DIFESA, esercitazioni e tecnologia. NATO REPMUS 2024: la Marina militare italiana e Fincantieri in Portogallo

Dal 16 al 26 settembre scorsi la Marina militare italiana ha preso parte con proprio personale e sistemi del Centro di programmazione, alla esercitazione Robot Experimentation and Prototyping augmented by Maritime Unmanned System (REPMUS), che ha avuto luogo nella località di Sesimbra e nella Penisola di Troia, a sud di Lisbona, in Portogallo. L’evento ha cadenza annuale, che in questa edizione è stato organizzato e ospitato dalla Marinha Portuguesa e dalla NATO, ha registrato la partecipazione di forze militari di diversi paesi, università e aziende hi-tech. Presente anche Fincantieri, giunta nel Paese lusitano con le sue controllate Fincantieri NexTech e IDS (Ingegneria dei Sistemi). Per il gruppo italiano leader della navalmeccanica si è trattato del secondo anno consecutivo alla REPMUS, nel corso della quale ha collaborato con il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) della Marina e con i partner Graal Tech e WSense. A venire testate in ambiente realistico sono state tecnologie all’avanguardia nel campo dei sistemi unmanned autonomi, quali il Multi Mission MUS Toolkit, piattaforma basata sul drone di superficie SAND (Surface Advanced Naval Drone) e l'innovativo Unmanned Management System (UMS)

Tema principale della REPMUS è infatti la sperimentazione e lo sviluppo di soluzioni tecniche di integrazione e interoperabilità in ambiente multi dominio dei mezzi unmanned (UxV) con i sistemi di combattimento delle forze navali NATO.

AMBIENTI MULTIDOMINIO E SISTEMI ROBOTIZZATI

ll Centro di programmazione, in collaborazione con Leonardo SpA, ha continuato il processo di sviluppo capacitivo del SADOC 4, sistema di comando e controllo imbarcato sulle unità navali di nuova generazione, garantendo la piena integrazione con assetti unmanned nazionali e della NATO. L’attività condotta da remoto era mirata al conseguimento della continua ed efficace ricezione delle informazioni tattiche e dei video streaming degli assetti unmanned impiegati, consentendo altresì una compilazione della situational awareness chiara e completa, oltreché l’invio di task alle Ground Control Station dei sistemi a controllo remoto utilizzati nel corso dell’esercitazione. A Palazzo delle Ancore si sottolinea come i risultati conseguiti dallo svolgimento delle attività addestrative svolte durante la REPMUS siano il frutto dell’intensa attività di collaborazione e delle sinergie con varie compagini industriali, quali Leonardo, Fincantieri, Ericsson e Infodas, che vengono poste in essere allo scopo di ampliare le capacità operative della Squadra navale italiana.

LAPARTECIPAZIONE DI FINCANTIERI

Per quanto concerne la partecipazione di Fincantieri, essa testimonia la determinazione del Gruppo a consolidare la propria strategia nel dominio dell’underwater, settore cruciale nel quale si delineano le sfide più importanti per gli equilibri geopolitici e dove l’innovazione tecnologica segnerà inevitabilmente il futuro. Nello specifico, va rilevato come nel corso della REPMUS 2024 sia stato aggiornato l’Unmanned Management System (UMS) di IDS, implementato mediante il ricorso a nuove soluzioni sui piani tecnico e operativo, in grado di  supportare ulteriormente l’autonomia dei task assegnati ai veicoli e al contempo garantire l’interoperabilità con i sistemi e gli attori delle operazioni attraverso i nuovi protocolli alla base dell’emergente NATO STANAG 4817, oltreché dei protocolli consolidati, quali l’APP-11 per il Naval Mine Warfare.

MIGLIORIE E SPINTA TECNOLOGICA

Ha preso dunque vita un link digitale invisibile capace di collegare in modo innovativo e intermodale i sensori dei veicoli subacquei, l’USV (Unmanned Surface Vehicle) SAND e l’UMS, ponendo l’operatore nelle condizioni di accedere, gestire e scambiare i dati in modo efficace. Il flusso di tali informazioni consente infatti il monitoraggio della posizione e dello stato dei veicoli subacquei quasi in tempo reale, la modifica del loro comportamento, l’acquisizione delle immagini tramite i sensori acustici e ottici subacquei e la fornitura di reporting relativamente alle missioni assegnate ai reparti operativi cooperanti. Il Multi Mission MUS Toolkit è progettato per essere integrato sia su navi di nuova generazione sia su unità già in servizio, migliorando l’efficienza delle operazioni militari. La piattaforma UMS e le operazioni autonome, supervisionate tramite stazioni di controllo a distanza, sono sviluppate dalla Line of Business Unmanned Management Systems & Underwater di Fincantieri NexTech, grazie all’esperienza maturata da IDS nel campo dei sistemi a comando remoto.

DRONE DI SUPERFICIE SAND

Il drone di superficie SAND, lanciato all’inizio del 2019 nell’ambito di un progetto congiunto tra IDS, Effebi e Meccano Engineering, è un veicolo senza pilota, multiruolo e riconfigurabile, che può essere impiegato in una varietà di missioni come ricerca, soccorso, monitoraggio ambientale e sicurezza marittima. Il SAND è stato sviluppato principalmente per affrontare scenari operativi ricorsivi o pericolosi in cui l’impiego di personale può essere sostituito in modo sicuro ed efficace dall’uso di imbarcazioni autonome e senza equipaggio. Recentemente, SAND è stato integrato con l’avanzato sistema di lancio e recupero (LARS), in grado di dispiegare veicoli sottomarini autonomi migliorando le capacità di contrasto alle mine, lotta antisommergibile e protezione delle infrastrutture critiche del fondale marino. Attraverso l’UMS, SAND funge anche da gateway di comunicazione, consentendo la gestione coordinata di diversi sistemi senza pilota (volanti, di superficie e sottomarini) di navi “virtuali” a terra o reali come le Fregate europee multi missione (FREMM) o i Pattugliatori polivalenti d’altura (PPA) della Marina militare italiana.

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