Le reazioni scomposte dei media che supportano la candidata democratica alla Casa Bianca allo show di Trump al McDonald svelano la distanza dal corpo elettorale che invece ha accolto con un sorriso la prova dell’Apprentice alla friggitrice.
“Tutto finto”, “tutto organizzato”, hanno scritto. Sai che scoperta verrebbe da dire e nessuna considerazione sul fatto che nessuna altra messa in scena avrebbe potuto essere migliore e più efficace di questa recitata con naturalezza da Trump.
La location innanzi tutto. McDonald, il tempio del junk food che però riesce ad essere l’occasionale tentazione anche per gli amanti della buona tavola. A seguire i figuranti, ovvero i giovani lavoratori della ristorazione veloce che svelano a Trump i “trucchi del mestiere”.
Tutto per dire: sono l’unico candidato alla presidenza in sintonia con la gente comune. L’unico che conosce il Paese e può comprenderne le dinamiche sociali. Non certo la mia avversaria nata negli agi dei quartieri esclusivi e candidata dell’establishment.
Infine, arriva il messaggio politico, in perfetta sintonia con il contesto : “Ho lavorato più io in questi quindici minuti dietro la friggitrice che la Harris in tutta la sua vita”. Un messaggio sicuramente realizzato da maestri della comunicazione, recitato con mestiere da Trump.
Con l’inevitabile ricaduta sui social dove i meme e il filmatino catturano l’inevitabile simpatia nel mondo giovanile. Un momento di comunicazione al quale chiunque non sia accecato da sacro furore ideologico dovrebbe solo aggiungere: game, set, match.