a cura della filiera degli Artisti indipendenti – Non vogliamo entrare nei dettagli della vicenda del concertone di Capodanno a Roma e delle dinamiche che ne sono scaturite: ogni aspetto sembra prestarsi solo a facili letture negative, che tuttavia in questo momento non ci appassionano e, anzi, ci annoiano un po’, anche per la loro sterilità Perciò, cogliendo l’occasione quasi irripetibile che questo incidente di percorso offre a tutti noi, sentiamo invece la necessità di volgere le cose in positivo, attraverso una proposta, che vuole essere anche un contributo per riflettere e intervenire concretamente e puntualmente sul vero tema qui in questione: come rilanciare con il contributo di tutti pezzi importanti delle politiche culturali della città.
CI ANNOIANO UN PO’
E dunque, formuliamo la nostra proposta nella forma di una domanda, diretta all’assessore Massimiliano Smeriglio: perché non dirottare gli ingenti fondi destinati a un unico grande evento concentrato al Circo Massimo, in pieno centro, per realizzare invece una rete di dodici o tredici eventi comunque di significativa rilevanza artistica, alto livello qualitativo e grande capacità comunicativa, in spazi strategici delle aree periferiche della città? Non sarebbe, questo, un modo per realizzare una manifestazione realmente popolare nel senso più autentico del termine, cioè diffusa, plurale, trasversale? Si tratterebbe, tra l’altro, dell’estensione e dell’amplificazione di un’iniziativa che lo stesso Assessore ha già pensato e programmato, su scala più ridotta, proprio per il 1 gennaio 2025.
ARTE DIFFUSA ANCHE NELLE PERIFERIE
Ma, su un piano più ampio, una scelta del genere sarebbe anche la più efficace, visibile e concreta declinazione di una delle principali linee guida strategiche dell’Amministrazione, quella che viene riassunta nello slogan «la città dei quindici minuti». Ecco. Trasformare il concetto di prossimità in un fatto, anche solo per una notte, portando l’arte, la cultura, lo spettacolo accanto alle vite delle persone (e proprio nei loro contesti esistenziali quotidiani), non è solo un modo che l’Amministrazione ha per esprimere vicinanza, restituire bellezza e regalare evasione, ma è soprattutto un’opportunità per coltivare e rinforzare le relazioni, la condivisione delle esperienze, il senso di appartenenza e di comunità. Dal canto nostro, noi siamo e saremo sempre pronti a dare il nostro contributo, mettendo le tantissime risorse ed energie creative, progettuali e produttive sparse sul nostro territorio a disposizione e al servizio di un’idea e di una visione come queste.
I FIRMATARI DELLA LETTERA APERTA
AudioCoop Lazio, It – Folk, Enrico Capuano, Blond Records,
ZBD Records,
Tide records,
Terre Sommerse produzioni e edizione discografica,
Spazio Radio in FM,
KuTso,
Sailor Free,
Wendy,
Tammurriatarock associazione culturale,
Lo Zoo di Berlino,
Andrea Pettinelli,
Area Open Project,
Patrizio Fariselli,
Stefano Fariselli,
Arti &Mestieri,
Senzabenza,
Furio Chirico’s,
The Trip,
Mario Alberti,
Francesco Minotti,
Fabrizio Tavernelli,
Expolive Project,
Dunia & The Tonics,
Roberto Lo Monaco,
Zephiro,
Marco Ro cantautore,
Electric Cherry,
La Fayette e tanti altri.
Con il patrocinio del Coordinamento Nazionale Stage & Indies, la filiera della musica indipendente ed emergente;
Giordano Sangiorgi