ENOGASTRONOMIA, percorsi culturali. Merano: XX edizione della Guida Vinibuoni d’Italia

Si tratta dell’unica raccolta dedicata ai vini derivati da vitigni autoctoni italiani. Zaghini (presidente del Consorzio Tutela Grana Padano): «Ci unisce la condivisione della valorizzazione del territorio di produzione». Nel frattempo a Brescia prosegue la mostra fotografica degli scatti di Massimo Sestini

Il Consorzio Tutela Grana Padano celebra le eccellenze vinicole italiane, con le quali il formaggio dop più consumato nel mondo crea abbinamenti di grande successo, e rinnova la partnership ormai pluridecennale con Vinibuoni d’Italia, che l’8 novembre a Merano (Meran), allo spazio eventi KIMM (Pfarrgasse 2 – Via Parrocchia), presenterà la sua guida, giunta alla ventesima edizione.

GUIDA VINIBUONI 2024 A MERANO

Ispirata alla tradizione enologica italiana e destinata a valorizzare le radici locali, il territorio e la tipicità, la pubblicazione di Vinibuoni d’Italia dà un segnale preciso sul made in Italy del vino ai consumatori e al mercato italiano ed estero. In particolare è la sola dedicata ai vini da vitigni autoctoni, gioielli enologici prodotti al 100% da vitigni che sono presenti nella Penisola da oltre trecento anni. «Il legame forte ed esclusivo con il territorio di produzione è il denominatore comune che unisce il nostro formaggio nelle sue varie stagionature alle zone di coltivazione con i vini radicati in una ben precisa comunità – sottolinea Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano –, ogni iniziativa di promozione fondata su questo rapporto ci vedrà sempre disponibili una valorizzazione reciproca ed efficace delle produzioni».

MOSTRA FOTOGRAFICA DI SESTINI A BRESCIA

Intanto, fino al 2 marzo 2025 presso il Museo Santa Giulia di Brescia proseguirà un’altra inizativa culturale promossa dalla Fondazione Grana Padano ETS, spin off solidale del Consorzio Tutela del formaggio Grana Padano: la mostra “Zenit della fotografia”, dedicata alle opere di Massimo Sestini. Si tratta di scatti che testimoniano trent’anni di storia italiana, nelle sue tragedie e nei suoi momenti gioiosi, nella bellezza dei contesti paesaggistici e negli eventi che hanno coinvolto grandi masse di cittadini. «Nelle opere di Sestini abbiamo rinvenuto un progetto di portata artistica e civile, un vero e proprio riassunto emotivo della nostra storia recente raccontato da prospettive inedite e di grande impatto visivo», ha affermato al riguardo Giuseppe Saetta, presidente della Fondazione Grana Padano.

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