COREA DEL NORD, Vaticano. La curia coreana chiede di unire tutte le forze e tutti i cuori al fine di servire la pace e la riconciliazione nazionale

Intanto, nella tradizionale messa per la pace che si celebra il 25 giugno, il cardinale Andrea Soo-jung Yeom ha pubblicamente annunciato che la diocesi di Pyongyang sarà dedicata alla Madonna di Fatima

La diocesi di Pyongyang, capitale dello Stato comunista della Corea del Nord, sarà dedicata alla Madonna di Fatima. Lo ha dichiarato il cardinale Andrew Soo-jung Yeom, arcivescovo di Seoul e amministratore apostolico di Pyongyang, nel corso della celebrazione della messa per la pace che ha avuto luogo il 25 giugno scorso, giorno dell’anniversario dello scoppio della guerra di Corea, conflitto che ha portato alla divisione del Paese asiatico.

Si tratta di una funzione che si tiene ogni anno, ma nel 2020 le celebrazioni sono state più a livello diocesano che nazionale, seppure i vescovi coreani abbiano comunque inviato un messaggio congiunto ricordando che il “dolore della guerra è ancora vivo”  chiedendo una riconciliazione.

Il vicariato apostolico di Pyongyang venne trasformato in diocesi nel 1962 da Giovanni XXIII, quando già il Paese asiatico era stato diviso in due diversi Stati.

Per anni l’annuario pontificio ha descritto la diocesi come retta dal vescovo Francis Hong Yong-ho, che avrebbe superato il centesimo anno di vita (è nato nel 1906), seppure nel 2013 ne sia stata riconosciuta la «morte presunta».

Il vescovo Hong è uno dei 166 sacerdoti e religiosi scomparsi nel nulla dopo l’affermazione del leader comunista e capo della resistenza contro gli occupanti giapponesi durante la seconda guerra mondiale Kim Il Sung, che assunse il potere nel 1949. Attualmente in Corea del Nord nessuna celebrazione religiosa è consentita.

La messa del 25 giugno ha visto il cardinale Yeom celebrare insieme ai quattro vescovi ausiliari Benedetto Son, Timoteo Yu, Pietro Chung, Giobbe Koo, ma anche monsignor Matteo Hwang, che funge da vicario della diocesi di Pyongyang, e i padri Achilleo Chung e Luca Lee, presidente e vicepresidente del Comitato di riconciliazione nazionale.

Il cardinale Yeom è nato nel 1943, ed è dunque tra i pochi vescovi coreani ad avere vissuto in modo diretto la guerra di Corea. Egli nella sua omelia ha ricordato i quasi due milioni di morti sui due fronti, oltre alla tragedia dei rifugiati.

Ricordando questi accadimenti ha chiesto di unire «tutte le forze e tutti i cuori al fine di servire in qualche modo per la costruzione nella nostra penisola coreana di una società nella quale tutto il popolo, sia del Sud che del Nord, liberato dalle pastoie del passato attraverso la purificazione della memoria, viva una vita veramente umana e in una vera pace».

Yeom ha quindi annunciato che consacrerà la diocesi di Pyongyang alla Madonna di Fatima.

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