ECONOMIA, e-commerce. Nella «fase tre» i “pionieri” di Buy&Benefit danno l’esempio

La riconversione del business per fare fronte all’emergenza sanitaria

a cura di DigitalPRpro. Buy&Benefit, canale di vendita con accesso riservato ai dipendenti di aziende convenzionate, ha dato prova di grande resilienza a fronte della chiusura dei negozi fisici puntando tutto sulla sua piattaforma online potenziata in tempi record per gestire fino a cinquecento ordini al giorno e riposizionando i suoi impiegati nelle attività dello store Online.

«Un’esperienza che ci ha insegnato a ottimizzare i tempi e le mansioni operative – ha affermato Giorgio Brojanigo, uno degli ideatori di Buy&Benefit -, ora che la situazione sta tornando timidamente alla normalità siamo convinti che i canali di vendita offline e online avranno sempre di più la medesima importanza».

Egli ha poi sottolineato che: «Oltre alla flessibilità del nostro team, quello che ci ha permesso di rispondere in modo efficace all’emergenza è stato il suo background professionale nel campo dell’innovazione digitale. Alcuni di noi alla fine degli anni Novanta già collaboravano tra loro aprendo uno dei primi portali per le flash sales, convinti del potenziale degli e-commerce. Oggi più che mai, la cultura digitale che è radicata in noi rappresenta un vantaggio competitivo».

Buy&Benefit. Buy&Benefit rappresenta il primo sistema integrato in Italia di vantaggi riservati ai dipendenti di aziende convenzionate che possono acquistare, a prezzi estremamente competitivi, servizi e prodotti di diverse categorie merceologiche, dall’alimentare alla cosmesi, dall’abbigliamento agli elettrodomestici.

Un innovativo trait d’union tra le imprese alla ricerca di iniziative di welfare aziendale e i produttori, che qui trovano un canale alternativo ed esclusivo di vendita di prodotti che rischierebbero di non trovare compratori perché, ad esempio, di fine stock o destinati al mercato estero.

Essa opera principalmente attraverso cinque punti vendita tra Milano, il suo hinterland e Torino, dove i dipendenti e i loro familiari possono recarsi ad acquistare, sette giorni su sette, prodotti dei principali brand sul mercato a prezzi vantaggiosi.

«A marzo avevamo in programma l’apertura di un nuovo punto vendita a Monza, attività ora posticipata per la metà di giugno – ha spiegato Paolo Chiaramida, responsabile commerciale e co-fondatore dell’impresa – Da sempre disponiamo anche di un canale e-commerce dove i dipendenti, muniti di un codice di accesso, possono fare shopping Online, ma i cui volumi non erano lontanamente paragonabili a quelli degli store fisici, con un’incidenza del 2% sul fatturato. Improvvisamente, a inizio marzo, la situazione si è del tutto ribaltata, con un’escalation impressionante di ordini online: da una media di cinquanta ordini a settimana nel periodo da gennaio al 10 marzo, gli ordini sono man mano passati a 340, poi 657 a settimana per poi arrivare alla cifra record di 3247 ordini, il doppio dell’intero 2019, tra marzo e aprile, con un picco massimo di 1487 registrato nella seconda settimana di aprile. La consapevolezza che possiamo offrire un servizio essenziale ai nostri soci e, in qualche modo, alla collettività alleggerendo il numero di persone che si devono recare nei supermercati, ci ha spinto a cercare immediatamente soluzioni efficaci».

Riconversione del business in tre passi. Buy&Benefit ha messo a punto una riconversione del business in tempi brevissimi.

1 – Il primo passo è stato ricollocare la maggior parte dei circa 30 dipendenti degli store fisici a supporto delle vendite online: i negozi sono rimasti comunque aperti, ma su cinque o sei giorni anziché su sette e con meno personale in servizio (fornito di tutti i dispositivi sanitari necessari per legge).

Chi prima si occupava della vendita in negozio è diventato addetto alle fasi indispensabili per la preparazione di un ordine Online, dal picking della merce, al suo controllo fino al packaging per la spedizione e al customer service. «Durante il lockdown siamo riusciti a garantire le consegne nei tempi dichiarati, entro una settimana dall’ordine, fornendo anche un servizio di assistenza continuo, indispensabile per tranquillizzare il cliente. Per accelerare le tempistiche, abbiamo anche studiato dei kit di spesa a tema, come quello sanitario o per l’aperitivo, con i quali in sostanza si aveva diritto a una priorità sulla consegna e discapito della scelta dei prodotti».

2 – Il secondo passo è stato incentivare i soci a comprare sui canali online, veicolando questo messaggio attraverso gli strumenti digitali già collaudati per inviare promozioni e offerte legate solitamente ai punti vendita.

«Anche in questo caso si è trattato di riconvertire alle mutate esigenze strumenti snelli ed efficaci basati sulla logica del digital marketing come mail, dem e newsletter, che consentono di dare informazioni mirate e sempre aggiornate».

3 – Terzo passaggio che Buy&Benefit ha gestito e sta gestendo è adattare l’offerta al cambiamento forzato della domanda da parte dei soci.

«Pur continuando a mantenere prezzi competitivi, abbiamo puntato sull’ampliamento dell’offerta – ha concluso Chiaramida – con l’introduzione ad esempio di prodotti freschi, gel igienizzanti e mascherine, oltre che sulla loro grande convenienza. Grazie alla rete di fornitori consolidati e alla capacità di reperirne di nuovi, siamo stati in grado di garantire il continuo approvvigionamento di beni di prima necessità come generi alimentari, presidi sanitari, prodotti per la pulizia e la detersione. Durante il lockdown abbiamo registrato un lieve incremento dei soci iscritti ma un aumento di circa il 30% della spesa media con molti più articoli nel carrello».

«Fase tre». E ora che è scattata la fase 3 con l’apertura della maggior parte dei negozi anche fisici?

«I nostri soci – ha affermato Brojanigo – possono continuare a fare affidamento sui canali di vendita online e offline, dove restano ancora forti limitazioni solo alla vendita di capi di abbigliamento e accessori. Dal 4 maggio con il ritorno di alcuni dipendenti in azienda e con la possibilità di spostarsi fuori dal comune di residenza, abbiamo notato un incremento delle presenze in negozio: i nostri dipendenti sono tornati alle loro mansioni originarie ma l’emergenza ci ha insegnato a diventare multitasking, ottimizzando l’utilizzo del tempo e delle risorse. Ora con la stessa forza lavoro di prima portiamo avanti di pari passo entrambi i canali di vendita. Stiamo inoltre lavorando sull’acquisizione di nuovi strumenti digitali».

Esperienza digitale. La forza dell’esperienza digitale, ovvero breve storia del team di Buy&Benefit.

La strategia adottata da Buy&Benefit, che fa capo alla società Tunda srl, si basa sulla capacità di leggere i rischi di mercato e di cambiare in corsa il modello di business. Una capacità sviluppata nel corso della storia imprenditoriale che accomuna i fondatori di questo progetto e che affonda le radici nei settori del retail multicanale, della fornitura di tecnologie e servizi di e-commerce in outsourcing.

Ha cinquantaquattro anni e più di venti di esperienza come consulente per lo sviluppo e la gestione di soluzioni e-commerce; Giorgio Brojanigo è il responsabile amministrativo ed e-commerce di Buy&Benefit. Crede da sempre nelle potenzialità del commercio online tanto da aver collezionato diversi “primati”: è stato tra i fondatori sia di Bow.it nel 1999, uno dei primi siti per la vendita di elettronica di consumo, sia di Ovo.it, che ha introdotto in Italia il concetto delle flash-sales e che oggi è parte del Gruppo Banzai.

Ha inoltre lanciato i siti di Moleskine e Kiko Make Up, oltre ad aver preso parte a svariati progetti e-commerce di alcuni importanti brand italiani. In Tunda si occupa di business development, strategia e marketing.

I «pionieri». Massimo Camoni, classe 1981, insieme a Paolo Chiaramida e Milena Ortalda, è uno dei soci di Tunda Srl, la società fondata nel 2005 cui fa capo Buy&Benefit. Dal 2002 si occupa di sviluppo software in ambito e-commerce ed è sviluppatore certificato e formatore della piattaforma Magento. Ha collaborato con Brojanigo e Chiaramida in qualità di responsabile dello sviluppo software per la creazione dei siti Bow.it, Ovo.it eMykidz.it. Inoltre ha seguito progetti di sviluppo e integrazione per Moleskine, Kiko, Eataly, Arcaplanet, Gabel.  In Tunda srl ricopre il ruolo di CTO, coordinando il team di sviluppo e gestione dei progetti su piattaforma Magento.

Paolo Chiaramida, cinquantadue anni, è il responsabile commerciale di Tunda srl. Ha lavorato fianco a fianco con Brojanigo per i progetti di Bow.it, Ovo.it, Ferrari, Kiko, Moleskine, oltre ad aver seguito progetti per “Il Sole 24 Ore” e RCS. Dal 2010 al 2012 è stato consulente del gruppo Triboo, con il ruolo di CEO dell’area e-commerce retail del gruppo, riorganizzandone i processi commerciali. Insieme a Massimo Camoni, ha fondato MyKidz.it, ora parte di Banzai.

Milena Ortalda Algostino, cinquantacinque anni, è amministratore delegato di Tunda Srl. Con un’esperienza di oltre 20 anni maturata in grandi aziende private ed enti pubblici, oggi si occupa per la società degli aspetti in ambito di risorse umane e organizzazione aziendale, oltre a seguire la comunicazione.

Dal sodalizio di questi quattro imprenditori che hanno intrecciato i loro percorsi professionali in più occasioni nel 2016 nasce l’idea di Buy&Benefit, che ha segnato, per certi aspetti, un ritorno alle origini (nel settore del commercio), rinnovata però con continue sinergie nel settore dell’e-commerce.

About Buy&Benefit. Con un modello ibrido tra il welfare e il retail, Buy&Benefit è il primo sistema integrato in Italia che offre ai dipendenti delle aziende convenzionate e ai loro familiari un canale riservato di vendita di prodotti e servizi, a prezzi molto competitivi.

Attraverso cinque Shopping Club, situati a Milano, nel suo hinterland e a Torino e una piattaforma online i soci possono acquistare beni di diverse categorie merceologiche: dal food al make up, dall’elettronica all’abbigliamento ai prodotti per la casa.

Nata nel 2016 dall’idea di un gruppo di imprenditori e manager, pionieri nel mondo dell’e-commerce, oggi Buy&Benefit conta più di 1.800 aziende ed enti pubblici convenzionati e 120.000 soci attivi.

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