Il ministro dell’Energia Abdelmadjid Attar, l’Amministratore Delegato di Sonatrach, Toufik Hakkar e quello di Eni Claudio Descalzi, si sono incontrati oggi ad Algeri per discutere dello stato di avanzamento delle attività nel Paese nordafricano.
Eni e Sonatrach hanno passato in rassegna il recente completamento della costruzione del gasdotto che collega i siti produttivi di Bir Rebaa Nord (BRN) e di Menzel Ledjmet Est (MLE) nel Bacino del Berkine. Le due compagnie hanno confermato la volontà di proseguire l’accelerazione del progetto Berkine Nord, entrato in produzione lo scorso febbraio a solo un anno dalla firma degli accordi, con l’obiettivo di esportare 6 Mscm al giorno entro la fine del 2020. I due Amministratori Delegati hanno condiviso l’impegno a continuare su un percorso di time to market accelerato facendo leva sulla disponibilità e la capacità delle società contrattiste del gruppo Sonatrach coinvolte nell’esecuzione dei lavori.
Durante l’incontro, Eni e Sonatrach hanno firmato, alla presenza del ministro, un protocollo d’intesa allo scopo di ampliare la collaborazione nell’ambito delle attività upstream. L’accordo prevede un lavoro comune volto ad identificare opportunità in ambito esplorazione, sviluppo e produzione, sulla base della nuova legge Idrocarburi ed estendendo il modello di sviluppo fast track applicato con successo sul progetto del Berkine Nord.
Inoltre sono stati conclusi gli accordi per la commercializzazione del gas upstream dei blocchi del Berkine Nord e le condizioni commerciali del contratto di importazione gas in Italia per l’anno termico 2020-21.
Si è anche discusso dell’installazione e della gestione d’impianti per la produzione di energia solare nei siti produttivi operati da Sonatrach e Eni. In particolare si procederà nell’immediato ad effettuare gli studi di fattibilità per l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico di BRN realizzato a fine 2018 e per la creazione di un nuovo impianto fotovoltaico nel sito di MLE che fornirà energia pulita all’impianto trattamento gas esistente.
Queste iniziative ricadono nell’ambito della strategia che le due società stanno sviluppando sugli asset comuni e che punta sia alla modifica del mix energetico delle proprie attività sia a uno scenario sempre più low-carbon, attraverso l’efficientamento energetico degli impianti esistenti, nell’ottica di un modello di business che combina la sostenibilità economico finanziaria con quella ambientale.
Alla fine dell’incontro l’amministratore delegato di Eni ha espresso i suoi ringraziamenti per il supporto e l’amichevole e proficua relazione con Sonatrach: «Questo incontro è la testimonianza dell’impegno di Sonatrach ed Eni a espandere la propria partnership in Algeria, nel rispetto di una strategia condivisa di sviluppo accelerato dei progetti e perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione nell’ambito del nostro impegno nel raggiungere la neutralità carbonica nel lungo termine, riducendo e compensando le emissioni di gas climalteranti fino ad azzerarle».
L’Eni è presente in Algeria dal 1981 e attualmente è operatore di trentadue permessi minerari. Con una produzione equity destinata a superare a breve 100.000 barili di olio equivalente al giorno, il Gruppo di Piazzale Mattei si attesta come la più importante compagnia internazionale attiva nel Paese nordafricano.