LIBANO, guerra. Cristiani contro: le spaccature tra sostenitori e contrari a Hezbollah

Sono sempre più frequenti le denunce pubbliche della guida della Chiesa maronita, il Patriarca Boutros Raï, riguardo ai tentativi dell’organizzazione sciita filoiraniana di trascinare il Libano in una guerra contro lo Stato ebraico. Tuttavia, nel campo cristiano permangono le divisioni, che non trova unità sul sostegno o meno a Hezbollah nella sua guerra contro Israele

Nel corso di un suo sermone domenicale pronunziato alla metà del mese scorso nella città di Mayfouk, il cardinale Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, aveva denunciato l’esistenza di «fazioni nella nostra società che desiderano che il Libano sia una terra libera, dove poter attuare i propri piani senza l’interferenza di uno stato, di leggi o di una costituzione. Preferiscono che sia una proprietà immobiliare e non una patria».

LE PAROLE DEL PATRIARCA MARONITA

Il Patriarca, pur senza nominare esplicitamente Hezbollah a esso faceva probabilmente riferimento, poiché si tratta dell’unica organizzazione strutturata che ha realizzato uno stato all’interno di un’altro stato, disponendo di una forza combattente più grande e forte dell’Armée libaneise, di un proprio sistema bancario, di una rete di welfare e una commerciale. In termini politici hezbollah ha ottenuto 13 seggi al parlamento di Beirut ed è sostenuto da un blocco politico che ne ha 62 seggi sui 128 complessivi. Boutros Raï manifesta da tempo, ormai, il suo malcontento riguardoa gli effetti delle politiche di Hezbollah, che ha trascinato il Libano in diversi conflitti regionali, ma da quando, tre settimane fa, Nasrallah ha dato avvio alle ostilità contro Israele, le critiche del Patriarca cristiano maronita si sono ripetute puntualmente nei suoi discorsi pubblici. Tuttavia egli non risparmia Israele, ritenendolo responsabile del «devastante tributo di sangue inflitto al Libano dai suoi attacchi aerei privi di umanità».

DIVISIONI NEL CAMPO CRISTIANO

Ma, rispetto all’organizzazione politico-militare sciita filo-iraniana i cristiani libanesi sono divisi, con la comunità ortodossa, che è di ridotte dimensioni, di massima a sostegno della Siria e di Hezbollah, mentre i maroniti vi si oppongono. In particolare lo fa il partito Maronite Lebanese Forces di Samir Geagea (18 seggi in parlamento), alleato con il Kataeb (la Falange) di Samy Gemayel (4 seggi in parlamento). Hezbollah ha il sostegno dei due partiti maroniti Movimento Patriottico Libero (FPM) e Marada, il primo fondato dall’ex Presidente della Repubblica, generale Michel Aoun, formazione politica diretta dal genero di quest’ultimo, Gebran Bassil (18 seggi in parlamento, ma interessato da contrasti intestini e scissioni), mentre Marada, che gode di maggiori consensi nel nord del paese (2 seggi in parlamento), è una formazione politica filosiriana che rinviene il proprio leader in Suleiman Frangieh, candidato che Hezbollah vorrebbe alla carica di Presidente della Repubblica.

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