TRASPORTI, aviazione civile. ITA Airways, cessione a Lufthansa: cosa (quasi) fatta

Espletata la fase negoziale ora si attende da Bruxelles la pronuncia definitiva dell’antitrust e l'insediamento del nuovo management. Al riguardo i tedeschi si dicono «fiduciosi» di questo sviluppo, al pari delle principali organizzazioni sindacali, che tuttavia esprimono soddisfazione per l'accordo chiedendo però che venga avviato un confronto sul piano industriale: per Uiltrasporti «va bene l’ok del Ministero dell’Economia, tuttavia si dovranno fare investimenti e puntare alla crescita»,mentre per la Filt Cgil «l'intesa finalmente raggiunta deve costituire un momento di crescita per ITA, per questo è necessario sapere quante risorse si intendono investire nella compagnia»

Roma, 12 novembre 2024 – Alla fine, in zona Cesarini il «pacchetto» ITA Lufthansa è stato inviato a Bruxelles, da dove adesso si attende il definitivo assenso all’operazione da parte della Commissione europea, alla luce dei rimedi indicati al fine di tutelare la concorrenza sul mercato del trasporto aereo civile.

AL FIN SI GIUNSE…

Contenti tutti, dunque. Per il momento al Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno superato la fase negoziale e la cosa parrebbe fatta, i tedeschi si dicono «fiduciosi» e sono convinti che presto Bruxelles darà il definitivo via libera all’operazione (si parla di un responso entro la fine dell’anno, ma non vengono fissati termini di scadenza), mentre i sindacati (almeno le sigle maggiormente rappresentative), pur esprimendo soddisfazione per gli sviluppi della vicenda, ammoniscono sulle future scelte aziendali, reclamando un vero e serio piano industriale corroborato da adeguati investimenti in grado di consentire lo sviluppo della compagnia aerea.

SBLOCCO DEL NEGOZIATO

Indiscrezioni indicherebbero la causa dello sblocco del negoziato nella rinunzia da parte del vettore tedesco alla cosiddetta “clausola di aggiornamento” del prezzo, volta a ricalcolare il valore dell’asset di ITA Airways con un’oscillazione intorno ai 100 milioni di euro. L’investimento complessivo di Lufthansa nella società italiana sarà pari a 829 milioni di euro, attraverso una prima tranche di 325 milioni, che aumentando il capitale consentirà un primo ingresso dei tedeschi con una quota del 41% nella compagnia aerea italiana. In una seconda fase Lufthansa verserà ulteriori 325 milioni, in un quadro che prevede la clausola di earn out di 100 milioni (a determinate condizioni).

LE SOLUZIONI PER IL BREVE E IL LUNGO RAGGIO

Iinfine, tra il 2028 e il 2029 i tedeschi potranno esercitare l’opzione di acquisto del restante 10% del capitale di ITA impegnando 79 milioni di euro, giungendo così al suo controllo totale. Le medesime indiscrezioni indicano nelle intese con Easyjet relative ai voli di breve raggio e agli slot di Linate la soluzione paventata in sede europea per superare l’impasse, mentre per quanto concerne invece il lungo raggio (voli negli Stati Uniti d’America e in Canada) si dovrebbero raggiungere degli specifici accordi con Air France e Iag.

LE RICHIESTE DELL’ANTITRUST

Dopo aver aperto un’indagine approfondita a gennaio 2024, a inizio luglio Bruxelles aveva dato un prima luce verde condizionata alla fusione tra ITA Airways e Lufthansa, imponendo alle due compagnie aeree restrizioni su alcune rotte. La scadenza per l’invio dei documenti era stata fissata da ultimo alla mezzanotte dell’11 novembre. In particolare, l’Antitrust aveva chiesto dei correttivi temendo riduzioni della concorrenza su diverse rotte a corto e lungo raggio da e per l’Italia. Lufthansa aveva già sondato un ingresso in quella che allora era l’Alitalia, nel 2009 e nel 2019, per poi esplorare la strada di un accordo in cordata nel 2022, salvo venir scalzata inizialmente a favore di un’intesa con Delta Air France e tornare quindi in partita attraverso l’accordo annunciato nel 2023.

IL COMMENTO DEI SINDACATI

La soddisfazione dei sindacati (con riserva): «Bene che Mef e Lufthansa abbiano finalmente trovato un accordo, attendiamo ora il nullaosta finale per il closing e l’ingresso di Lufthansa nel capitale di Ita Airways», così, in una nota diffusa nel pomeriggio, si è espressa la Uiltrasporti nel commentare la notizia del via libera alla vendita di ITA Airways. «Ora è il momento di iniziare a ragionare sugli investimenti per il futuro piano industriale della nuova gestione – prosegue la nota -, sarà importante prevedere sia un’integrazione rapida nell’alleanza Star Alliance che valorizzi Ita Airways e il mercato italiano, sia investimenti nella flotta e sui nuovi mercati, che facciano crescere la compagnia italiana ed i collegamenti da e per il Paese e, di conseguenza, l’occupazione, proseguendo con il reinserimento dei lavoratori ancora in ammortizzatore sociale e destinando le risorse necessarie a un rapido rinnovo dei contratti di lavoro. È il momento di iniziare a ragionare sugli investimenti per il futuro piano industriale della nuova gestione di Ita Airways».

NECESSARIA CHIAREZZA RIGUARDO AL PIANO INDUSTRIALE

«Lavoreremo affinché l’intesa finalmente raggiunta sia un momento di crescita per ITA e per questo vogliamo sapere quale sarà il piano industriale, quante risorse si intendono investire per aumentare gli aeroplani previsti in flotta, quante rotte intercontinentali si vogliono aprire – ha dal canto suo dichiarato il coordinatore nazionale del trasporto aereo della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito -, poiché vanno riassorbiti duemila lavoratori in Cig e stabilizzati contratti a tempo determinato, oltre ad affrontare il rinnovo del contratto nazionale. Attendiamo l’insediamento del nuovo management da cui ci aspettiamo una leale collaborazione e l’attivazione di un confronto con il sindacato per l’illustrazione degli obiettivi del nuovo piano industriale e gli effetti commerciali e sociali dell’operazione, soprattutto sul versante occupazionale».

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