Torino, novembre 2024; a cura di Search Fund Club – Search Fund Club, fondato da Enrico Arietti e Riccardo Triolo nel dicembre 2020, si afferma come il primo progetto a introdurre in Italia un modello di investimento professionale in search fund, asset class che ha già trovato ampio successo negli Stati Uniti d’America e che si sta rapidamente diffondendo in Europa.
GLI INVESTIMENTI
A oggi, Search Fund Club ha investito in oltre 50 search funds e ha completato 20 investimenti in piccole e medie imprese (Pmi) distribuite in otto diversi paesi. L’obiettivo del Club è ambizioso: raggiungere 50 investimenti in Pmi entro i prossimi ventiquattro mesi. Fin dal suo avvio, Search Fund Club ha registrato un impatto significativo: già nel primo trimestre 2021 aveva completato dieci investimenti in search fund in Europa ed entro aprile 2022 aveva poi allocato tutto il capitale inizialmente raccolto. Nel 2023 Arietti e Triolo hanno dunque lanciato un secondo veicolo di investimento, consolidando la posizione di Search Fund Club come uno dei principali attori del settore a livello europeo. Attualmente, Search Fund Club gestisce un portafoglio (tra i due veicoli di investimento) composto da 51 search fund in fase di ricerca e 20 PMI, distribuite in 8 paesi europei.
COSA SONO I SEARCH FUND
Un search fund è un veicolo di investimento tramite cui il promotore (denominato anche «searcher») raccoglie capitali da investitori per identificare e acquisire una singola impresa destinataria dell’investimento con l’obiettivo di gestirla e farla crescere. Gli investitori, come Search Fund Club, svolgono un ruolo attivo, collaborando strettamente con i searcher sia nella fase di ricerca sia nella gestione delle partecipazioni acquisite. Il processo di investimento si sviluppa in diverse fasi: dopo aver raccolto il capitale iniziale necessario a finanziare la fase di ricerca, i searcher si dedicano all’individuazione dell’azienda target, un’attività che può durare da uno a ventiquattro mesi. Una volta individuata e acquisita l’azienda, il searcher ne diviene amministratore delegato e, con il supporto degli investitori, mette in atto un piano di crescita che lo porterà a sviluppare l’azienda, migliorandone la gestione operativa e non solo, con l’obiettivo di portarla alla fase di exit, in cui l’azienda viene venduta e i profitti vengono distribuiti agli investitori.
MODELLI INNOVATIVI
Il search fund è un modello già consolidato negli Stati Uniti, ma in Europa, grazie alla maggiore densità di Pmi e a un mercato in continua espansione, sta dimostrando di essere promettente e una valida alternativa al private equity, con un grande potenziale di crescita. La forza del modello “club” risiede nella sua struttura flessibile: i soci hanno l’autonomia di scegliere le operazioni su cui investire, ottimizzando così l’impiego del capitale e riducendo al minimo i costi fissi. Un altro punto di forza di Search Fund Club è la sua struttura snella, composta da un team di manager e imprenditori che sono anche investitori (come Riccardo Triolo, ex searcher). Questo permette di minimizzare i rischi, in quanto le operazioni con ritorno negativo sono un’eccezione, grazie alla meticolosa selezione delle aziende target, all’accurata valutazione iniziale e alla partecipazione attiva anche nelle fasi successive dei vari progetti.
FOCUS SU PMI A ELEVATO POTENZIALE
I search fund cercano aziende sane operanti in settori di nicchia o in crescita, con solide basi finanziarie e un potenziale di sviluppo significativo. Tipicamente queste imprese presentano ricavi annui compresi tra cinque e venti milioni di euro ed EBITDA tra uno e quattro milioni, con una forte e consolidata capacità di generazione di cassa. Nonostante le performance positive, tali aziende non sempre riescono a valorizzare pienamente le opportunità di crescita a causa di una gestione poco dinamica. È in questo contesto che i searcher intervengono, implementando nuove strategie per guidare l’azienda verso una crescita significativa, organica e non.
ARIETTI E TRIOLO
«La nostra struttura operativa si distingue per la sua efficienza – commentano al riguardo Enrico Arietti e Riccardo Triolo -, operiamo principalmente in modalità remota, con un team interno che gestisce l’intero processo, dalla ricerca di nuovi search fund alla relazione con i soci. Inoltre, possiamo contare su un network di advisor internazionali che promuovono la crescita del Club e supportano i searcher nella ricerca delle migliori opportunità. Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti finora e puntiamo a completare cinquanta investimenti in aziende target entro i prossimi ventiquattro mesi, consolidando la leadership di Search Fund Club nel panorama europeo».