SPETTACOLO, classici. La locandiera, di Carlo Goldoni

Teatro Comunale D’Annunzio di Latina Stagione 2024-25, martedì 19 novembre alle ore 21:00, un testo tra i più fortunati e rappresentati del commediografo veneziano

Ad avviso del regista Antonio Latella, La locandiera verte intorno al tema dell’eredità, punto cardine di tutto: «Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Penso a Café Müller di Pina Bausch. Penso a una donna nata e cresciuta nella Locanda. Un luogo-mondo che accoglie infiniti mondi. Nel testo goldoniano il tema dell’eredità è il punto cardine di tutto. Mirandolina seduta sul letto di morte del padre riceve in eredità la Locanda, ma anche l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore della Locanda».

IL PADRE E IL SERVO: EREDE VIRTUALE POICHÉ MASCHIO

In questo credo che ci sia una inconsapevole identificazione del padre con il servo, come erede virtuale in quanto maschio. Più che un uomo per la figlia, il padre sceglie un uomo per la Locanda, un uomo pronto a tutto pur di proteggere la Locanda. Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: innanzitutto, siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, ma Goldoni va oltre, scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Di fatto

LA SCALTRA MIRANDOLINA

«Mirandolina riesce in un solo colpo a sbarazzarsi di un cavaliere, di un conte e di un marchese – afferma Antonio Latella -, scegliendo alla fine il suo servitore come marito fa una scelta politica, mette a capo di tutto la servitù, nobilita i commercianti e gli artisti, facendo diventare la Locanda il luogo da dove tutta la storia teatrale del nostro paese si riscriverà, la storia che in qualche modo ci riguarda tutti. Goldoni fa anche un lavoro sulla lingua, accentuando un italiano toscano. Per essere Mirandolina bisogna essere capaci di mettersi al servizio dell’opera, ma anche non fare del proprio essere femminile una figura scontata e terribilmente civettuola, cosa che spesso abbiamo visto sui nostri palcoscenici».

CARATURA ARTISTICA DI GOLDONI

«Spesso noi registi abbiamo sminuito il lavoro artistico culturale che il grande Goldoni ha fatto con questa opera – prosegue il regista -, la abbiamo ridimensionata, cadendo nell’ovvio e riportando il femminile a ciò che gli uomini vogliono vedere: il gioco della seduzione. Goldoni, invece, ha fatto con questo suo testamento, una grande operazione civile e culturale. Siamo davanti ad un manifesto teatrale che dà inizio al teatro contemporaneo, mentre per una assurda cecità noi teatranti lo abbiamo banalizzato e reso innocente. La nostra mediocrità non è mai stata all’altezza dell’opera di Goldoni e, molto probabilmente, non lo sarò nemmeno io. Spero, però, di rendere omaggio a un maestro che proprio con Goldoni ha saputo riscrivere parte della storia teatrale italiana: parlo di Massimo Castri»

LA LOCANDIERA

Teatro Comunale D’Annunzio di Latina Stagione 2024-25, martedì 19 novembre alle ore 21:00; regia di Antonio Latella; con Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo e Valentino Villa, drammaturgia Linda Dalisi; scene Annelisa Zaccheria; costumi Graziella Pepe; musiche e suono Franco Visioli; luci Simone De Angelis; assistente alla regia Marco Corsucci; assistente alla regia volontario Giammarco Pignatiello.

INFO

Teatro Comunale D’Annunzio: viale Umberto I, 43 Latina;

+390773652642

teatrodannunziolatina@gmail.com

botteghino del teatro è aperto al pubblico il giovedì e il venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:00, il sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00; nei giorni di spettacolo da un’ora prima della rappresentazione; biglietti on line su ticketone.it; biglietti, prezzi. Platea: intero 27 euro (più diritto di prevendita), ridotto 25 euro (più diritto di prevendita), palchi platea, prima galleria e palchi galleria prima ordinaria: intero 25 euro (più diritto di prevendita), ridotto 23 euro (più diritto di prevendita); seconda galleria, palchi galleria seconda ordinaria: intero 22 euro (più diritto di prevendita), ridotto 20 euro (più diritto di prevendita);

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