Roma, 14 dicembre 2024 – Esprimono soddisfazione i tre segretari delle federazioni di categoria Cgil, Cisl, Uil (Ilvo Sorrentino di Filctem Cgil, Amedeo Testa di Flaei Cisl, Marco Pantò di Uiltec Uil) riguardo all’emendamento presentato ieri alla Camera dei Deputati che apre alla continuità delle concessioni di distribuzione elettrica, a fronte di importanti piani di investimento da parte delle imprese concessionarie.
LA RETE QUALE ELEMENTO STRATEGICO
«È un passo che va nella giusta direzione per valorizzare un settore strategico per il Paese e garantire l’occupazione dei lavoratori di tutta la filiera – hanno dichiarato congiuntamente i tre elementi apicali delle organizzazioni sindacali di categoria -, per le reti, monopoli naturali occorre evitare di cadere nello stesso errore compiuto con le nostre infrastrutture idroelettriche, attualmente esposte ai crescenti interessi economici di imprese estere che tuttavia non garantiscono alcuna reciprocità nei loro mercati domestici per le nostre aziende. Garantire un assetto di stabilità è la premessa per sbloccare tempestivamente gli investimenti necessari per potenziare l’infrastruttura e fornire servizi sempre più efficienti ai cittadini e alle imprese, realizzando l’obiettivo comune della transizione energetica. Una frammentazione della rete di distribuzione elettrica produrrebbe diseconomie, disfunzioni ed inefficienze indebolendo il comparto energetico che è cruciale per la competitività del Paese e la qualità della vita dei cittadini».
EMENDAMENTO E ITER PARLAMENTARE
«Ora è importante sistemare i dettagli che potranno uscire durante le fasi descritte nell’emendamento – hanno proseguito Sorrentino, Testa e Pantò –, come sempre il sindacato confederale sarà attento a garantire che le attività strategiche siano fatte con personale proprio e non con attività date in appalto che abbassano drasticamente i diritti e i livelli di sicurezza. Durante l’iter parlamentare faremo in modo di tutelare e garantire l’occupazione di qualità e il presidio totale delle attività strategiche, con una attenzione alla numerosità del personale che dovrà gestire le reti date in concessione».