GIUSTIZIA, carceri. Sovraffollamento e degrado: le visite dei parlamentari

Oggi la visita dell’Onorevole Erica Mazzetti al carcere della Dogaia di Prato

«Mantenere alta l’attenzione sul carcere di Prato, ma non con slogan o cavalcando i problemi che ci sono e che tutti conosciamo, con quell’atteggiamento di costante ostilità verso il governo che contraddistingue alcuni nostri avversari politici. Dobbiamo lavorare concretamente per Prato, senza divisioni, garantendo ai carcerati e ai lavoratori del carcere dignità e rispetto». Queste le dichiarazioni rese sull’argomento relativo alle problematiche carcerarie in Italia, non ultima quella del sovraffollamento, dall’Onorevole Erica Mazzetti, parlamentare pratese di Forza Italia, che nella mattinata di oggi si è recata in visita al carcere della sua città, nel collegio dove è stata eletta. La parlamentare del centro destra è intervenuta in vista del consiglio comunale straordinario convocato a Prato per sabato prossimo e dopo aver consegnato una sua relazione sull’argomento al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, appartenente al suo stesso partito politico.

I PROBLEMI DELLA DOGAIA E DI SOLLICCIANO

«Al Ministero chiedo un intervento per completare la pianta organica ma dico no ad allarmismi ideologici – ha proseguito la Mazzetti -, il problema più grave del carcere di Prato, come già avevo denunciato ad agosto, è la pianta organica, perché mancano dipendenti e figure apicali. Per esempio, dovrebbe esserci un direttore e due vice ma anche un ispettore e tre vice e così via. Quello della Dogaia è il carcere più grande della Toscana, con circa seicento detenuti e un’alta percentuale di stranieri, oltre il sessanta per cento. Per esempio, nella media sicurezza che ho visto oggi ci sono oltre centotrenta detenuti e tre agenti. Posso confermare che il personale fa il massimo e cerca di ascoltare e sostenere tutti, cercando di assecondare le richieste».

STRUTTURE VECCHIE O DA MANUTENERE

«Altro aspetto su cui intervenire sono gli impianti – sottolinea la parlamentare di Forza Italia -, principalmente le docce, in un reparto perdono molta acqua, e il riscaldamento. Di recente si è aggiunto il problema delle cimici, pare portate da un detenuto proveniente da Sollicciano. Questi sono i punti su cui battersi e su cui chiedere un impegno a tutte le Istituzioni. In questi mesi ho visitato anche altre carceri, come Sollicciano e posso confermare quanto dissi ad agosto: Prato, per le risorse e per l’organico a disposizione, fa molto, fa anche troppo. Sicuramente si può fare di più. A settembre ho consegnato una relazione al viceministro Francesco Paolo Sisto e dopo il consiglio di domani solleciterò altri interventi risolutivi».

Condividi: