LAVORO, smart working. Roma Capitale: raggiunto l’accordo

La firma dell’accordo tra Roma Capitale e le organizzazioni sindacali, che prevede almeno due giorni di smart working per tutto il personale che svolge attività compatibili con il lavoro a distanza e l'estensione fino a cinque giorni di lavoro agile a settimana in casi specifici o per esigenze straordinarie

Roma, 9 ottobre 2024 – «Nella giornata di ieri, con la firma dell’accordo tra Roma Capitale e le organizzazioni sindacali, che prevede almeno due giorni di smart working per tutto il personale che svolge attività compatibili con il lavoro a distanza e l’estensione fino a cinque giorni di lavoro agile a settimana in casi specifici o per esigenze straordinarie, abbiamo raggiunto un risultato importante in un percorso finalizzato a mettere in piedi un modello gestionale organico e strutturale che non esisteva».

SMART WORKING A ROMA CAPITALE

Questo è quanto reso noto mediante una propria nota da Riccardo Corbucci, presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica, che ha inteso illustrare a tutti le importanti novità contenute in questo accordo:  «Venerdì alle ore quattoordici – prosegue la nota di Corbucci – ho convocato una seduta della commissione Roma Capitale a cui parteciperà l’Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la Città dei 15 minuti, Andrea Catarci e il Direttore del Dipartimento Organizzazione e Risorse umane, Angelo Ottavianelli».

UNO STRUMENTO FONDAMENTALE

«L’Amministrazione – conclude il Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica – ha sempre sostenuto l’attuazione di questo strumento fondamentale per migliorare l’efficienza amministrativa e la sostenibilità ambientale, lo dimostrano l’attenzione dedicata al tema nell’ambito della Commissione Roma Capitale e il sostegno del Partito Democratico ai numerosi atti a favore dello smart working presentati anche dalle opposizioni e approvati dall’Assemblea capitolina nel corso di questa consiliatura. Strano che il consigliere Santori non se ne sia accorto».

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