ETIOPIA, telecomunicazioni. Ethio Telecom verrà privatizzata

In precedenza era stata resa nota la bozza per la futura ripartizione delle frequenze nell’etere. Le concessioni delle frequenze avranno la durata di quindici anni e saranno soggette a periodici rinnovi. La cessione di parte del monopolio di Ethio Telecom oltre a implementare il processo di liberalizzazione dell’economia attrarrà i capitali esteri di cui Addis Abeba ha urgente bisogno

Il governo di Addis Abeba ha deciso la cessione di una quota pari al 40% della compagnia telefonica nazionale Ethio Telecom, fino a oggi monopolista nel settore delle telecomunicazioni del Paese africano.

L’annuncio è stato fatto all’agenzia di stampa Reuters dal sottosegretario alle finanze etiopico Eyob Tekalign.

Il piano rientra nel quadro più ampio del processo di liberalizzazione del settore, che prevede la concessione di ulteriori due licenze oltre a quella posseduta da Ethio Telecom.

Riguardo a quest’ultima società ora si procederà all’invio degli inviti alla presentazione di offerte, indirizzati a società estere.

In precedenza l’Ethiopian Communications Authority (Eca) aveva completato l’iter amministrativo necessario al rilascio delle licenze agli operatori del settore delle telecomunicazioni e ai gestori dei servizi di telefonia.

Le licenze unificate (full-service) verranno rilasciate esclusivamente a tre grandi operatori, tra i quali figurerà in ogni caso anche la Ethio Telecom, impresa che sarà quindi soltanto in parte di proprietà statale.

I concessionari dovranno erogare i servizi di telefonia mobile, Internet e di comunicazione da rete fissa, mentre i titolari di licenza class potranno svolgere attività nelle infrastrutture, nel settore dei servizi Online, in quelli a valore aggiunto e hosting.

Le concessioni delle frequenze avranno una durata di quindici anni e saranno soggette a periodici rinnovi.

Il governo presieduto dal primo ministro Abiy Ahmed si era mostrato chiaramente intenzionato a porre sul mercato le nuove licenze e a cedere parte dell’attuale monopolio di Ethio Telecom, questo al fine di implementare il processo di liberalizzazione dell’economia del Paese africano e di attrarre capitali dall’estero.

Della privatizzazione di Ethio Telecom se ne parlava ormai da mesi, ma la crisi generata dalla pandemia da Covid-19 ha impresso un’accelerazione all’agenda dei decisori politici ed economici di Adis Abeba, che ora cercano di massimizzare le entrate derivanti dall’operazione anche per coprire le spese sanitarie e sociali derivanti dai contagi da coronavirus tra la popolazione locale, anche con un occhio all’immediato futuro, quando tutta una serie di gravi problemi di natura sia economica che sanitaria potrebbero affliggere ulteriormente un paese fragile come l’Etiopia.

Adesso, dunque, dall’Altopiano si guarda alle grandi società estere che posseggono i capitali necessari a fare un ingresso massiccio in un settore come quello delle telecomunicazioni, che dalla crisi ha tratto soltanto vantaggi.

Vodacom Group Ltd., MTN Group Ltd, Helios Towers e Orange SA – quest’ultima con il forte sostegno del presidente francese Emmanuel Macron (nei mesi scorsi in visita ufficiale ad Addis Abeb) hanno recentemente espresso interesse a investire nello specifico settore di un paese che, va tenuto presente, con 110 milioni di abitanti è il secondo più popoloso del continente africano, e dove le telecomunicazioni vengono considerate l’elemento di maggiore importanza nella politica di liberalizzazione dell’economia avviata da Abiy Ahmed.

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