La Fondazione Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico (AAMOD) presenta l’ottava edizione della rassegna “Il progetto e le forme di un cinema politico”, che quest’anno celebra un duplice centenario: la morte di Vladimir Il’ič Ul’janov, detto Lenin, e l’uscita nelle sale cinematografiche del film pionieristico “Kinoglaz”, opera di Dziga Vertov. La rassegna, promossa in collaborazione con l’Austrian Film Museum e la Fondazione Antonio Gramsci, con il patrocinio del Dipartimento Filosofia Comunicazione Spettacolo dell’Università Roma Tre, si terrà principalmente al Teatro Palladium, nei giorni del 14 e 15 novembre, oltreché alla Libreria Spazio Sette e al Cinema Farnese il 16 novembre.
DZIGA VERTOV E LA SUA EREDITÀ
La rassegna cinematografica ha avuto inizio nel pomeriggio di ieri, giovedì 14 novembre, con i saluti istituzionali recati da Luca Aversano (direttore del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre) e Vincenzo Vita (presidente di AAMOD). A seguire, c’è stata la proiezione de “Il cineocchio” (1924, 78’) di Dziga Vertov, introdotto dal professor Dario Cecchi. Questo film, capolavoro del cinema sperimentale sovietico, esemplifica l’approccio innovativo di Vertov nel creare un linguaggio visivo nuovo e rivoluzionario, utilizzando la camera come uno «sguardo meccanico» per rivelare la realtà sociale. Nel quadro della sezione “Oltre Vertov. Militanza”, introdotta da Giacomo Ravesi, sono state esplorate ulteriori prospettive di militanza politica attraverso opere che hanno raccolto l’eredità vertoviana: “Lotte in Italia” (1970, 55’) del Groupe Dziga Vertov, un’indagine critica sulla politica italiana; “Gravity Hill Newsreels-Bella Ciao” (2018, 4’) di Jem Cohen, una breve ma intensa opera musicale con un forte messaggio di resistenza; “Black-Bloc. Blob al G8 di Genova” (2001-2021, 25’), un assemblaggio di immagini del movimento di protesta; “Incident” (2023, 30’) di Bill Morrison, che riflette sugli archivi storici attraverso la lente del cinema contemporaneo. Culmine della giornata è stato l’evento speciale della sera: la proiezione di “L’uomo con la macchina da presa” (1929, 68’), uno dei lavori più celebri di Vertov, opera presentata dal professor Pietro Montani. Si tratta di una pellicola che esplora il dinamismo della vita urbana mediante un approccio documentaristico avanguardista. La rappresentazione è stata arricchita da un’esibizione musicale dal vivo della RomaTre Jazz Band, che ha creato un dialogo tra le immagini e il suono ai fini di un’esperienza multisensoriale unica.
IN CARTELLONE OGGI
Venerdì 15 novembre alle 16:00, introdotto da Alma Mileto, verrà proiettato “Entusiasmo. Sinfonia del Donbass” (1930, 70’), ennesimo capolavoro di Vertov che celebra l’industrializzazione sovietica con un approccio sonoro innovativo. Seguiranno opere che esaminano l’autorialità del cinema politico attraverso stili diversi, come “L’uomo senza macchina da presa” (1973-1989, 13’) di Paolo Gioli, “Hong Kong Song” (1989, 21’) di Robert Cahen, “Verso Vertov. Frammenti necropolitani” (1991, 11’) e “Il manocchio” (1996, 10’), di Daniele Ciprì e Franco Maresco, “Toi qui…” (2018, 17’) di Claire Angelini e “Rebibbia Quarantine” (2020, 25’), di Zerocalcare. La serata si concluderà con la proiezione di “Kinopravda su Lenin” (1924, 22’30’’) e “Tre canti su Lenin” (1934, 68’), film introdotti rispettivamente da Gian Pietro Piretto e Ivelise Perniola, che offriranno una prospettiva cinematografica unica sulla figura di Lenin e sul suo lascito. Durante le giornate del 14 e 15 novembre, nel foyer del Teatro Palladium verrà proiettato “Man with a Movie Camera: The Global Remake” (2007, 66′), di Perry Bard, opera partecipativa che invita persone da tutto il mondo a reinterpretare il film originale di Dziga Vertov del 1929, creando una versione collettiva che riflette la diversità culturale e le prospettive contemporanee.
EVENTI IN PROGRAMMA SABATO 16 NOVEMBRE
Sabato 16 novembre alle 18:30 presso il Cinema Farnese Arthouse altro evento speciale: la proiezione di Storia della guerra civile (1921, 94’) di Vertov, film inedito che documenta la guerra civile russa attraverso il linguaggio visivo del cineasta, esprimendo una testimonianza storica cruciale. L’opera sarà introdotta da Pietro Marcello, regista e sceneggiatore italiano noto per film quali La bocca del lupo e Martin Eden, oltreché da Marie Rebecchi, professoressa associata di Estetica e Storia del cinema presso l’Università di Aix-Marseille, con una vasta esperienza nella ricerca sul cinema sovietico e le avanguardie artistiche. Entrambi offriranno un approfondimento sui contesti e le implicazioni storiche della pellicola. Sempre sabato 16 novembre, ma presso la Libreria Spazio Sette avrà luogo una giornata di studio dedicata a un’ulteriore riflessione relativa al contributo apportato lungo un secolo dal cinema nelle forme di strumento di militanza politica e sperimentazione culturale, stimolo alla riflessione sui mutamenti sociali e storici attraverso una lente attuale e critica.
INFO
Teatro Palladium: Piazza Bartolomeo Romano, 8 Garbatella, Roma;
Cinema Farnese ArtHouse: Piazza Campo de’ Fiori, 56 Centro storico Roma;
Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico (AAMOD)
+390657305447