AFRICA, terre rare. Angola, il fondo sovrano di Maputo investe ulteriori 7,25 milioni di dollari nel progetto Longonjo

Il complesso minerario fornirà una significativa quota di metalli necessari alle produzioni richieste dalla prevista transizione energetica, materiali la cui offerta è stata assorbita nella fase post-Covid, nella quale è stata impressa un’accelerazione alla decarbonizzazione e al contestuale sviluppo di energie rinnovabili

Il fondo sovrano angolano FSDEA – che attualmente gestisce un significativo portafoglio di investimenti, distribuiti in vari settori e asset class, incluso il settore minerario – ha investito un ulteriore $ 7,25 milioni nella società a seguito del suo investimento iniziale nel marzo di quest’anno.

Questo investimento consentirà lo sviluppo del progetto Longonjo,  avviando in tempi brevi l’esplorazione nel quadro del progetto Coola.

Pensana Rare Earths e FSDEA stanno inoltre concordando i termini di una ulteriore tranche di investimenti dell’ammontare di dieci milioni di dollari.

Al riguardo, il presidente di Pensana Rare Earth, Paul Atherley, ha dichiarato di apprezzare molto il sostegno finanziario fornito da FSDEA, che segue la recente approvazione presidenziale relativa alla concessione mineraria, nonché le condizioni fiscali del progetto Longonjo.

«Questo forte sostegno finanziario – ha aggiunto Atherley – consentirà all’azienda di completare la progettazione ingegneristica e il testwork per portare il progetto Longonjo allo stato di fattibilità nei prossimi mesi».

Fatte salve le approvazioni normative, la quotazione pianificata sul mercato principale dei titoli di borsa sulla piazza di Londra metterà Pensana Rare Earth nelle condizioni di accedere ai capitali dei fondi ESG e generalisti, sempre più rivolti al mercato dei metalli critici in vista dell’implementazione della transizione energetica, in una fase nella quale si registrano investimenti di miliardi di dollari nella ricerca e nella produzione di veicoli elettrici e impianti di elettrogenerazione eolici offshore.

Il complesso minerario di Longonjo sarà in grado di immettere sui mercati una significativa quota di metalli magnetici critici necessari nelle produzioni richieste dalla prevista transizione energetica, materiali la cui offerta negli ultimi tempi è stata assorbita nella fase post-pandemia da Covid-19, nella quale è stata impressa un’accelerazione alla de-carbonizzazione.

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