Ulteriori violente manifestazioni di protesta hanno avuto luogo ad Atlanta, in Georgia, a seguito dell’uccisione da parte di un agente di polizia di un ventisettenne afroamericano, Rayshard Brooks, che venerdì sera cercava di sottrarsi all’arresto.
Un gruppo di manifestanti ha dato alle fiamme il fast food Wendy’s e alcune auto nelle vicinanze del luogo nel quale è avvenuto il fatto. La polizia è intervenuta e ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla.
Altri manifestanti hanno invece marciato sull’Interstate-75, bloccando il traffico. Erika Shields, capo della locale polizia si è dimessa, la donna, che è bianca, verrà sostituita a interim dal vicecapo Rodney Bryant, uomo di colore.
Dei due agenti coinvolti, entrambi bianchi, quello che ha sparato è stato licenziato, mentre l’altro è stato trasferito al servizio amministrativo.
Il licenziamento era stato chiesto dal sindaco della città, Keisha Lance Bottoms. «Non credo che si trattasse di un uso giustificato della forza letale ed è stato chiesto il licenziamento immediato dell’agente», ha ella al riguardo dichiarato nel corso di una conferenza stampa.
L’Ufficio investigativo della Georgia, su richiesta del Dipartimento di Polizia di Atlanta, ha aperto un’indagine. Secondo le informazioni preliminari fornite, una pattuglia di due agenti ha risposto a una chiamata che segnalava la presenza di un uomo addormentato in un veicolo parcheggiato che intralciava il traffico nel fast food Wendy’s sulla University Avenue.
Il soggetto è stato quindi sottoposto al test del tasso alcolemico ed essendo risultato non sobrio è stato fermato, ma durante l’arresto, ha opposto resistenza e ne è seguita una colluttazione. L’Ufficio ha precisato che il giovane avrebbe afferrato il taser in possesso di un agente prima di essere colpito e ferito. Trasportato in un ospedale locale, Brooks è morto dopo un intervento chirurgico. Un agente è stato curato per una ferita e dimesso. I risultati dell’indagine saranno consegnati all’ufficio del procuratore distrettuale.