ENERGIA, geopolitica e dinamiche dei prezzi. Marsiglia (Federpetroli Italia): «Sullo sbalzo del gas pesa la minaccia di stop pagamenti OMV a Gazprom»

Il presidente di Federpetroli Italia sottolinea inoltre che «la pipeline Nord Stream è fuori uso, le borse del gas stanno attraversando una fase di forte volatilità e per l’Europa avere gli stoccaggi pieni non significa automaticamente sicurezza negli approvvigionamenti»

Padova, 19 novembre 2024 – Il prezzo del gas naturale si è attestato a 47,48 euro/MWh al TTF di Amsterdam, uno sbalzo ricondotto dagli analisti dei mercati non soltanto all’incidenza della stagione invernale, piuttosto dall’intenzione manifestata dall’impresa austriaca del settore Oil&Gas OMV di sospendere i pagamenti dei corrispettivi dovuti al colosso russo dell’energia Gazprom a seguito della vittoria nella controversia arbitrale.

LA CONTROVERSIA TRA OMV E GAZPROM

Si tratta di un ingente risarcimento, pari a 230 milioni di euro, del quale Mosca si dovrà fare carico in ragione della sanzione ricevuta a causa delle forniture non effettuate al cliente. Illustra al riguardo Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli Italia: «Gazprom ha annunciato lo stop dei flussi a OMV, non transiterà più gas diretto in Austria attraverso il gasdotto ucraino, dunque siamo di fronte a un alert riguardo alle nuove politiche di approvvigionamento strategico invernale di materie prime energetiche per alcuni paesi europei».

DEFICIT DI APPROVVIGIONAMENTI E CONDOTTE FUORI USO

«Il deficit austriaco di gas naturale importato dalla Federazione Russa è attualmente pari a 6 miliardi di metri cubi annui – prosegue Marsiglia -, ma non va altresì dimenticato che la pipeline North Stream è fuori uso. Le borse del gas attraversano una fase di forte volatilità, ora si attendono sviluppi e chiusure a fine giornata. Tuttavia, va rammentato che per l’Europa avere gli stoccaggi pieni non significa automaticamente sicurezza negli approvvigionamenti».

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