Si tratta di una composizione stragiudiziale che comporterà il sostanziale rinvio dell’azione penale che altrimenti avrebbe avuto luogo in due giudizi separati presso i tribunali federali di Brooklyn e del Massachusetts, procedimenti avviati a causa di presunte violazioni dei dispositivi del Foreign Corruption Practices Act e dell’Arms Export Control Act. Allo scopo, RTX ha accettato di venire supervisionata nella propria attività da osservatori indipendenti al fine di dimostrare il rispetto delle leggi anticorruzione e antifrode, inoltre si è impegnata a «mantenere una buona condotta» per tre anni.
GRAVI ACCUSE MOSSE A RTX CORPORATION
Alla base della critica posizione giudiziaria del gigante del settore armiero vi sarebbero i profitti derivati da una fatturazione gonfiata nei confronti del Dipartimento della Difesa di Washington (contratti a licitazione privata di importi ritenuti dall’accusa maggiori del dovuto e doppia fatturazione al Governo federale a fronte di un’attività di manutenzione di sistemi d’arma), oltreché dal business facilitato da presunte tangenti corrisposte a un alto funzionario della Difesa di Doha dal 2012 al 2016.
DEFINIZIONE IN VIA STRAGIUDIZIALE
RTX ha poi accettato di pagare una sanzione civile di 52,5 milioni di dollari per chiudere un’indagine parallela della Securities and Exchange Commission sulle accuse di corruzione e dovrà rinunciare ad almeno 66 milioni di dollari per definire stragiudizialmente entrambe le indagini. In seguito, mediante la diffusione di una propria nota ufficiale RTX ha dichiarato di «assumersi la responsabilità in ordine alla cattiva condotta posta in essere» e di impegnarsi a mantenere un comportamento conforme alle leggi e alle normative vigenti, rapportandosi alla clientela sulla base dell’etica.