L’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO, Food and Agriculture Organization of the United Nations) comunica gli avvenuti progressi nelle attività di contrasto della piaga derivante dal moltiplicarsi delle locuste in Africa orientale e nello Yemen, tuttavia, sempre secondo la FAO persiste la minaccia alla sicurezza alimentare.
Qu Dongyu, direttore generale dell’organizzazione, ha dichiarato che sono stati ottenuti notevoli progressi nella lotta contro la recrudescenza delle locuste, sottolineando però la necessità di fare di più al fine di scongiurare la crisi per la sicurezza alimentare, poiché è in corso la stagione delle piogge, che non solo fornisce mezzi di sussistenza ad agricoltori e pastori, ma crea anche le condizioni favorevoli alla riproduzione degli stessi devastanti insetti.
Egli ha poi confermato che: «Le attività di monitoraggio e controllo dell’agenzia delle Nazioni unite sono andate avanti nonostante i vincoli imposti dalla pandemia da Covid-19 e da altre sfide».
Dalle stime preliminari effettuate dall’organizzazione internazionale emerge che in dieci paesi interessati dalla piaga, 720.000 tonnellate di cereali (cioè una quantità ritenuta sufficiente a sfamare per un anno cinque milioni di persone) sono state messe in salvo dalle fameliche locuste, impedendo altresì che la diffusione di queste ultime potesse danneggiare molti altri ettari di terra coltivabile, questo mentre 350.000 famiglie di pastori sono state messe al riparo dal pericolo.
«I nostri progressi sono stati notevoli – ha concluso Qu Dongyu -, ma la battaglia è lunga e non è ancora finita. Nei prossimi mesi un maggior numero di persone rischierà di perdere i mezzi di sussistenza, aggravando lo stato della sicurezza alimentare».