ECONOMIA, fondi d’investimento. Azimut Holding lancia il primo fondo italiano dedicato alle infrastrutture sociali

Un miliardo di euro la somma da investire in scuole, student housing, residenze per anziani, strutture mediche, impianti sportivi, infrastrutture tecnologiche

a cura di Azimut Holding – Azimut, la principale società indipendente di gestione del risparmio, ha presentato il nuovo fondo chiuso di investimento Infrastrutture per la Crescita-ESG (IPC), istituito presso Azimut Libera Impresa SGR.

Secondo i promotori si tratta del primo fondo di investimento a impatto in infrastrutture teso a generare crescita nell’economia nell’ambiente, rispettando al contempo elevati standard di sostenibilità sociale, ambientale e di governance.

Il fondo, che ha ricevuto l’autorizzazione alla commercializzazione da Consob, si pone l’obiettivo di raccolta di un miliardo di euro.

Esso avrà una durata di quattordici anni ed sarà riservato a investitori istituzionali quali fondi pensione, casse di previdenza, fondi sanitari, assicurazioni e fondazioni. L’iniziativa è coordinata da Andrea Cornetti, nei quadri di Azimut Libera Impresa da alcuni mesi allo scopo di sviluppare il progetto, dopo avere rivestito per diversi anni il ruolo di direttore generale e di consigliere di amministrazione di Prelios Sgr.

Il lancio di IPC rappresenta un ulteriore tassello della strategia di Azimut negli investimenti alternativi, elaborata nel recente passato e implementata mediante la creazione di Azimut Libera Impresa, la SGR specializzata in investimenti illiquidi nei private markets, ambito in cui la società ha raccolto sinora oltre un miliardo di euro ed effettuato circa 300 investimenti.

Accanto ai team dedicati al private equity e al private debt si è affiancato il team specializzato nel real estate.

Il Fondo Infrastrutture per la Crescita è dedicato agli investimenti nel settore delle infrastrutture sociali, che costituiscono una grande opportunità per gli investitori con rendimenti molto interessanti e rischiosità contenuta in una fase di trasformazione epocale, con un approccio di impact investing, per contribuire a soddisfare le esigenze della collettività, degli investitori e del Paese, supportando la crescita economica e il benessere sociale delle persone in tutte le fasi della vita, affrontando e prevenendo i grandi cambiamenti strutturali derivanti dalla trasformazione sociale, tecnologica, dalla globalizzazione e dai cambiamenti climatici e ambientali.

È lo stesso Cornetti a illustrarne sinteticamente la mission: «Obiettivo del fondo è quello di generare una crescita positiva sull’economia, sull’ambiente e sulla società con un approccio ESG, per realizzare una redditività di lungo periodo con distribuzioni periodiche a favore dei sottoscrittori. In questi mesi l’Italia ha attraversato una crisi complessa con ampie ripercussioni, con il Fondo IPC rispondiamo tempestivamente alla necessità dei grandi investitori di veicolare risorse e investimenti per il rilancio ed il sostegno del Paese».

Il fondo investirà (anche attraverso importanti interventi di rigenerazione urbana) in quattro tipologie di infrastrutture sociali: la cosiddetta “White & Silver economy e benessere” con le strutture mediche, di assistenza per anziani, di riabilitazione e impianti termali; le strutture relative alle nuove forme di abitare, come lo student housing e il senior housing; le strutture dedicate ai giovani, come le scuole, i centri di formazione, laboratori, parchi didattici e strutture lavorative di nuova generazione; infine, nel campo dell’ambiente e della società i target di investimento saranno attinenti al ciclo delle acque e dei rifiuti, gli impianti sportivi, le strutture civiche, quali tribunali, carceri e caserme da riqualificare, le strutture logistiche e di mobilità sostenibile ma anche le infrastrutture digitali come data center e infrastrutture tecnologiche.

Il fondo IPC è uno strumento strutturato con il duplice fine di ottenere obiettivi di ritorno finanziario e risultati di impatto.

Sul fronte economico-finanziario offre una limitata volatilità grazie a una domanda anelastica perché legata a necessità primarie, una diversificazione garantita dalla dimensione media degli investimenti, dalla localizzazione degli stessi (previsti su tutto il territorio italiano), da flussi di cassa stabili nel tempo, garantiti dalle locazioni di lungo periodo.

Gli obiettivi ESG del fondo, identificati sulla base di otto dei diciassette obiettivi SDG (Social Development Goals) fissati dalle Nazioni Unite, vengono definiti grazie alla consulenza scientifica specialistica della School of Management del Politecnico di Milano e di Human Foundation, che supporteranno nell’analisi degli obiettivi e dei risultati di impatto, ai fini della loro approvazione uno specifico organo del fondo, il comitato tecnico.

Sul fronte sociale, il fondo si pone l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ai servizi per la comunità: istruzione, assistenza, edilizia abitativa e mobilità sostenibile.

Gli investimenti verranno supportati da meccanismi di governance concepiti per la tutela del raggiungimento degli obiettivi sociali, mentre l’impatto sull’ambiente verrà perseguito attraverso interventi mirati a ridurre l’inquinamento e il consumo di risorse.

Oltre ai rendimenti, gli investimenti del fondo potranno prevedere impatti sociali diretti per gli investitori, la cui categoria di riferimento potrà trarre vantaggio da quelli effettuati per beneficiare di forme di welfare integrato, come l’agevolazione per gli iscritti.

Azimut è il principale gruppo italiano indipendente operante (dal 1989) nel settore del risparmio gestito.

La capogruppo Azimut Holding S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal 7 Luglio 2004 (AZM.IM) ed è membro, fra gli altri, dell’indice FTSE MIB.

L’azionariato vede oltre 1.900 fra gestori, consulenti finanziari e dipendenti uniti in un patto di sindacato che controlla circa il 20% della società, mentre il rimanente è flottante.

Il Gruppo comprende diverse società attive nella promozione, nella gestione e nella distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi, aventi sede principalmente in Italia, Lussemburgo, Irlanda, Cina (Hong Kong e Shanghai), Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Messico, Egitto, Taiwan, Cile, USA, Australia, Turchia ed Emirati Arabi.

In Italia Azimut Capital Management SGR opera nella promozione e gestione dei fondi comuni di diritto italiano, nei fondi di investimento alternativi di diritto italiano, nonché nella gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto di terzi. Inoltre, Azimut Capital Management, a seguito della scissione con incorporazione di Azimut Consulenza Sim, cura la distribuzione dei prodotti del Gruppo e di terzi tramite la propria rete di consulenti finanziari mentre Azimut Libera Impresa Sgr si occupa dei prodotti alternativi.

Le principali società estere sono AZ Fund Management SA (fondata in Lussemburgo nel 1999), che gestisce i fondi multicomparto AZ FUND1 e AZ Multi Asset, e la società irlandese AZ Life DAC, che offre prodotti assicurativi nel ramo vita.

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