In riferimento alla propria zona migliora, la percezione del rischio criminalità (20,3%) e diminuiscono le persone che vedono situazioni di degrado sociale e ambientale, tuttavia permane stabile la preoccupazione di subire reati, tranne che per il furto in abitazione, che risulta in diminuzione di circa 16 punti percentuali.
L’INDAGINE ISTAT
Gli abitanti del Sud e delle Isole sono meno preoccupati di subire reati, mentre, tra le regioni la percezione di insicurezza è più elevata in Campania, in Puglia e in Lombardia. Valle d‘Aosta Vallée d’Aoste, Molise, Basilicata e le province di Bolzano Bozen e Trento evidenziano i rating migliori rispetto a sicurezza, rischio di criminalità percepito e degrado. L’Indagine sulla Sicurezza dei cittadini è stata effettuata negli anni 2022 e 2023 su un campione di 29.317 individui di età dai quattordici anni in su, intervistati sia telefonicamente che di persona. Essa ricostruisce il quadro della percezione della sicurezza della gente nei propri ambienti di vita, principalmente in casa e per la strada, rilevando numerose informazioni relative alla paura della criminalità, alla preoccupazione di subire reati, all’impatto di queste paure sulla vita di tutti giorni, ai sistemi di difesa ai quali si è fatto ricorso al fine di proteggersi e alla soddisfazione per il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine nel controllo del territorio.
SENSAZIONI PREVALENTI
Tra i cittadini prevale la sicurezza camminando al buio nella zona in cui vive. Alla domanda “quanto si sente al sicuro camminando da solo per strada al buio nella sua zona” il 12% delle persone di quattrodici anni e più afferma di sentirsi poco o per niente sicuro (con il 2% che si sente completamente insicuro); di contro il 57,6% si sente abbastanza sicuro, e il 18,4% molto sicuro. La quota di persone «molto» o «abbastanza sicure» quando camminano al buio (76% nel 2022-2023) mostra una crescita di 15,4 punti percentuali rispetto ai dati del 2015-2016, il dato è decisamente migliore anche rispetto alle precedenti edizioni della indagine (il valore minimo, 59,6%, è stato toccato con la rilevazione del 2008-2009). Rispetto alla rilevazione precedente resta stabile la quota di chi dichiara di non uscire mai di sera, né da solo né accompagnato (11,9% nel 2022-2023 e 11,8% nel 2015-2016).
CHI HA PAURA E CHI NO
Il quadro positivo che emerge dai risultati dell’Indagine è confermato dai comportamenti adottati per proteggersi, tutti in diminuzione di circa 10 punti percentuali: nel 2022-2023 il 12,6% della popolazione ha dichiarato di evitare (sempre o a volte) di uscire la sera per timore (23% nel 2015-2016); il 19,8% delle persone, di sera, cerca di evitare situazioni (strade o luoghi) ritenute a rischio (28,0% nel 2015-2016); il 29,4% dichiara di mettere la sicura alle portiere della propria auto (39,6% nel 2015-2016). Inoltre, si è quasi dimezzata (dal 7,7% del 2015-2016 al 4% del 2022-2023) la quota di persone che porta qualcosa con sé per difendersi o per chiedere aiuto in caso di pericolo (i cellulari sono considerati solo nel caso la persona lo utilizzi come strumento di rassicurazione).
INSICUREZZA PERCEPITA
Anche il senso di insicurezza percepito quando si è soli nella propria abitazione è diminuito: la quota di persone che ha dichiarato di sentirsi poco o per niente sicura in casa da sola al buio è passata dal 14,8% al 5,1%, con una diminuzione di 9,7 punti percentuali. Malgrado i molteplici segnali positivi permane comunque una quota importante di cittadini (24%) per la quale la criminalità incide (molto o abbastanza) sulle proprie abitudini di vita, dato comunque dimezzato rispetto al 48,5% del 2008-2009 e al 38,2% del 2015-2016.