Due fotografie ricorderanno ai posteri la campagna elettorale per la Casa Bianca del 2024 e nessuna ha per soggetto Kamala Harris. Basterebbe questo elemento iconico per stabilire quale dei due concorrenti ha ipotecato la Casa Bianca ben prima del voto del 5 novembre, grazie alla forza che le immagini recano con sé.
DUE FOTO ICONICHE DELLA CORSA
Prima immagine di questa corsa presidenziale: l’ipnotico pugno alzato e il volto insanguinato di Trump dopo l’attentato del 13 luglio a Butler, Pennsylvania. E nei video realizzati nell’occasione, Trump che viene trattenuto a stento dagli agenti della sicurezza, mentre si mostra alla folla dei sostenitori per urlare: fight, fight. Seconda istantanea: Trump che abbandona il suo abito blu per un grembiule da cucina, mettendosi dietro la friggitrice e distribuendo Happy Meal. L’immagine del “miliardario del popolo” che non disdegna il junk food di Mac Donald’s – simbolo per eccellenza degli States – e si mette a servire gli hamburger al drive-thru.
I MEDIA SCHIERATI CON LA HARRIS
Immagini che sottintendono ciò che è diventato ogni giorno della campagna più evidente: in questa corsa presidenziale Trump non ha avuto una grande rivale. E i media che hanno lusingato Kamala Harris anziché muovergli critiche per correggerne il tiro, di fatto l’hanno zavorrata ancor di più di quanto non lo fosse già. C’è stato un tempo in cui i Democratici erano il partito della classe operaia in America. Quei giorni sono finiti. A un certo punto tra le presidenze di Bill Clinton e Barack Obama, il partito Democratico ha deciso di abbracciare l’assolutismo del libero scambio contro gli interessi economici e culturali della classe operaia statunitense. Infine, è arrivato Trump a dire ai cittadini degli States che in realtà non sono così terribili. Che non c’è nulla di deplorevole nel rivendicare l’eredità storica e culturale dell’America; nel credere che i poliziotti facciano un lavoro necessario; nel ritenere che mantenere sicuri i confini e fermare l’immigrazione clandestina sia doveroso.
GLI AUSPICI NON SONO LA REALTA’
Alla maggioranza dei media degli States e a gran parte di quelli del resto del mondo, basterebbe dar conto dei fatti e non confondere gli auspici personali con la realtà delle cose. Una informazione meno prevenuta nei confronti di Trump avrebbe reso più onesta la “copertura” della campagna elettorale per la Casa Bianca. In tanti pensiamo che Donald Trump dica e faccia cose irriverenti che la maggioranza di noi eviterebbe. Per larga parte è vero. Agli occhi dei suoi colleghi miliardari ciò lo rende un parvenu e quasi un traditore di classe, ma si tratta dello stesso motivo per cui risulta simpatico agli “outer-borough”, coloro che vivono nei sobborghi.
PRONOSTICO SULLE ELEZIONI 2024
C’è un insieme di fattori che i media mainstream statunitensi ed europei hanno colpevolmente nascosto. Tra questi: l’inflazione fuori controllo, le modalità con cui la Harris è stata candidata, il riallineamento del voto delle minoranze, il sindacato che si è affrancato dal partito democratico. Circostanze e fatti di cui insidertrend.it ha dato conto. L’insieme di queste considerazioni – secondo il pronostico di chi scrive – valgono la rielezione di Trump alla Casa Bianca con una forbice che va da 281 a 312 dei voti elettorali; la vittoria del voto popolare in termini assoluti; la ritrovata maggioranza del Senato ed un ottimo risultato dei repubblicani alla Camera. Ancora sette giorni e potremo verificarlo.
