BLUE ECONOMY, eventi. Blue Planet Economy Expoforum 2025

Fino a venerdì a Fiera Roma riflettori puntati sulle molteplici risorse e opportunità offerte dal settore

«La blue economy per il Lazio è una leva realmente strategica. La nostra regione, con i suoi 383 chilometri di coste affacciate sul Tirreno, è la prima in Italia per numero di imprese blu, quasi 35.000, pari al 16% del totale nazionale, e genera oltre 8 miliardi di euro di valore aggiunto. Roma è prima in graduatoria per numero assoluto di imprese dell’economia del mare, con quasi 30.000 attività. Pesca, turismo, cantieristica, mobilitazione di merci e passeggeri, energie rinnovabili marine: si tratta di un tessuto imprenditoriale ad alto tasso di innovazione, che intendiamo supportare con convinzione». Questo il commento espresso dalla vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, intervenuta all’inaugurazione di Blue Planet Economy Expoforum, manifestazione che fino al prossimo venerdì avrà luogo a Fiera Roma e che manterrà accesi i riflettori su ambiente, sviluppo e innovazione nel maxi comparto produttivo che è l’economia blu, con un focus particolare sul ruolo strategico delle comunità locali e delle piccole e medie imprese nel promuovere pratiche sostenibili e innovative.

MARE QUALE «MOTORE ECONOMICO»

Afferma al riguardo Cristiano Dionisi, presidente del Comitato Piccola Industria di Unindustria, che «il mare costituisce un vero e proprio motore economico, un serbatoio di risorse e un palcoscenico per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile Secondo l’ultimo Rapporto Unioncamere, l’economia del mare è capace di attivare un valore aggiunto lordo di 178 miliardi di pari al 10,2% dell’economia nazionale, a fronte di circa 228mila imprese e oltre un milione di occupati». Durante la prima giornata di manifestazione, la Sezione Energia di Unindustria ha organizzato il focus tematico “Decarbonizzare: modelli a confronto nella Blue Economy”, confronto dal forte respiro industriale su progetti e soluzioni tecnologiche legate all’energia e all’economia del mare.

UN VOLANO DI SVILUPPO

«L’economia del mare è un volano di sviluppo per le nostre comunità costiere, creando occupazione, generando ricchezza e migliorando la qualità della vita. Per cogliere appieno queste opportunità – ha proseguito Dionisi -, dobbiamo promuoverne dunque una visione integrata che tenga conto delle diverse filiere e delle loro interconnessioni. Diviene quindi necessario portare a termine nel Lazio quei progetti infrastrutturali che vanno dalla Roma-Latina alle cosiddette trasversali, cioè la Orte-Civitavecchia, la Frosinone-Latina e la Gaeta-Formia-Cassino, che collegano i porti ai raccordi autostradali, alle zone industriali e alle aree interne. Vanno inoltre realizzate tutte le opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’innovazione, l’ampliamento e la transizione energetica dei porti. In questa ottica di lavoro in sinergia, accogliamo con molto favore la perimetrazione della Zona logistica semplificata (ZLS), annunciata ieri dalla Regione Lazio. Si tratta di una decisione che finalmente incide sensibilmente su un elemento per cui ci siamo sempre spesi negli anni: la riduzione del carico burocratico oltre la possibilità di accedere a strumenti agevolativi fondamentali per l’attrattività».

LA BLUE ECONOMY È IL NOSTRO PETROLIO

Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale, Pino Musolino, ha avuto modo di sottolineare come la decarbonizzazione rappresenti la sfida centrale del nostro secolo: «Sfida nella sfida – ha egli precisato – è salvaguardare l’equilibrio economico, ambientale e sociale nel processo di decarbonizzazione: per farlo, servono pianificazione e studio delle buone pratiche messe in atto in questo senso nel mondo. Abbiamo le capacità tecniche, industriali e ideali e non possiamo sottrarci alla sfida: la blue economy è il nostro petrolio». Blue Planet Economy Expoforum si svolge in concomitanza con Zeroemission Mediterranean 2024, manifestazione internazionale per la transizione energetica.

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