverse revisioni da parte del compositore, che alla fine nel 1892 ne licenziò la versione definitiva. I primi schizzi del brano mostrano il desiderio di Čajkovskij, grande amante della melodia, di omaggiare insieme alla città anche lo stile vocale italiano: nella versione definitiva, però, emergono potentemente lo spirito folkloristico russo e i suoi ritmi vivaci e trascinanti.
Un «incontro» anche questo tra popoli diversi, stili contrapposti e continenti lontani.
5 settembre 2020. Sabato 5 settembre avremo poi l’opportunità di dare uno sguardo alla storia musicale veneta e a uno dei suoi protagonisti nel Settecento. Tartini, la morte e il diavolo è un itinerario narrativo a cura di Sergio Durante che ci porta a ripercorrere la vita e il pensiero dello scopritore del «terzo suono».
La voce narrante sarà quella di Roberto Citran; ascolteremo Federico Guglielmo al violino solista insieme all’Arte dell’Arco a cui si uniranno Diego Cantalupi al liuto, Francesco Galligioni al violoncello e Roberto Loreggian al clavicembalo.
Incontri Asolani, XLII Festival Internazionale di Musica da Camera 2020 è realizzato con il sostegno di MIBACT, Regione Veneto, Comune di Asolo e Parrocchia Di Asolo.
Asolo Musica ringrazia per il fondamentale sostegno il Gruppo Pro-Gest, Hausbrandt Trieste 1892, Centromarca Banca, Tenuta 2castelli.
Norme sicurezza anti-Covid. Asolo Musicaha adeguato le proprie norme di sicurezza in ottemperanza all’ordinanza del Ministero della Salute del 16 agosto 2020. Gli accessi alla chiesa di San Gottardo sono controllati e accessibili previa misurazione della temperatura corporea e l’obbligo della mascherina.
Info:
Inizio concerti 20.45;
Biglietti: intero € 25,00; ridotto € 20,00 (riservato ai Soci di Asolo Musica e alle persone fino ai 26 anni e oltre i 65 anni);
Biglietto saltalacoda: www.boxol.it/asolomusica;
parcheggio coperto: Cipressina di Via Fortestruzzo, Asolo;
per ulteriori informazioni: Asolo Musica – Associazione Amici della Musica
+39 0423 950150 info@asolomusica.com; www.asolomusica.com;
tamburino:
giovedì 3 settembre
SOUVENIR DE FLORENCE
Klaidi Sahatci e
Elisa Spremulli, violino
Vladimir Mendelsshon e
Daniel Formentelli, viola
Enrico Dindo e
Luigi Puxeddu, violoncello
Richard Strauss (1864-1949) Sestetto per archi dall’opera Capriccio op. 85
Petr Ilic Cajkovskij (1840-1949) Sestetto per archi in re maggiore Souvenir de Florence op. 70;
profili
Klaidi Sahatçi. Nato a Tirana, inizia lo studio del violino all’età di sei anni nella sua città natale frequentando prima il Liceo Artistico “J.Misja” ed in seguito l’Accademia delle Arti di Tirana.
Nel 1992 si trasferisce in Italia al Conservatorio “G.Verdi” di Milano per arricchire le sue conoscenze musicali dove nel 1994 ottiene il diploma di violino con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore sotto la guida del maestro Gigino Maestri. Si perfeziona in seguito con il maestro Salvatore Accardo presso l’Accademia “W. Stauffer” a Cremona e con il maestro Boris Garlitzky a Lione.
Klaidi Sahatci debutta come solista giovanissimo con l’Orchestra sinfonica nazionale della RAI a Milano in Sala Verdi riscuotendo grande successo, iniziando così una carriera sempre in ascesa.
In qualità di solista in seguito ha suonato con diverse orchestre tra cui Tonhalle Orchester Zürich, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestre National de Lyon, la Zürcher Kammerorchester, I Virtuosi Italiani, Cameristi della Scala, Orquesta Sin- fonica de Chile,Orchestra Filarmonica della Gran Canaria collaborando con direttori quali D. Zinman, A. Lombard, M. Tang, H. Griffiths, M. Nesterowitz, G. Herbig.
Svolge un’intensa attività concertistica in recital e formazioni cameristiche per stagioni importanti come Lugano Festival, Meisterzyclus Zürich, Stagione Concertistica al Teatro Grande di Brescia, Salle Molière a Lyon, Kammermusik in Tonhalle Zürich, Different Trains e Pianodrom a Tirana, Società dei Concerti, Società del Giardino e Teatro alla Scala di Milano collaborato con interpreti quali Bruno Ca- nino, Rafael Oleg, Dimitri Sitkovetski, Julian Rachlin, Fazil Say, François-Frederic Guy, Yuja Wang etc. Insieme con Andrea Rebaudengo e Sandro Laffranchini ha fondato Altus Trio con la quale ha debuttato nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano. Nell’ambito orchestrale ha vinto diversi concorsi internazionali ricoprendo dal 1995 al 2001 il posto di Violon Solo all’Orchestre National de Lyon,2001 -2004.
Sostituto violino di Spalla all’Orchestra della Svizzera Italiana,2004-2007 Primo Konzertmeister alla Zürcher Kammerorchester, 2007-2009 Primo Violino di Spalla presso l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e Filarmonica della Scala e dal 2009 ad oggi é Primo Konzertmeister alla Tonhalle Orchester Zürich e docente di violino presso la Scuola Universitaria del Conservatorio della Svizzera Italiana.
Ha registrato per Mezzo,CLC,France3 e TLM in Francia, Radio Rai e Limen Music in Italia, Naxos, Drs e Rtsi in Svizzera .Nel 2013 insieme con la pianista albanese Dh. Lazo ha registrato e prodotto il CD “Albanian Memories” dedicato al suo paese d’origine. Klaidi Sahatci suona il violino Antonio Stradivari “Wieniawsky, Bower” 1719 offerto dalla Mercedes-Benz Zurich.
Elisa Spremulli. Nasce a Rovigo nel 1996. Si avvicina al violino all’età di tre anni con il metodo Suzuki e si diploma a sedici anni al Conservatorio F. Venezze di Rovigo con il massimo dei voti e la lode.
Ha collaborato con numerose orchestre tra le quali la Sinfonia Engiadina, i Solisti Filarmonici Italiani, il Colibrì Ensemble, l’Orchestra filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra della Svizzera italiana, l’Orchestra Filarmonica di Torino, i Solisti di Pavia e ha lavorato in qualità di Spalla nelle orchestre Filarmonia Veneta e l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto.
Nel 2018 è vincitrice di borsa di studio interna all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino.
Attualmente lavora come Concertino dei Primi Violini presso l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Con il Trio Florestano si è esibita in importanti sale in Italia e all’estero e si è perfezionata con il “Trio Tchaikovsky” e il “Nuovo Quartetto Italiano”.
Ha collaborato in varie formazioni cameristiche con importanti artisti, tra i quali M. Quarta, F. Manara, D. Rossi, V. Mendelssohn, G. Sollima, K. Sahatci.
Ha studiato con i Maestri C. Beschieru, R. Ranfaldi, F. Guglielmo, I. Gitlis, I. Grubert. Nel Giugno 2018 ha conseguito il “Master of Arts in Mu- sic Performance” a Lugano presso il “Conservatorio della Svizzera Italiana” con il maestro Klaidi Sahatci.
È vincitrice di numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali.
Suona un violino Genuzio Carletti (Cento 1985) ricevuto in comodato d’uso dal Premio “Francesco Geminiani”.
Vladimir Mendelsshon. Violista, nato da una famiglia ricca di tradizione musicale, ha seguito già dalla più giovane età la predestinazione musicale del suo nome.
Ha concluso gli studi di viola e composizione all’Accademia musicale di Bucarest, vincendo subito dopo le maggiori competizioni internazionali di viola e di pianoforte.
Ha tenuto concerti in tutto il mondo. Tiene corsi di perfezionamento in Svezia, Finlandia, Francia, Svizzera, Olanda e Italia.
Ha suonato nei maggiori festival cameristici e suoi partner sono stati tra gli altri: Kantorow, Kremer, Kagan, Spivakov, Kristian Zimermann, i quartetti Hagen, Alban Berg, Lindsay e Amadeus.
È direttore artistico del Festival di Musica da Camera di Kuhmo (Finlandia). È docente presso la Hochschule di Folkvang e presso il Royal Conservatory dell’Aja. Le sue registrazioni sono disponibili per le case discografiche: ECM, Denon, Forlane, Ottavo, Nippon, Columbia, Erato, CBS, Ondine.
Tra le sue numerose composizioni si possono trovare brani per strumento solo, coro di voci miste, orchestra sinfonica e da camera. Per quanto riguarda le formazioni da camera Mendelssohn ha composto per trio e quartetto d’archi, quartetto d’archi con percussioni, clarinetto solo, pianoforte e percussioni, settetto d’archi, piano e voce recitante. Inoltre ha scritto anche musica per balletto, teatro e cinema.
Daniel Formentelli. Nato nel 1981, si diploma al Conservatorio di Verona con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore con il Maestro E. Lenzi.
Si perfeziona con D. Nordio, V. Mendelssohn, Y. Bashmet all’ Accademia Chigiana di Siena. Sin da giovanissimo si dedica alla musica da camera, in particolare duo viola pianoforte vincendo numerosi premi tra cui 1º Premio alla Rassegna Violisti “Vittorio Veneto” e il premio per la miglior esecuzione di una sonata romantica assegnatogli dalla Fondazione “Hindemith di Blonay”.
Nel 2002, dopo aver vinto il Concorso per viola di fila dell’ Orchestra sinfonica nazionale della RAI di Torino, vince il Concorso per prima viola dell’ Orchestra del Gran Teatro La Fenice di Venezia e ricopre tale ruolo fino al 2011, anno in cui vince il Concorso di prima viola solista dell’ Orchestre de l’Opera Nationale de Lyon.
Suona nel teatro lionese fino al 2016, anno in cui dopo aver vinto il Concorso per Prima Viola presso l’Orchestra del Teatro di Nizza ed il Concorso di prima viola per il Teatro Comunale di Bologna, sceglie quest’ultimo e decide di trasferirsi e ricoprire il ruolo fino ad oggi.
In questi anni di lavoro intenso in questi importanti teatri ha avuto l’opportunità di collaborare con artisti e Direttori di fama internazionale quali: G. Pretre, R. Muti, D. Kitaenko, L. Maazel, Z. Mehta, J. E. Gardiner, Y. Temirkanov, R. Chailly, E. Imbal, W.M. Chung, E. Krivine.
Molto attivo come camerista, nel 2007 fonda con le altre prime parti del teatro veneziano il Quartetto della Fenice, che lo porta a esibirsi nelle più importanti stagioni musicali italiane (Biennale di Venezia, Amici della musica di Padova, Amici della musica di Vicenza).
Collabora con il conservatorio G.B. Martini di Bologna come Docente biennio e triennio di Repertorio d’orchestra” e Repertorio contemporaneo. Dal 2019 è Docente di Viola presso il Conservatorio “Paganini” di Genova.
Enrico Dindo. Figlio d’arte, inizia a sei anni lo studio del violoncello. Si perfeziona con Antonio Janigro e nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso Rostropovich di Parigi.
Da quel momento inizia un’attività da solista che lo porta ad esibirsi con le più prestigiose orchestre del mondo come la BBC Philharmonic, la Rotterdam Philarmonic, l’Orchestre Nationale de Audemars Piguet Replica Watches France, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, la Tokyo Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, la London Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Toronto Symphony, la Gewandhausorchester Leipzig Orchestra e la Chicago Symphony ed al fianco dei più importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Yutaka Sado, Paavo Jarvj, Valery Gergev, Yuri Temirkanov, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich che scrisse di lui che «è un violoncellista di straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato, possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana».
Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, Giulio Castagnoli (Concerto per violoncello e doppia orchestra), Carlo Boccadoro (L’Astrolabio del mare, per violoncello e pianoforte, Asa Nisi Masa, per violoncello, due corni e archi e Concerto per violoncello e orchestra), Carlo Galante (Luna in Acquario, per violoncello e dieci strumenti), Roberto Molinelli (Twin Legends, per violoncello e archi, Crystalligence, per cello solo e Iconogramma, per cello e orchestra) e Jorge Bosso (Valentina, un violoncello a fumetti).
Direttore stabile dell’Orchestra da camera I Solisti di Pavia, ensemble da lui creato nel 2001, Direttore musicale della HRT Symphony Orchestra di Zagabria, è docente della classe di violoncello presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy e ai corsi estivi dell’Accademia Tibor Varga di Sion.
Incide per Chandos con cui, nel 2012, ha pubblicato i due concerti di Shostakovich con la Danish National Orchestra & Gianandrea Noseda, e per Decca con cui ha registrato l’integrale delle opere per violoncello e pianoforte di Beethoven, le sei Suites di J.S. Bach oltre che, insieme ai Solisti di Pavia, i tre concerti per violoncello e archi di CPE Bach, sei concerti di A. Vivaldi e Il Concerto per violoncello e archi di Kapustin insieme a musiche di Piazzolla.
Enrico Dindo è Accademico di Santa Cecilia e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717, affidatogli dalla Fondazione Pro Canale breitling fake watches.
Luigi Puxeddu. Ha studiato violoncello con Luca Simoncini, Franco Rossi, Amedeo Baldovino, Mario Brunello, Antonio Janigro e David Geringas.
Dopo aver vinto importanti premi (Vittorio Veneto, Viotti di Vercelli, Milano A.M.I.) ha intrapreso una brillante carriera che lo ha portato a suonare nelle più importanti sale del mondo (Teatro alla Scala, Salle Pleyel di Parigi, Mozarteum di Salisburgo, Lincoln Center di New York, Vienna Musikverein, Suntory Hall di Tokio, ecc.).
Si è esibito da solista – incidendo anche per la Rai e la Orf – e come primo violoncello delle più importanti orchestre sinfoniche italiane tra cui Teatro alla Scala di Milano e Teatro La Fenice di Venezia, diretto da illustri direttori tra cui Barenboim, Chailly, Chung, Oren, Maazel, Bychkov, Dudamel. Ha suonato per molti anni come violoncello solista dei Solisti Veneti e ora con i Solisti Filarmonici Italiani.
Ha collaborato in diverse formazioni cameristiche con Mario Brunello, Bruno Canino, Filippo Gamba, Ivry Gitlis, Ramon Jaffè, Michel Lethiec, Piernarciso Masi, Vladimir Mendelssohn, Gabriele Mirabassi, Roberto Prosseda, Giovanni Sollima, Richard Stoltzman e numerosi altri. Ha inciso per Amadeus, RCA, Erato, Frequenz, Hýperion, Tactus, DAD Records e Brilliant.
Il cofanetto delle ventisei sonate milanesi per violoncello e basso di Luigi Boccherini per la Brilliant (unica incisione completa), scelto da Angelo Foletto come disco del mese di Suonare News, segnalato con cinque Diapason in Francia e ottimamente recensito in American Record Guide e Classical Voice ha passato il milione di like su youtube.
Insegna violoncello al Conservatorio di Rovigo, ha ideato Rovigo Cello City ed è Direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo.