Con gli esami di maturità del 2020 gli studenti italiani affronteranno una sessione che resterà nella memoria collettiva: organizzati a ridosso della grande emergenza Covid-19, gli esami concludono infatti anche la prima grande esperienza di didattica a distanza. Un’opportunità cui forse non eravamo pronti, considerando i troppi studenti e alcuni insegnanti privi di connessione e di strumenti informatici adeguati. Molti hanno dovuto fronteggiare anche l’urgenza di trasferire “non in presenza” metodi e modelli dell’insegnamento tradizionale.
La Dante, da sempre attenta ai fenomeni della lingua e della cultura anche nelle loro ricadute sociali, durante il lockdown ha trasferito Online le sue consuete attività, quali le lezioni di centri e scuole della sua rete mondiale, la promozione dei progetti pensati per la didattica come #LePilloledellaDante e le presentazioni dei libri, inaugurando una nuova rassegna digitale, anche per assicurare una diffusione solidale della cultura, soprattutto tra chi, come i giovani, ha necessità di acquisire competenze trasversali.
“Pagine di storia”, nata da un’idea del presidente Andrea Riccardi, propone autopresentazioni di storia, attualità, arte, narrativa e quattordici confronti con autori e autrici provvisti di un’altra madrelingua, che tuttavia scelgono di scrivere in italiano.
Dal 25 giugno la rassegna si arricchirà di un nuovo e importante capitolo dedicato alla lingua italiana. Online, dalle ore 17:00, Luca Serianni aprirà le nuove Pagine di lingua italiana con l’autopresentazione di “Il sentimento della lingua”.
Il libro, scritto con Giuseppe Antonelli e pubblicato dal Mulino, ripercorre le linee di ricerca del grande linguista: la norma e l’uso della lingua, l’insegnamento scolastico e universitario, l’italiano della poesia e del melodramma. Una riflessione è riservata al ruolo del docente d’italiano, punto di riferimento di una cultura che fa perno sulla lingua e sulla letteratura nazionale, ma che va oltre la norma grammaticale.
Ispirandosi a questa molteplicità di punti di vista e con uno spirito neoumanistico, Pagine di lingua parla della lingua come uno strumento fatto di grammatica e storia, con un fine pratico (comunicare con i propri simili), ma anche fondamentali risvolti creativi, capace di disegnare i confini e di contribuire a cambiarli, in una dialettica centro-periferia basata sul diritto all’educazione e alla conoscenza.
Dopo l’autopresentazione di Luca Serianni, sarà in programma l’intervento di Roberto Dolci e “Il giornalino” di Prezzolini; la lingua italiana tra promozione e propaganda nella New York degli anni Trenta e Quaranta (Franco Cesati editore), Marco Mezzadri con Studiare in italiano all’università. Prospettive e strumenti (Bonacci) e Luisa Carrada con Paroline&Paroloni, Attingere a piene mani al tesoro del vocabolario (Zanichelli).