La percezione del fenomeno è indice dell’allarme sociale che generano questo tipo di reati, infatti, il 48% delle persone richieste di un parere al riguardo nel corso dell’inchiesta di Censis e Verisure hanno affermato di temere per la possibile violazione della propria abitazione. Si tratta di una percezione accentuata da diversi fattori, che risponde solo in parte alle dimensioni del fenomeno criminale in sé, che ha conosciuto un picco massimo nel 2014 per poi registrare in seguito un decremento, seppure da alcuni anni il fenomeno sia in ripresa. Ma, ovviamente, i dati statistici ufficiali resi noti dal Viminale non dicono tutto, perché si tratta in ogni caso della fotografia di una parte di quanto realmente avviene nel Paese, non tenendo conto del gran numero di reati commessi che però non vengono denunciati dalle vittime all’Autorità giudiziaria.
LA SICUREZZA È FONTE DI BENESSERE
Dunque, essere sicuri in casa dà benessere, poiché si ingenerano meno stati ansiosi, di risulta la sicurezza diviene una componente fondamentale della quotidianità della gente, al punto che l’85% degli italiani ha fatto ricorso all’installazione di almeno un sistema di sicurezza nella propria casa. Ma quella attuale è una fase nella quale sta avvenendo una trasformazione della sicurezza, dal singolo dispositivo domestico al sistema composto da una pluralità di apparati. Come si potrà comprendere leggendo la sintesi del Rapporto Censis Verisure o ascoltando la registrazione audio dell’evento di sua presentazione (A675-21OTT24), viene sempre più spesso richiamata la funzione svolta dalla videosorveglianza, come anche le principali e maggiormente promettenti tecnologie in corso di sviluppo, quali, tra tutte, l’attesa serratura smart.
IN ATTESA DELLA SERRATURA SMART, LA SICUREZZA DOMESTICA DI OGGI
In attesa di questi progressi della sicurezza sul piano tecnologico, tornerà comunque utile prendere in esame quello che nel settore il mercato offre al momento. La paura più grande, si è detto, è quella del furto in casa: la sicurezza domestica è sempre più una priorità per gli italiani. Il 48% di essi dichiara infatti che il reato che ha più timore di subire è il furto in casa, evento già sperimentato dal 24,4% della popolazione. E le preoccupazioni sulla sicurezza da parte degli italiani si riflettono in alcune abitudini quotidiane: il 9,3% della popolazione ha paura di stare a casa da solo di giorno, il 22,2% teme di rimanere da solo di notte, il 38,5% di uscire di casa lasciandola incustodita. Queste preoccupazioni sono più diffuse tra le donne e i giovani.
COME I LADRI RUBANO NELLE CASE
Anatomia del furto in casa: buio e abitazioni vuote sono i due fattori chiave principali per tentare di compiere un furto: il 30,8% dei furti in abitazione denunciati alle Forze dell’Ordine nel 2023 sono avvenuti di pomeriggio prima delle otto della sera. Il mese nel quale si è registrato il maggior numero di denunce è stato dicembre, con 18.864 casi di furto. Tra chi nella propria vita ha subito almeno un furto, il 68,9% dichiara che al momento del reato non c’era nessuno in casa; nel 52,8% dei casi i ladri sono entrati da finestre e porte finestre, nel 44,6% da una porta, principale (33,2%) o secondaria (11,4%). Il 41,3% delle vittime riferisce che il maltolto aveva un valore tra i 1.000 e i 10.000 euro.
INSIDIE DOMESTICHE
Ma, neppure le altre insidie della casa che non fanno stare tranquilli, poiché non è soltanto la criminalità a mettere paura. Tuttavia, se la casa è ricca di insidie al proprio interno, i sistemi di protezione attualmente disponibili sono in grado di monitorarle. Il 25,5% degli italiani teme di rimanere vittima di incidenti domestici e il 37,7% di sentirsi male in casa e non essere soccorso. Nel 2023 si sono verificati 2.308.000 incidenti in luogo domestico, che nel 41,6% dei casi hanno avuto come vittime gli anziani e nel 62,2% le donne.
CICLO ASCENDENTE DELLA CRIMINALITÀ
Nel 2023 si è registrato un aumento sia delle rapine (1.858) che dei furti in abitazione (147.660, più 10,4% rispetto al 2022); sarebbe come dire che ogni giorno vengono commessi 410 furti e rapine nelle case. I grandi centri metropolitani sono catalizzatori di occasioni per i malintenzionati. Roma si colloca in cima alla graduatoria con 13.463 furti in abitazione commessi nel 2023 (9,1% del totale), seguita da Milano con 9.552 (6,5%) e Torino (5.795, pari al 3,9%). Un furto ogni cinque avviene in una di queste tre grandi aree metropolitane.
CITTÀ MAGGIORMENTE INTERESSATE DAL FENOMENO CRIMINALE
Se si considera l’incidenza dei furti sulla popolazione residente, ai primi posti si trovano tre province toscane: Pisa con 48,1 furti in abitazione su 10.000 residenti, Firenze (43,3 per 10.000) e Lucca (42,7 per 10.000). Nell’ultimo anno le province dove i furti in casa aumentano di più sono Trieste (+ 57,5% dal 2022 al 2023), Pesaro Urbino (+56,8%) e l’Aquila (+55,6%).
VIOLENZA DI GENERE
Violenza di genere. Ma la casa d’abitazione può anche divenire teatro di crimini commessi da famigliari, mariti, partner e padri. Si tratta dei cosiddetti reati di genere, perché hanno come vittime principalmente le donne. I più numerosi sono i maltrattamenti contro famigliari e conviventi, che nel 2023 sono stati 25.260, in aumento del 2,8% rispetto al 2022. Crescono sensibilmente anche gli atti persecutori, mentre calano leggermente nell’ultimo anno le violenze sessuali.
MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA
Essere sicuri è anche un modo per stare meglio con sé stessi e con gli altri e per combattere ansie e preoccupazioni. L’89,2% degli italiani considera infatti la sicurezza domestica come una componente essenziale della qualità della vita; il 74,4% degli italiani dichiara che avere dei sistemi di sicurezza lo fa sentire più tranquillo e il 57,3% ritiene che aiutino a combattere l’ansia. Gli italiani sono convinti che sia necessario dotarsi di sistemi di sicurezza: l’85,5% della popolazione ha almeno un dispositivo di protezione a difesa dell’abitazione, il 45,3% pensa che ne adotterà almeno uno nei prossimi dodici mesi e il 50,1% dichiara che nei prossimi anni investirà più soldi per la sicurezza dell’abitazione, quota che raggiunge il 63,9% tra le coppie con figli.
DA DISPOSITIVO A SISTEMA
Da dispositivo a sistema. Avere un dispositivo di protezione che difende singole parti della casa non è più sufficiente, e il 64,7% della popolazione è convinto che sia necessario avere un sistema d’allarme fatto di più componenti. L’84,9% degli italiani, inoltre, si aspetta che un sistema di sicurezza anticipi il pericolo, stroncando sul nascere il tentativo di furto e neutralizzandolo nel minor tempo possibile.
LA SERRATURA «SMART»
Il prossimo traguardo sarà quello della serratura intelligente. La serratura smart è destinata ad entrare a far parte nel prossimo futuro dei sistemi di sicurezza più all’avanguardia. Il 50,3% degli italiani prenderebbe in considerazione l’acquisto di una app per gestire a distanza la serratura di casa, e il 31,9% è già pronto a adottare questa soluzione.
LE MARCHE SONO LA REGIONE PIÙ SICURA
Le Marche risultano essere la prima regione italiana per sicurezza domestica. L’indice Censis-Verisure ha misurato il grado di sicurezza, reale e percepita, delle diverse regioni italiane rispetto agli eventi pericolosi che possono accadere all’interno delle mura domestiche. Le Marche sono risultate in testa a questa classifica, davanti a Sardegna e Trentino-Alto Adige Südtirol. All’ultimo posto, la regione in cui si ha meno sicurezza domestica è il Lazio, preceduto da Campania e Sicilia.
ABOUT VERISURE
Costituita in Svezia nel 1988, Verisure è un’azienda multinazionale attiva nel settore degli allarmi monitorati e della sicurezza di edifici, famiglie e attività commerciali. Vanta oltre cinque milioni di clienti in 17 paesi d’Europa e dell’America Latina e ha in organico oltre 25.000 dipendenti. In Italia dal 2013 ha registrato un tasso di crescita esponenziale, divenendo in dieci anni leader nel settore sicurezza home e business con oltre 350.000 clienti. Offre sul mercato un sistema di allarme connesso h24/365 alla propria centrale operativa, quest’ultima monitorata da proprie guardie giurate, nella quale vengono verificati i segnali di allarme e le richieste di aiuto inviate dai clienti e scartati i falsi allarmi; in caso di pericolo gli interventi vengono effettuati entro sessanta secondi, sia allertando le Forze dell’Ordine che attraverso l’invio di proprie guardie giurate sul posto.