«Abbiamo apprezzato la conferma e il miglioramento del cuneo fiscale e anche gli interventi in materia di aliquote fiscali, così come gli stanziamenti per il rinnovo dei contratti pubblici per il triennio 2025-27, con l’ulteriore previsione di spesa per il triennio 2028-30. Risorse che dopo l’importante firma del Ccnl delle Funzioni centrali 2022-24 possono finalmente superare l’inaccettabile disallineamento tra rinnovo dei contratti pubblici e periodo di riferimento». Questo è stato il primo commento espresso dal segretario generale CSE, Marco Carlomagno, che ha definito «complessivamente equilibrata» la proposta del Governo Meloni al termine della riunione che ha avuto luogo ieri a Palazzo Chigi tra la Presidente del Consiglio esponenti delle confederazioni sindacali rappresentative, convocata per esaminare il ddl di Bilancio 2025.
L’INCONTRO A PALAZZO CHIGI
«Sulle pensioni – ha aggiunto al riguardo Carlomagno – nel ddl c’è una sostanziale conferma delle norme precedenti. Sul TFR/TFS abbiamo però denunciato l’insostenibilità della situazione in materia di differimento dell’erogazione, dopo due pronunce della Corte costituzionale». Alla riunione, che ha avuto una durata di sei, per il Governo hanno preso parte anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e i ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Orazio Schillaci, Marina Elvira Calderone, Giuseppe Valditara e Paolo Zangrillo. Una valutazione sostanzialmente positiva quella della CSE, «che tiene conto dell’attuale difficile situazione internazionale, dei vincoli europei, dell’alto deficit pubblico e della situazione preesistente, e che su molti aspetti manifesta elementi di discontinuità con il recente passato».
SANITÀ: STANZIAMENTI INSUFFICIENTI
«Sulla Sanità – ha tuttavia sottolineato il segretario generale di CSE -, pur apprezzando l’incremento degli stanziamenti, riteniamo necessario un’implementazione delle risorse sia per garantire un significativo miglioramento delle prestazioni che un’adeguata valorizzazione del personale sanitario. Così come vanno modificate le norme su parziale blocco del turnover nel pubblico impiego in contrasto con la ripresa delle assunzioni che in questi anni il governo invece aveva attivato. Sul tema dei diritti alla salute abbiamo chiesto che già nel corso dell’esame parlamentare venga prevista una norma che garantisca la copertura delle assenze in caso di screening oncologici prevista dalle autorità sanitarie. Un’iniziativa che non solo è a tutela della salute pubblica, ma anche un formidabile momento di prevenzione. Proposta sulla quale sia la Presidente del Consiglio che il ministro della Salute si sono dichiarati d’accordo e su cui confidiamo ci possa essere una positiva soluzione».
INTERVENIRE SULLE CRITICITÀ
Per la CSE il confronto per migliorare gli aspetti critici pure presenti deve proseguire e valutiamo positivamente le aperture della presidente del Consiglio dei ministri, che nella replica ha manifestato la sua disponibilità ad apportare, pur nell’ambito macroeconomico della manovra, alcuni correttivi richiesti, anche avvalendosi di specifici approfondimenti presso i Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro sui temi della scuola, della previdenza e della sicurezza sul lavoro. Infine abbiamo chiesto che, sulle questioni ancora aperte relative al lavoro pubblico e che necessitano di interventi normativi a monte, ci sia una specifica sessioni di approfondimento che affronti le questioni della detassazione del salario accessorio del personale pubblico, della rivalutazione dei buoni pasto, dell’eliminazione della norma che taglia i fondi destinati alla produttività delle Amministrazioni e degli Enti».
METALMECCANICI, RINNOVO DEL CONTRATTO: OGGI TAVOLO A ROMA
Oggi, martedì 12 novembre, si terrà un importante incontro per il rinnovo del contratto nazionale collettivo di lavoro dei metalmeccanici 2024-27. Dopo l’ultimo tavolo del 10 ottobre, nel corso del quale Federmeccanica e Assistal hanno presentato una contro-piattaforma rispetto a quella sindacale dello scorso mese di maggio. In assenza di risposte concrete che siano rispondenti alle richieste di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, si rischia la rottura delle trattative. A guidare le delegazioni delle rappresentanze dei lavoratori saranno i segretari generali di Fim Cisl Ferdinando Uliano, Fiom Cgil Michele De Palma e Uilm Rocco Palombella. Le delegazioni dei sindacati e di Federmeccanica Assistal si riuniranno a Roma alle ore undici presso l’Hotel Colombo, in Viale Cristoforo Colombo 710.
TESSILE, ABBIGLIAMENTOE MODA: INTESA SUL RINNOVO DEL CONTRATTO
Diverso invece il clima a Milano, dove ieri la delegazione trattante e le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno sottoscritto l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del comparto tessile abbigliamento moda con le rappresentanze confindustriali di Sistema Moda Italia (Smi). Il contratto, scaduto il 31 marzo 2024, permarrà in vigore fino al 31 marzo 2027 e interesserà oltre 372.000 dipendenti, impiegati in circa 41.000 imprese. La parola passa ora alle lavoratrici e ai lavoratori che nelle assemblee voteranno l’accordo. L’ipotesi di accordo prevede un aumento complessivo (TEC) nel periodo di vigenza contrattuale di 232 euro al IV livello, pari al 13 per cento. Per quanto riguarda il TEM, l’incremento salariale sui minimi (sempre riferito al IV livello) sarà di 200 euro, suddiviso in tre tranche: 95 euro il 1 dicembre 2024, 57 euro il 1 gennaio 2026 e 48 euro il 1 gennaio 2027. Il montante sarà di 4.001 euro e l’aumento corrispondente alla percentuale sui minimi dell’11,20 per cento. Nella vigenza contrattuale verranno riconosciuti 200 euro all’anno per quote aggiuntive di welfare le cui modalità verranno definite a livello aziendale.
IL CONTRATTO NEI SUOI TERMINI RETRIBUTIVI E DI WELFARE
Per quanto riguarda il welfare sanitario le aziende verseranno, per ogni lavoratore, un contributo aggiuntivo di 3 euro al fondo sanitario Sanimoda e di 2 euro all’assicurazione per la non autosufficienza (LTC). La quota, sempre a carico delle imprese, destinata al fondo pensione complementare di settore Previmoda avrà un incremento dello 0,30% a partire dal 1 luglio 2026. La quota destinata alla Premorienza passerà invece allo 0,24% a partire dal 1 aprile 2025. L’Elemento di garanzia retributiva (Egr) riferito alle lavoratrici e ai lavoratori delle aziende che non praticano contrattazione di II livello, vedrà un incremento annuale di 50 euro. Si evidenzia che le lavoratrici e i lavoratori di primo livello vedranno un incremento nel triennio di 271 euro, questo consentirà il superamento della retribuzione oraria di 9 euro.
PARTE NORMATIVA
Sul tema della certificazione della rappresentanza le parti hanno recepito il Testo Unico per la compilazione Uniemens. Per quanto concerne le agibilità dei rappresentanti alla sicurezza, sono aumentati i permessi Rls recependo il Patto per la Fabbrica, così pure per quanto riguarda i lavoratori affetti da disabilità e inidoneità sopraggiunta, si è concordato il recepimento della norma sugli accomodamenti ragionevoli. In tema di permessi, aumento da 5 a 10 dei giorni non retribuiti per malattia figli, estensione dei 3 giorni in caso di infermità o decesso dei figli del coniuge o convivente e, in caso di decesso dei genitori del coniuge o convivente; permessi retribuiti da legge per adozioni e donatori di midollo osseo; permessi non retribuiti per chi assume la tutela di stranieri non accompagnati e per percorsi di fecondazione assistita anche intrapresi all’estero e riconoscimento di 30 giorni retribuiti per gli invalidi civili oltre il 50 per cento.
AGEVOLAZIONI, FERIE E SMART WORKING
Inoltre, orario di lavoro agevolato per genitori di figli con DSA e la frazionabilità dei permessi in 104. Aumento dell’aspettativa non retribuita, in caso di superamento del periodo di comporto, che raddoppia passando da 4 a 8 mesi e riconoscimento di un periodo di comporto di 15 mesi per gli invalidi ex Legge 68. Nell’intesa, tra le altre novità, figura anche l’inserimento delle linee guida sulle ferie solidali e sulla partecipazione, la banca ore che passa da 32 a 40, l’accoglimento del protocollo nazionale sullo smart working e un mese in più, rispetto a quanto garantito dalla legge in materia, per le donne vittime di violenza di genere. Inoltre, sono inserite iniziative formative, concordate con le RSU, per la promozione della cultura contro la violenza. Sempre per quanto riguarda la formazione, 8 ore per il 2025 e 8 ore per il 2026 aggiuntive e riconoscimento per gli studenti universitari di 48 ore retribuite annue per lo studio e di permessi retribuiti per i giorni di esame e per i 2 precedenti.
ENTE BILATERALE DI SETTORE
Le parti hanno poi deciso di costituire l’Ente bilaterale di settore (EBM), quale sede partecipata che svilupperà un’informativa nazionale e iniziative congiunte finalizzate a favorire la difesa e lo sviluppo del settore. Nell’Osservatorio nazionale sono stati aggiunti, tra gli ulteriori compiti, anche l’analisi dell’andamento dell’occupazione femminile e la promozione di iniziative sulle azioni positive per la diffusione delle buone pratiche, attraverso la mappatura infortuni e malattie professionali con ausilio dati Inail. Tante altre le novità contenute nell’intesa, come il pagamento della carenza malattia al 100% per i certificati medici superiori a 5 giornate. «Un contratto innovativo, che punta sulle Relazioni Industriali per il rilancio del settore, dando risposte certe alle lavoratrici e ai lavoratori, non solo in termini economici, ma anche normativi, con specifica attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro», questo la valutazione espressa al termine dell’incontro da Sonia Tosoni, Raffaele Salvatoni, Livia Raffaglio, rispettivamente segretari nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.